Lutto perinatale

Davvero, che famiglia stupenda, è veramente corretto educare i bimbi così, non nascondendo le cose brutte che purtroppo fanno parte della vita. Sea tu e tuo marito siete eccezionali   

Selvy, Sea siete due donne e madri eccezionali, avete una grande forza e vi ammiro tantissimo, non trovo davvero parole che possano darvi conforto per quel che è successo. Sono sicura che i vostri angeli vi staranno vicino e vi accompagneranno per sempre.
Vi mando un forte abbraccio  

ANche io sono commossa, per la famiglia bella che siete. Su Chiara non avevo dubbi, i bambini sono così, puri profondi e veri. Ma tuo marito, lui davvero è una perla rara. Una perla che tu meriti!   

sea arrivo tardi per scriverti il mio abbraccio, ma sei stata sempre nel mio cuore.
leggendoti pensavo che non c'è coraggio se non c'è paura, ed il tuo, di coraggio, si sente eccome fino a qui.
ti auguro che l'affetto della tua famiglia meravigliosa ti aiuti a trovare un equilibrio nuovo. un pensiero a tutti.

Selvy, Sea... Leggo tutto solo ora.
Vi abbraccio forte. Non so che dire, davvero. :(

Sea, amica bellissima che ho avuto l'onore di conoscere, ti ho pensato tantissimo e ho pianto mille lacrime per voi.
L'esperienza che hai vissuto non la meriterebbe nessuno e tu non avevi bisogno di dimostrare nulla. Non la forza, non il coraggio. Ma ce l'hai fatta e hai vissuto nel migliore dei modi possibile i momenti atroci che solo chi c'è passato comprende davvero.
Ho sempre pensato che dopo la perdita del figlio, il doverlo partorire naturalmente fosse l'esperienza più terribile. Ma il tuo racconto, la vicinanza dell'ostetrica e, sopratutto, la dolcezza infinita di tuo marito, hanno posto in nuova luce questo momento. Ci credo che è un passaggio necessario all'elaborazione, ma riuscire a compierlo e trovare le forze non è da tutte. E infatti tu non sei una qualunque, sei una madre speciale a cui penserò sempre, adesso che madre lo sono anche io.
Ti auguro con tutto il cuore di avere mille risarcimenti dalla Vita, e sono certa che tuo marito e la tua splendida Chiaretta sapranno regalarti tante gioie. E il pensiero dolce del tuo angioletto Elia sarà sempre con voi

La normativa dispone che una donna che ha un'interruzione di gravidanza entro il 180° giorno non ha diritto al trattamento di maternità, ma solo ad un periodo di  malattia a discrezione del medico/ospedale ( a me ne diedero 14, giusto per il recupero fisico). Io ero al 162° quindi, pur avendo subito un travaglio abortivo, ho dovuto fare i salti mortali per restare a casa. Adesso sono in congedo fino a lunedì, ieri il mio dirigente mi ha telefonato dicendomi che se non torno a lavorare entro martedì il mio contratto decade...praticamente mi obbliga a tornare non concedendomi più congedo, dicendomi che in fondo io sarei dovuta rientrare il 15 febbraio, giorno in cui la mia malattia finiva. Io non sono per niente pronta a tornare tra i colleghi e i ragazzi che sapevano e che mi hanno vista con la pancia già evidente e che di sicuro chiederebbero, in quella scuola in cui i primi mesi di gravidanza stavo così male, in quei bagni dove ho vomitato tante tante volte. In questo periodo in cui sto cercando di recuperare me stessa tornare lì sarebbe devastante, sarebbe rivivere tante cose, sarebbe tornare a piangere. Quindi sono costretta a rinunciare a due mesi di lavoro, questo perchè la legge non mi tutela.
D'altra parte, se una donna ha un aborto dopo il 180° giorno ha diritto si alla maternità, ma non può assolutamente scegliere se usufruirne o no...deve stare a casa. Quindi se una donna, per il suo percorso di recupero personale preferisse invece tornare al lavoro non potrebbe.
Questa è la "tutela" che hanno al giorno d'oggi le donne che hanno subito un lutto perinatale, una legge che fa acqua da tutte le parti...con questo ridicolo spartiacque del 180° giorno che in tutt'e due i casi non lascia alla donna libertà di scelta sul percorso personale da seguire.

sono addolorata per te, sea...e per tutte noi donne

È mortificante leggere di queste situazioni in un paese "civile".
Al di là della stortura normativa, infatti, come dici tu Sea la cosa grottesca è l'impossibilità di scegliere, il fatto che c'è un'imposizione.
Poi parlano di quote rosa in parlamento, quando i problemi che toccano la vita di tutti i giorni delle donne non sono nemmeno visibili...
Un abbraccio Sea.

Che male al cuore quando le donne sono lasciate sole in questo modo. Purtroppo ciò che non fa moda o scalpore difficilmente viene notato da chi di competenza e viene lasciato a stagnare...