Corsi di preparazione al parto

Anche io ho iniziato il corso la settimana di pasqua, mi sembrava di aver scritto qualcosa qui, ma mi ricordavo male :-) Il primo incontro ci siamo presentate tutte, io sono l'unica che ha già un figlio, ma non rientro neanche tra le mamme più in là con gli anni al primo incontro potevano venire anche i papà e mi ha fatto un po' "impressione" sentire dire certe cose da loro e dalle mamme, mi hanno fatto tutti molta tenerezza, non mi ricordo che io e mio marito dicessimo le stesse cose tre anni e mezzo fa.
L'ostetrica che tiene il corso la conosco: è la stessa che mi sta seguendo al consultorio e per ora mi è piaciuto molto il suo approccio, che comunque ricorda molto quello dell'ostetrica che aveva tenuto il corso l'altra volta. Durante il secondo incontro abbiamo fatto molto stretching, ci ha dato qualche dritta su cose che possiamo ripetere a casa o posizioni che durante il travaglio possono favorire la discesa del bambino, ci ha anche fatto usare la palla; poi abbiamo parlato di perineo e pavimento pelvico e sono rimasta stupita dal fatto che, tolta me che ci ero già passata, nessuna delle altre avesse le idee particolarmente chiare in merito. Queste mamme fanno un sacco di domande sul parto e mi sembrano tutte super impaurite, l'altra volta non avevo avuto questa impressione... tra l'altro andranno quasi tutti a partorire al sant'anna, intimamente spero che al termine del corso qualcuna di loro cambi idea magari riesco a trascinarne un paio a moncalieri, dove, tra l'altro, l'ostetrica che ci accompagna ha lavorato per 20 anni!
C'è anche una mamma con una gravidanza gemellare!
Questa settimana non sono andata perchè avevo programmato una gita a milano già da tempo, mentre da giovedì prossimo inizia anche il corso con le infermiere del consultorio pediatrico sull'allattamento; anche questo l'avevo già fatto per samu, ma ci torno volentieri, soprattutto alla luce di un'esperienza di allattamento che, almeno per quanto mi riguarda, è stata di successo e spero sia di aiuto alle altre mamme.

Fatina non sapevo dei corsi sull'allattamento da fare prima del parto...di che si tratta?

è articolato in due incontri da 2 ore ed è una cosa organizzata dalla regione Piemonte che si chiama "allattare? sì grazie", tenuto dalle infermiere del consultorio pediatrico in collaborazione con l'ostetrica e la pediatra sempre del consultorio. È aperto alle mamme, ai papà e a tutti quelli che nelle prime settimane di vita parteciperanno alla vita della famiglia come le nonne, le zie o chi per loro. L'altra volta era stato davvero utile

Oggi ho avuto un altro incontro del corso e sono tornata a casa senza parole... la premessa doverosa è che sono una delle mamme più giovani e alcune in particolare hanno superato i 40 e vengono da esperienze piuttosto impegnative, due hanno fatto la PMA all'estero e una di queste è in attesa di due gemelli. Quello però che mi ha lasciata senza parole sono i discorsi che ho sentito a proposito del parto: molte di queste mamme sperano che la gravidanza si concluda con un cesareo L'ostetrica che ci segue oggi ha detto delle cose molto giuste a tal proposito, spiegando bene perchè un parto naturale è sempre preferibile ad un intervento chirurgico, ma queste sembrano non sentirci. Non so, a me l'idea che il mio parto possa finire in cesareo mette agitazione e anche tristezza, loro sembra che abbiano paura di non farcela da sole, di non poter sopportare il dolore, parola che tutte tirano fuori continuamente agli incontri, come se il parto fosse solo dolore. E mi chiedono di descriverlo, ma io sono davvero sincera quando dico che non me lo ricordo, che è un dolore che non si riesce a descrivere perchè non si ricorda, o almeno per me è così, già poche ore dopo il parto non sarei stata in grado di farlo.
Penso che se siamo nati così per migliaia di anni e siamo ancora qui a popolare la terra noi donne siamo tutte in grado di partorire un figlio, poi è ovvio che ci siano situazioni che richiedono un intervento medico e va bene, però andarselo a cercare a tutti i costi (tipo facendosi fare una perizia da psicologo e/o psichiatra e altre cose simili) a me sembra davvero assurdo. Alcune poi hanno paura che le cose non tornino come prima e che i mariti/compagni non le "accettino" più abbiamo ancora qualche incontro davanti e mi piacerebbe davvero che, quando a maggio ci saluteremo, siano più serene e non abbiano questo terrore di affrontare il dolore del parto; è difficile spiegare che, una volta avuto samu tra le braccia, mi sono sentita un leone, ho pensato davvero che avrei potuto fare qualsiasi cosa se ero riuscita da sola a farlo nascere.

fatina ha scritto:loro sembra che abbiano paura di non farcela da sole.

Classico vissuto associato alla PMA. Sono donne che per anni hanno fronteggiato l'infertilità (vera o presunta, notare bene!), i percorsi terapeutici in tal senso, hanno letteralmente chiesto l'aiuto a terzi per la riproduzione ed è purtroppo "naturale", in assenza di un supporto vero e genuino a ricostruire se stesse nella fertilità, che si sentano completamente disarmate e ancora bisognose dell'intervento dell'altro ad aiutarle. Ecco perché la consapevolezza della fertilità è così importante e pervasiva, si ritrova in tutti i passi della genitorialità!

Ecco anche perché sono sempre scettica verso i corsi preparto canonici, perché questi gruppi sono sempre composti in modo troppo eterogeneo da poter far fronte efficacemente ai bisogni di tutte le partecipanti, che sono appunto molto diversi tra loro.

PQ sicuramente è vero quello che dici, ma la più infervorata in tal senso è una ragazza che ha avuto una gravidanza "normale" e senza nessun intervento medico di sorta, seguita in consultorio esattamente come me. Ieri me ne parlava a pranzo, la stavo ad ascoltare, ma non riuscivo davvero a capirla...

Non conosciamo il suo vissuto e purtroppo non potrà emergere in modo autentico all'interno appunto di un corso preparto, dove gli obiettivi sono altri (di gruppo, intanto, e non individuali).
Purtroppo ognuna ha i suoi motivi perché ha la sua storia, si può solo ascoltare e avere attenzione sincera, anche quando non comprendiamo quello che non si può capire con la logica lo si può accogliere con le emozioni. Puoi davvero essere una risorsa per questa persona, se lo desideri, avendo avuto un percorso di maternità sicuramente più sereno del suo.

Anche io ho avuto due colleghi le cui mogli, intorno alla quarantina e credo con percorsi di ricerca difficili, hanno fatto cesareo elettivo grazie a perizia psichiatrica (una) e conoscenze in reparto (l'altra).
E concordo con PQ che sia frequente questo sentire tra chi proviene dalla PMA. Come se dopo tutti gli sforzi fatti non ci si potesse affidare all' "imponderabile" associato ad un parto naturale ma si preferisse la "certezza" del cesareo.

Io, che non avrò fatto la PMA ma cmq 2 anni e mezzo di ricerca con decine di controlli per me e per il mio compagno, vedevo invece nel parto naturale a tutti i costi un risarcimento dovuto per quello che la natura non mi aveva regalato con facilità. Ma sicuramente avevo una consapevolezza, dovuta agli ambienti internet frequentati (tipo questo forum) o alle letture fatte, che un normale corso pre parto non ti regala affatto. Anzi, credo che molte donne che hanno fatto PMA neanche lo facciano il corso...

Ieri ragazze ho finito i miei corsi pre parto e posso dirvi come sono andati:

- corso serale una volta alla settimana con marito (in tutto 7 incontri) con altre coppie è servito davvero quasi a niente se non a socializzare con altri ragazzi come noi. Il corso prevedeva ad ogni incontro domande generiche in merito ad alcune tematiche ma onestamente non è emerso niente di davvero utile e interessante.

- corso intensivo per le mamme ( 6 incontri) molto più utile con un' ostetrica davvero brava e preparata che ci ha fornito un sacco di spunti e di indicazioni sulla gestione del parto, travaglio,  allattamento, bebè a casa e sono uscita sicuramente più arricchita.

Oltre a questi mi sono documentata leggendo anche i libri che avevo acquistato e ora il mio bagaglio è sicuramente più arricchito.

La pecca, e non da poco, che ho riscontrato in entrambi i corsi è stata la mancanza di una parte pratica sul travaglio,  posizioni da adottare, respirazione... e siccome per  me rappresentano degli assiomi importanti mi sono informata e ho fatto delle lezioni a pagamento con altre gravide da un'esperta in campo.
Questi incontri si sono rivelati per me di un'enorme utilità e abbiamo imparato il canto carnatico da applicare durante il travaglio, oltre a posizioni e tecniche di rilassamento. Ogni giorno mi esercito con i vocalizzi e devo dire che mi rilassa tantissimo.

Credo che comunque l'informazione, sotto ogni punto di vista, ci faccia arrivare più preparate e consapevoli di quello che ci aspetta.

Resto allibita della disinformazione e "ignoranza" di tante ragazze dei corsi che anche su temi basilari erano davvero a digiuno. Purtroppo questa è una realtà che si evince anche sulla fertilità e noi ladyfertiline lo sappiamo bene....

Pensa acquarietta che la nostra ostetrica, per i primi 4 incontri ci ha fatto fare praticamente solo stretching, posizioni per travaglio e parto e similari, le altre ragazze erano stremate
Anche il mio corso volge al termine e anche io, purtroppo, ho notato nelle altre ragazze una generale ignoranza sul proprio corpo che mi ha davvero stupita: ieri una ragazza è arrivata a chiedere all'ostetrica se durante un rapporto il suo compagno poteva rompere il sacco con pene questa stessa ragazza comunque è seguita da un ginecologo privato che, assecondando la sua voglia di partorire prima del termine (ma comunque dopo la 37a settimana), all'ultima visita le farà lo scollamento delle membrane l'ostetrica del corso è saltata sulla sedia... le ha spiegato in cosa consiste e perchè secondo lei non era il caso di farla, ma non so se è riuscita a dissuaderla.
Mercoledì sera abbiamo fatto un interessante incontro aperto anche ai papà sulla genitorialità, mentre giovedì prossimo ci sarà l'ultimo incontro con le infermiere del consultorio pediatrico sulla gestione pratica del bimbo, medicazione del cordone ombelicale e simili, anche questo aperto ai papà, ma io andrò sola. Mio marito era già venuto l'altra volta e stiamo cercando di centellinare i permessi e le ferie per quando arriverà il nostro bimbo.
Con le altre mamme comunque si è creato un ottimo rapporto, tra l'altro abitano tutte più o meno in zona e chissà che non si riesca a non perdersi di vista!