Endometriosi

Di base allo stato attuale delle conoscenze non si "guarisce" dall'endometriosi, perché è una tendenza a sviluppare questo tipo di formazioni e il suo decorso è cronico e progressivo. La natura di questa tendenza non è del tutto spiegata e appunto gli ormoni sembrano giocare un ruolo. L'operazione ripulisce dei danni fatti fino a quel punto, ma non evita il riformarsi delle cisti e aderenze. La pillola ne tiene a bada la crescita (sopprimendo temporaneamente tutto l'apparato), ma sembra favorire una ingravescenza della condizione, una volta sospesa (effetto boomerang).

Esatto, è quello che è successo ad una ragazza che è in cura presso il Negrar di Verona con mia zia.
In un altro centro, dopo l'operazione le è stata consigliata l'assunsione della pillola, che lei ha preso ininterrottamente per 5 anni. Alla sospensione (per tentare una gravidanza) le cisti sono tornate pià grandi e feroci di prima tanto che si era rivolta a verona perchè già un paio di medici le avevano prospettato l'asportazione dell'utero e di parte dell'intestino causa aderenze.
In altri casi, invece (come è successo a mia zia), dopo l'operazione le cisti si sono riformate, ma pare che, per ora, la loro velocità di crescita sia veramente minima, quasi nulla.

Grazie Panic!

Ciao a tutte,
volevo raccontarvi la mia esperienza, sapendo innanzitutto che l'endometriosi è una malattia che si sta sviluppando precocemente tra noi donne, e che se non curata in tempo, può portare alla sterilità e toglierci ciò che di più bello ci sia al mondo :la maternità !
Faccio parte dell'Associazione Italiana Endometriosi Onlus che al momento sostiene la raccolta di firme per promuovere la promulgazione di una legge che tuteli i diritti delle donne affette da endometriosi (per questo vi invito a scaricare il file dal sito dell'endoass per poter raccogliere anche voi le firme e partecipare attivamente in modo semplice e gratuito).
L'incubo è iniziato circa un anno fa, con un ciclo puntuale come un orologio ma molto irregolare, durava massimo 3 giorni, si bloccava, tornava per qualche ora e poi via, e i dolori con il passare dei mesi erano sempre più lancinanti. Nausea, dolori alla schiena,mal di testa,nervosismo e sbalzi continui d'umore, molto diversi dai normali dolori mestruali. Poi a fine giugno 2011,fine ciclo, stetti così male che mia madre, decise di portarmi al ps. Mi diagnosticarono una colite e mi prescrissero una cura apposita per questa. Ma i dolori continuavano, così il dottore suggerì un ecografia all'addome. Il tecnico che la eseguì più che una colite notò una forma strana della colecisti e con entrambe le ovaie policistiche. A sua volta mi mandò dal ginecologo per una eco più approfondita. Lui fu molto chiaro,preciso e senza riserve, mi parlò come se quello che mi stava succedendo fosse una pioggia di acqua fresca, e invece : ecostruttura disomogenea, endometrio proliferativo, ovaie multifollicolari e versamento nel douglas. E la parte peggiore era proprio l'ultima. Un tessuto simile all'endometrio si stava localizzando al di fuori dell'utero,nel settore retto-vaginale (area tra la vagina e il retto), dove il tessuto endometriale si sviluppa in escrescenze, tumori, noduli...
Praticamente durante il mio ciclo il sangue invece di essere espulso del tutto andava a finire nella cavità tra retto e vagina, portando tutti quei dolori e dando vita a disturbi come l'infertilità. Questo perchè la condizione può cambiare l'utero che non sarebbe più apace di accettare un embrione.
I sintomi della malattia sono i seguenti:La sintomatologia algica (dolorosa) comprende una serie di sintomi che vanno dalla dismenorrea (mestruazioni particolarmente dolorose) alla dispareunia (dolore ai rapporti sessuali), passando per dischezia e tenesmo ( dolore durante la defecazione e senso di incompleto svuotamento del retto), disuria (dolore durante la minzione), dolore pelvico cronico (dolore per più di sei mesi) e dolore nella regione lombare. Se doveste notare qualcosa, rivolgetevi subito al vostro ginecologo di fiducia. Continuando con la mia esperienza, il ginecologo mi prescrisse una cura di lutenyl, progesterone, da prendere 10 giorni al mese, per 3 mesi,dal 16° al 25° giorno del ciclo.
Avevo iniziato la cura, ma era tanta la paura che con il mio ragazzo abbiamo deciso di provare ad avere un bambino e adesso sono incinta... fortunatamente la malattia era ancora al primo stadio. Adesso la gravidanza possibilmente avrà qualche complicazione, ma il mio bimbo sarà sano come un pesciolino, e io dopo questa avventura, ricomincerò ad avere i dolori di prima e la malattia continuerà perchè gli ormoni ritorneranno alla loro normalità. Ma spero che insieme al mio ginecologo, spietato si, ma molto realista, riusciremo a trovare la cura adatta.
a tutte, e spero di essere stata d'aiuto !

Ciao Giù,
a me è stata diagnosticata l'endometriosi per la prima volta a 23 anni.
Sono stata e sono tuttora in cura da ginecologo "specializzato" e che crede molto anche in medicine alternative, quali l'omeopatia e l'agopuntura, strada che ti consiglierei di intraprendere una volta terminata gravidanza e allattamento.
Tuttavia devo dire che dalle gravidanze (che, tra l'altro, non si sono fatte attendere poi molto) a ho tratto un grande beneficio: i dolori non sono più così intensi come prima (o forse mi si è alzata la soglia del dolore!) e durano meno e i miei cicli sono molto meno abbondanti di prima.
Quindi in bocca al lupo!

Grazie mille per l'incoraggiamento Tweetier
Non ti nascondo che ho molta paura per la gravidanza, anche perchè farò la prima visità martedì e non so ancora come sta il mio scricciolo.
Tu a quanto mi dici non hai avuto problemi durante la gravidanza a causa della malattia, vero?
Spero solo i dolori una volta terminata la gravidanza si attenuino, perchè fino ad ora sono stati atroci, e sicuramente sai di cosa parlo.
In bocca al lupo anche a te per una definitiva guarigione, anche se avviene solo in casi eccezionalmente rari

No, per me le gravidanze sono state una manna dal cielo. Zero dolori, zero problemi, nulla di nulla! Con il secondo ho avuto una "leggera" minaccia di aborto che mi ha costretta a riposo per un mesetto, ma non si sa se riconducibile all'endometriosi o ai miei ritmi di vita serrati.
Dopo il termine del secondo allattamento e la ripresa del ciclo mi sono subito accorta di un miglioramento, sia nel dolore che nella "quantita" di perdite (prima era una cosa da non credere...!). E infatti alla prima eco di controllo mi hanno confermato che due cisti si erano ridotte notevolmente di volume..... speriamo!

Sono davvero felice per te. Io vedrò allora di non preoccuparmi più di tanto per il mio bimbo, anche se fino alla isita, mi risulta un pò difficile stare tranquilla .

A oggi,se una non fosse nella condizione di avere figli per altri motivi,che cosa si potrebbe fare per i dolori?
Ho letto prima della cura al progesterone,in che modo può agire sull'endometriosi?

Ho una domanda: inizio a preoccuparmi per alcuni sintomi che, non hanno niente a che vedere per gravità, però vorrei capire se vale la pena tenerli in considerazione...
a) è il quarto ciclo di seguito in cui appena inizia ho dolori forti, fitte e devo correre al bagno con dolori anche nella defecazione. Il dolore però va via, diciamo che ho un attacco acuto massimo 3 a ciclo (e solo nel primo giorno, massimo al secondo)
b) quando ovulo ho dolori, a volte anche dolori al retto.
c) sta peggiorando la PMS, con sbalzi d'umore VERAMENTE forti
e) dall'ovulazione al ciclo ho molta stitichezza, con dolorini SE vado al bagno.
f) talvolta dolore durante i rapporti (zona cervice)

In altre occasioni non ho dolori invece!!!
dite che devo valutare la cosa come un possibile inizio di endometriosi?
aiuto