Aborto spontaneo

Carissima Dulcinea, mi dispiace molto per come ti senti. Io non ho né consigli né esperienze, posso solo immaginare il dolore che hai provato, e che magari adesso riaffiora come ansia e paura che non andrà bene. Ciò che hanno scritto le altre nei post precedenti testimonia che purtroppo a volte può succedere, ma questo non vuol dire che succederà ancora. Cerca per quanto possibile di avere fiducia nella vita. Cercare una gravidanza secondo me significa anche questo: avere fiducia nella vita. Purtroppo tu sei passata attraverso un'esperienza dolorosa che inevitabilmente ha lasciato un segno, ma cerca di non abbatterti: sono certa che la  vita ti donerà ciò che più desideri. Ti sono vicina e ti abbraccio forte!  

Cara Abby, grazie per le tue parole. Adesso sto meglio, oggi è stata una brutta giornata perché mi sono ricordata che ai primi di settembre devo prendere appuntamento per una visita dalla mia ginecologa dato che dopo l'aborto mi aveva detto che avevo un polipo all'utero, dicendo che era minuscolo e non creava problemi ma andava comunque ricontrollato dopo tre mesi per monitorarlo. Così ho ripensato all'ultima volta che sono stata lì, e inevitabilmente all'aborto, al momento in cui ho visto che le beta non andavano bene e non ho capito subito che andavano davvero molto male, a quei due giorni in cui ho continuato a illudermi che alla fine tutto sarebbe andato bene. Ho sbagliato a ripensare a questi momenti, così ho solo rivangato un dolore che pensavo se ne fosse andato, invece è sempre lì, solo che non ci avevo più pensato. Ora sta passando, però mi sento un po' delusa perché credevo di essere più forte o più oggettiva e anche se so che i primi tre mesi di gravidanza sono ad alto rischio di aborto e che molto probabilmente è stato solo un caso sfortunato, sono qua con il terrore di vivere un altro aborto. Oggi ce l'ho con me stessa, sono una fifona! Però ormai va meglio

Cara Dulcinea,
non riesco a capire il dolore che provi, ma posso comprendere l'ansia dell'attesa... Cerca di pensare positivamente, vedrai che poi ti sentirai molto meglio e, secondo me, parlarne con il tuo compagno, raccontagli semplicemente quello che senti...
Un abbraccio forte forte 

Grazie, Zueg. Gliene ho parlato poco fa, anche se avrei preferito evitare perché vorrei essere io a dare coraggio a lui, per una volta. Adesso mi sento molto meglio, aspetterò di vedere cosa succede nelle prossime due settimane e dovrò cercare di non sperare troppo in una gravidanza. L'altra volta è arrivata subito, stavolta però devo ricordare che è un altro bambino perciò ha una storia tutta sua e non è detto che arrivi al primo tentativo, così come non è detto che perderemo anche lui. La paura però c'è, alcuni giorni meno, altri di più, però è sempre lì, credo di dovermi rassegnare al fatto che una parte di me avrà paura fino alla fine della gravidanza.
Zueg, io tengo d'occhio il tuo grafico! C'è bisogno di una bella novità

E' difficile scrivere cose sensate davanti ad un dolore forte come quello che hai provato. Le esperienze negative ci segnano ma non devono condizionarci troppo (lo so, non è facile!).
La risposta l'hai già scritta tu, questo sarà un altro bambino con una storia completamente diversa quindi hai tutto il diritto di goderti la ricerca con la normale serenità ed apprensione tipica di questa fase della vita.
Un abbraccio

Brava Dulcinea, ti ammiro
Mi ero persa gli anticorpi contro il glutine, di cui hai scritto alcuni post fa. Il medico ti ha consigliato una gastroscopia per vedere se hai i segni della celiachia?

AbbyOtto ha scritto:Brava Dulcinea, ti ammiro
Mi ero persa gli anticorpi contro il glutine, di cui hai scritto alcuni post fa. Il medico ti ha consigliato una gastroscopia per vedere se hai i segni della celiachia?

Grazie Abby, ma sono davvero poco ammirevole, sono una fifona e ieri non ho fatto altro che piangere e non sapevo nemmeno il perché. Oggi meglio, per fortuna E poi ho appena letto che è nata la figlia di Fiordiloto!!

Il mio medico di base mi ha detto che visto che sono proprio sul valore soglia non è detto che sia celiaca, mi ha consigliato di ripetere gli esami dopo la gravidanza e l'allattamento (?). Io sono un po' perplessa, intanto sto attenta a mangiare senza glutine e poi tra qualche mese vado a ripetere gli esami e se sono positivi vado da sola da un gastroenterologo, non voglio aspettare così tanto tempo. Mi sono detta che forse la causa potrebbe essere del fatto che quando ero vegetariana mangiavo tanto seitan che è fatto praticamente solo di glutine e forse ho esagerato? Non so, per ora ho il terrore che questo sia stata la causa del mio aborto perciò in attesa di ripetere l'esame mangio senza glutine, però non credo proprio che aspetterò di aver già partorito e allattato come mi ha detto il medico.

linda ha scritto:E' difficile scrivere cose sensate davanti ad un dolore forte come quello che hai provato. Le esperienze negative ci segnano ma non devono condizionarci troppo (lo so, non è facile!).
La risposta l'hai già scritta tu, questo sarà un altro bambino con una storia completamente diversa quindi hai tutto il diritto di goderti la ricerca con la normale serenità ed apprensione tipica di questa fase della vita.
Un abbraccio

Grazie, Linda. Ho chiesto una consulenza alla nostra Panicqueen e sto aspettando con ansia che arrivi il giorno del nostro appuntamento perché spero potrà rasserenarmi. Il fatto è che ancora sono molto arrabbiata per come ho vissuto l'aborto. Purtroppo in quella settimana dovevamo venire a casa dei genitori del mio compagno (che abitano in un'altra città) perché c'era con noi il suo bambino, perciò non ho potuto avere una grande intimità nel nostro dolore. Il figlio del mio compagno dorme con lui perciò io passavo le notti da sola, aspettando l'emorragia. Durante il giorno dovevo seguire un corso di preparazione all'esame di abilitazione (faccio la farmacista) e così mi sono trovata ad abortire da sola proprio durante il dannato corso. Sono tornata a casa e ho visto la placenta, non sapevo se buttare via quell'assorbente o se lo dovevo seppellire (so che sembra stupido però non sapevo bene cosa farne), ero da sola ed ero così triste e arrabbiata. Poi sono tornata nella città dei genitori del mio compagno perché quella notte non volevo stare in casa nostra da sola (il corso era nella nostra città) e il giorno dopo sono rimasta nella mia stanza perché avevo bisogno di piangere e di sfogarmi, peccato che siano arrivati:
1) Il mio compagno, dicendomi che era preoccupato per come stavo affrontando l'aborto e dicendomi che non andava bene che stessi tutto il giorno nella mia stanza a piangere
2) Sua madre, che sono certa abbia fatto del suo meglio, però mi ha dato fastidio sia che venisse a disturbare la nostra intimità in un momento del genere, sia che mi dicesse di non piangere quando invece io ne sentivo il bisogno, sia che abbia usato la immancabile frase ''Ma era talmente piccolo, nemmeno si vedeva''.
Così oltre al dolore mi sentivo anche infuriata.
Tra le mie amiche soltanto tre mi sono state vicine, le altre sono sparite oppure mi hanno detto cose del tipo ''Smettila di frignare, non era tuo figlio ma un fenomeno biologico che avrebbe portato ad un bambino ma non era davvero un bambino e poi magari non eri nemmeno incinta''. Mio padre mi ha detto ''Non si può parlare di aborto ma di mancato concepimento'', sicuramente voleva consolarmi ma sentirmi dire da due persone che secondo loro non ero mai nemmeno stata incinta mi ha fatta sentire un cane con la gravidanza isterica, una sorta di visionaria che in preda al desiderio di maternità voleva convincersi di essere incinta pur non essendolo.
Passata l'emorragia, nessuno si è più sognato di chiedermi come stavo (tranne le solite tre amiche, benedette loro, e Panicqueen e voi del forum di cui ho sentito la vicinanza). Il mio compagno dice che non mi ha più chiesto nulla per non rivangare il dolore (come se potessi dimenticarlo), le altre persone non so che giustificazioni abbiano perché non le ho più frequentate. Mio padre non lo fa apposta, solo che non si rende proprio conto perciò secondo me non ci ha più pensato e amen.
Io sono ancora piena di rabbia perché da un lato so che le persone che mi hanno detto cose inopportune non lo hanno fatto apposta perciò sul momento ho cercato di sopportare e non ho detto nulla (tranne a quella che mi ha detto di non frignare e che non ero nemmeno incinta perché a quel punto ho perso la pazienza), ora mi dispiace essere stata zitta perché mi avrebbe fatto bene mandare tutti a quel paese solo che a distanza di tre mesi non so come dirlo loro. Mi resta la sensazione di aver permesso ad altri di calpestare la mia dignità e prima o dopo questi pensieri dovranno pur venire fuori, perché mi hanno offesa ed è giusto che lo dica. So di avere una sensibilità eccessiva però ho covato così tanto risentimento che prima o dopo devo davvero sfogarlo.
Fino a ieri questi pensieri erano più o meno sepolti, ora non so cosa mi sia preso ma sono di nuovo arrabbiata.
Il dolore per la perdita del mio bambino mi sembra sia passato, ormai ricordo con dolcezza il momento in cui ho fatto il test e ho visto che era positivo, il momento in cui l'ho detto al mio compagno, i giorni in cui andavo a lavorare e sapevo che eravamo in due, la lista dei nomi, i progetti. Non soffro più per il fatto che non ci sia più, però mi fa star male ripensare al momento in cui ho visto che le beta non andavano bene, all'ecografia dalla ginecologa, al panico quando ho capito cosa stava succedendo visto che all'inizio non mi era ben chiaro che stavo avendo un aborto. Quando abbiamo cominciato a cercare questa nuova gravidanza mi sentivo a posto verso quel bambino, sentivo che aveva il suo posto per sempre nel mio cuore e che ero pronta per accogliere un altro figlio. Adesso mi chiedo come devo considerare questa rabbia che mi è rimasta addosso, se forse vuol dire che invece non sono pronta o se è una cosa normale. Mi chiedo se sia un buon segno che il dolore che provo non venga tanto dalla sofferenza della perdita in sé quanto dalla rabbia per il modo in cui tutta la situazione si è evoluta e per il fatto che le persone che mi circondano mi abbiano delusa (cero, non tutte ovviamente, ma tante e soprattutto alcune che non mi aspettavo affatto si mostrassero così inappropriate).

Voglio lasciarmi alle spalle questi sentimenti negativi perché vorrei davvero accostarmi alla nuova gravidanza come ad una esperienza completamente nuova, che non ha niente a che fare con il nostro primo bambino, voglio che sia una nuova gravidanza, un nuovo bambino con una storia sua.
Scusate per lo sfogo, ne avevo tanto bisogno!
Vi abbraccio tutte

Vedrai che la nostra PQ ti aiuterà, lei è straordinaria

Cara Dulcinea....come ti capisco! Non so non ho ricette perchè non ce ne sono....ogni perdita è una storia a se, perchè ogni gravidanza è unica e irripetibile, come siamo uniche noi mamme che abbiamo vissuto questo terribile lutto.L'unico consiglio che ti do è quello di sfogare tutto quello che senti, di non sentirti sbagliata...di scrivere in un diario quello che provi.
Per il resto invece io rischio di essere spiacevolmente antipatica e pedante....ma ormai la superficialità dei medici mi fa diventare un mostro!!!!!! Sono reduce da una diagnosi di Gluten Sensitivity posso dirti che il tuo medico ti ha detto delle gran cavolate. L'unico esame che da la certezza celiachia si o no è la gastroscopia con biopsia al duodeno...e con positività agli anticorpi io sarei corsa a farla
Io non ho gli anticorpi, ma ho una lesione nel duodeno di grado 1 che mi colloca tra i soggetti borderline.
Visto che hai queste paure anche legate all'aborto, perchè non aspettare un mese in più e togliersi dei dubbi facendo gli esami giusti?Innanzitutto andando da un gastroenterologo competente
Aggiungo poi che se togli il glutine senza motivo rischi di compromettere l'attendibilità delle successive indagini per celiachia, NON si toglie il glutine prima di effettuare altri accertamenti.
Hai tutta la mia comprensione...anche sul desiderio di avere un altro bimbo....però se hai dei dubbi in merito ad alcuni aspetti della tua salute io ti consiglio di toglierli.
La celiachia è autoimmune e può predisporre ad aborti ......quindi meglio un mese di attesa in più con qualche certezza in più sulla strada da percorrere.
Anche io sto facendo numerosi accertamenti proprio perchè non voglio incappare in altri aborti...poi quel che sarà sarà.
Intanto ti abbraccio