Tumori

Vale, purtroppo non posso leggere nel dettaglio perché mi impressiono (scusami)    però mi pare di capire che non sia un momento facile, e non te lo meriti proprio   
Ti abbraccio forte  

Vale mi dispiace per quello che state passando; essere forti per gli altri è ancora più difficile, ma ce la puoi fare.
Ti mando un abbraccio forte forte e facci sapere cosa dice l'oncologo
incrocio le dita

un abbraccio Vale, sei proprio una brava donnina!
    

Vale un abbraccio fortissimo!
Nella medicina non c'è niente di peggio dell'ambiguità, delle situazioni "grigie" e delle opzioni ambivalenti.
Tuttavia se vale a dire che c'è anche solo un po' di speranza (e l'oncologo penso potrà confermare quanta e come), ci si può aggrappare a quella e per fortuna che c'è!
Continua ad aggiornarci se vuoi, ti sono vicina!

Vale, mi spiace molto.   Prima di tirare qualsiasi conclusione, però, aspettate la visita dall'oncologo. Un abbraccio!   

Vale cerca di continuare a vederla in modo positivo, dopotutto ancora non c'è nulla di certo. So che è tutt'altro che facile..... un forte abbraccio piccola    

Valeria, mi dispiace molto, e concordo che vivere in questa "zona grigia" è terribile, veramente...
Aspettate cosa dirà l'oncologo, e a quel punto potrete trarre le vostre conclusioni, anche dal punto di vista umano ed emotivo della cosa.
Ti mando un abbraccio.

La sensazione dell'attesa in queste situazioni è struggente. Il modo in cui l'affronti é esemplare....cerca di trasmettere questa tua forza! Un abbraccio

Allora prima di fare la PET le avevano prospettato una chemioterapia a vita, sotto forma di pastiglie da prendere a casa, lei si aspetta comunque una cosa simile... ancora non l'ho sentita, sono ancora in ufficio. Più tardi la chiamo, se le hanno detto questo immagino che ci sia speranza di rallentare il decorso, ma se alla luce della PET è cambiato qualcosa... vedremo. Spero tantissimo che ci sia ancora del tempo. Ieri le ho preso un regalo per la festa della mamma bellissimo, non vedo l'ora di darglielo e manca ancora così tanto!

Ragazze vi chiedo un altro consiglio. Secondo voi... se capitassimo in argomento, sarebbe opportuno o no confidarle i miei pensieri sulla maternità? La mia paura che non riesca a "passarmi il testimone"? Da qui non so riconoscere se è una cosa che vorrebbe sapere o meno... però so che alcune cose che lei in passato mi ha taciuto, riguardo ai suoi sentimenti per la malattia, mi hanno causato tanta sofferenza prima (perché non la capivo) e poi tanto sollievo quando me le ha spiegate anni dopo, e anche amarezza perché tacendo ha reso più difficile il nostro rapporto quando ero adolescente.

Intanto vi ringrazio dal profondo

Valeria ha scritto: però so che alcune cose che lei in passato mi ha taciuto, riguardo ai suoi sentimenti per la malattia, mi hanno causato tanta sofferenza prima (perché non la capivo) e poi tanto sollievo quando me le ha spiegate anni dopo, e anche amarezza perché tacendo ha reso più difficile il nostro rapporto quando ero adolescente.

Io penso che tu ti sia già risposta da sola...
Credo che la madre sia la prima persona a cui rivolgere i proprio pensieri...le proprie situazioni emozionali.
I silenzi non producono niente.
Certo. Non sempre il rapporto madre-figlia si evolve in modo sano. Ma non è mai troppo tardi per recuperare!
Ecco...magari aspetterei che la tempesta del momento si plachi.
Il momento giusto lo troverai quando saprete esattamente il quadro della situazione medica e dopo che lo avrete accettato...