La scelta di avere o non avere figli

io invece ho sempre immagino il contrario, cioe' nessun uomo al mio fianco ma un figlio si'.
forse perche' mi e' stato cosi' difficile trovare una persona che volesse avere una relazione con me, che mi sembrava piu' plausibile rimanere incinta e crescermi il pargolo da sola!
ma nonostante questo continuo a tenere i bambini lontano da me. principalmente perche' non so mai come comportarmi. ho paura di dire/fare qualcosa di sbagliato, che si mettamo a piangere e che tutto diventi una tragedia!
il figlio di mio cugino non lo considero mai. lo scorso natale ero l'unica a non avvicinarmi, a non dirgli nulla. a un certo punto ero seduta sul divano e lui si e' sdraiato vicino a me e continuava a muoversi sbattendo i piedi contro di me. secondo mia madre lo faceva per attirare l'attenzione. ma io continuavo a ignorarlo
stranamente pero' mi sono sempre vista con un figlio al mio fianco

@Folletto: io credo che il senso di questa frase sia che se è figlio tuo non puoi non amarlo con tutta te stessa mentre i figli degli altri belli, carini...ma non sono tuoi. Puoi volergli un bene dell'anima ma non è la stessa cosa che essere genitori. Non lo posso sapere perchè non sono mamma ma insomma, se tutti lo dicono, se tutti i giorni vedo genitori che amano i loro figli e per loro fanno cose che a te sembrano sciocche o stupide ci sarà un motivo! Poi è chiaro che se non li desideri già sarà più difficile far andare le cose nel verso giusto quindi tanto meglio non farne. Ma dev'essere una scelta dettata da altro che non sia solo paura...anche perchè se un figlio si desidera, come dicevo, le paure si diradano da sole (anche se un po' rimarranno sempre ed è normale!).
@Tartarughina sono un po' così pure io con i bimbi ma più che altro credo di pensare di non essere all'altezza e quindi che la loro mamma mi starebbe a controllare costantemente e questo mi frena nel rapportarmi con loro.

L'amore per un figlio è qualcosa che va aldilà dell'umana percezione.

Paradossalmente anche a me non piacciono troppo i bambini, quelli degli altri. Mia figlia e mio nipote sono casi a parte
Quando ero piccola stravedevo per i bambini invece, forse perchè ero bambina anche io.
Di certo sanno essere faticosi ma quando sono i tuoi è uno sforzo che fai volentieri, perché ti ripaga.

@tartarughina: Sei paziente io l'avrei guardato malissimo, con la faccia da brutto mostro e se non scappava lui me ne andavo io... poi i piedi addosso non sia mai. Credo di non aver mai mai mai desiderato figli, da nessun uomo e a nessuna età... non ho pazienza e proprio non so rapportarmi. Solo 2 volte ho dovuto farlo sotto obbligo parentale... dovevo bloccare mio cugino dal toccare i ceri accesi in Chiesa e dal farlo correre tra le griglie per la carne della sagra di paese. Fosse per me poteva ardere allegramente tanto più che non mi dava retta per cui...

@Gloria: da dove deriva la certezza che lo si debba amare per forza perché è il proprio? Io non lo amerei anzi

Bè Folletto, da dove arriva la certezza che tu non ameresti tuo figlio?

Dal fatto che mi conosco. Parlo solo per me, so che non lo amerei e che sarebbe la rovina di tutto.

Diciamo che capisco il non volere figli e di conseguenza credo sia giusto fare in modo di non averne ma se dovesse capitare, a parte il fatto che c'è la possibilità di abortire, se lo si desidera, decidendo di tenerlo si dovrebbe anche decidere che ne vale la pena e allora cambierebbe tutto. Se non vuoi figli non li vuoi.
Io non penso di volere figli perchè gli vorrò bene, li desidero e di conseguenza so che li amerò. E' una vita che nasce da me e il mio compagno, è un frugoletto indifeso e sarà nostro, come potrei non amarlo? Questa è la mia risposta alla tua domanda di prima, non un'opera di convincimento, sia chiaro! E' il mio pensiero che riguarda me stessa!

Ma io rispetto il tuo pensiero sono solo più catastrofica a riguardo è che proprio i bambini, ma anche i neonati, non mi fanno tenerezza. Invece un cucciolo di animale si.

No ci tenevo a specificare che a momenti sembro una pubblicità progresso! I cuccioli mi fanno tenerezza tutti, umani o animali ma quelli animali non li desidero invece!

Mi intrometto nel topic perché sembra fatto proprio per me.
Al momento non voglio figli: non sono mai stata una di quelle le quali si spupazzano i figli altrui, in più mi hanno sempre fatto impressione le donne in attesa (ancora di più da quando c'è la moda di sovraesporre la pancia con l'abbigliamento, le foto, cosa che trovo del tutto inadeguato al fine di costruire un atteggiamento materno). Per un certo periodo ci ho pensato, ma solo in quanto frutto dell'amore con il mio fidanzato (ormai marito). Al momento non mi sembra di volerli, niente mi spinge a volere un figlio, non sento niente: né il desiderio di un frutto tangibile del nostro amore, né il richiamo della natura.
Questo mi fa sentire un po' un alieno tra le amiche e le persone che incontro che mi guardano come una fuori di testa e riattaccano sempre che la maternità è l'esperienza più grandiosa sulla faccia dell'universo. Ci credo pure, ma io proprio non lo sento questo desiderio di diventare madre.
Diciamo che inizialmente il mio era diventato un fondamentalismo perché mi sentivo sempre attaccata dagli altri in quanto "donna a metà"; adesso è diventata una consapevolezza profonda di questo presente (lungi da me pensare che io domani poi non cambi idea).
Certo se capitasse e il Pearly impazzisse credo che non abortirei, ma di certo quando è rosso sento un muro di rifiuto che non riuscirei a superare neppure per tutto l'amore che sento per mio marito. Questa idea del rifiuto dell'aborto mi si è delineata decisamente dopo aver visto a Roma la mostra di Von Hagens ed in particolar modo il settore "maternità". Lui per me è un pazzo, non è un artista (anche se scientificamente è apprezzabilissimo il metodo della plastinazione), ma vedere a quattro settimane quel semino di riso avere una testa ed un corpo mi ha impressionata profondamente, lasciandomi un sincero rispetto per la dignità di quel esserino.
Per questo al momento:
- no mamma
- ma anche no aborto.
Scusate se mi sono dilungata un po' troppo, ma penso che magari parlarne con qualcuno che abbia una sguardo comprensivo e meno "da giudice" possa aiutarmi, rassicurarmi.