La scelta di avere o non avere figli

Ma forse c'è confusione sul significato di "egoistico", anzi forse c'è un po' di pregiudizio a coprire questa parola. Come ha spiegato perfettamente Luthien, si definisce egoistico nel senso che è legato al proprio ego ("io" in latino), non nel senso che è "brutto", "cattivo", ecc. Chiaramente poi la madre nel suo ruolo deve pensare altruisticamente, con empatia, ascoltando e capendo i bisogni del bambino e rispondendovi adeguatamente per lui, se vuole fare un buon lavoro. Ma non si stava parlando dell'essere genitori, bensì dello scegliere di essere genitori.

Per riassumere, il genitore sceglie egoisticamente (per un suo desiderio) di essere altruista (di soddisfare i bisogni/desideri dell'altro) Quanto poi riesce a essere altruista con la sua scelta, è un altro paio di maniche.

Per quanto riguarda il concetto stesso che "dare la vita" sia un atto generoso è piuttosto distorto, per il fatto che oggettivamente nessuno ha chiesto di venire al mondo e tu non puoi sapere se colui che metti al mondo sarà felice che tu lo abbia fatto e non ha soprattutto voce in capitolo secondo me per pensarla così bisogna avere una concezione del tipo "la vita è un dono, è bella sempre e comunque" ma bisogna prendere atto del fatto che ci sono persone che non la pensano così e quindi non pensano proprio di fare alcun dono agli eventuali figli, ma anzi in certi casi possono pensare che mettere al mondo è un'imposizione a vivere.
Il discorso è diverso per chi parte con dei precetti religiosi alla base, però al di fuori di essi non è detto che per tutti quello della "vita" sia di per sé un valore.

Panicqueen ha scritto:Per quanto riguarda il concetto stesso che "dare la vita" sia un atto generoso è piuttosto distorto, per il fatto che oggettivamente nessuno ha chiesto di venire al mondo e tu non puoi sapere se colui che metti al mondo sarà felice che tu lo abbia fatto e non ha soprattutto voce in capitolo secondo me per pensarla così bisogna avere una concezione del tipo "la vita è un dono, è bella sempre e comunque" ma bisogna prendere atto del fatto che ci sono persone che non la pensano così e quindi non pensano proprio di fare alcun dono agli eventuali figli, ma anzi in certi casi possono pensare che mettere al mondo è un'imposizione a vivere.

Mi ritrovo molto in questo PQ ti quoto!

ok, sull'etimologia della parola non vi sono dubbi!

Panicqueen ha scritto: secondo me per pensarla così bisogna avere una concezione del tipo "la vita è un dono, è bella sempre e comunque" ma bisogna prendere atto del fatto che ci sono persone che non la pensano così e quindi non pensano proprio di fare alcun dono agli eventuali figli, ma anzi in certi casi possono pensare che mettere al mondo è un'imposizione a vivere.
Il discorso è diverso per chi parte con dei precetti religiosi alla base, però al di fuori di essi non è detto che per tutti quello della "vita" sia di per sé un valore.

io ad esempio non ho precetti religiosi di base, e rispetto anche chi pensa che mettere al mondo una vita può non essere un gesto apprezzabile da chi eventalmente lo "subirà". La mia opinione me la sono fatta chiaramente per un mio modo di vedere la vita, mi ritengo fortunata di avere la possibilità di vivere e ringrazio i miei genitori di avermi messo al mondo, quindi penso che se avrò modo di compiere lo stesso gesto per me sarà un atto di generosità verso i miei figli. Prendo atto (augurandomi il contrario) che potranno non essere felici della mia scelta, però sono serena con me stessa e convinta che mettere al mondo un figlio sia un grande dono, nonchè un gesto "scientificamente naturale".

a prescindere dalla scelta di avere o non avere figli, per me la maggior parte delle azioni umane sono di natura egoistica perche' tendiamo a raggiungere cio' che soddisfa i nostri bisogni e ci rende felici. non ci trovo nulla di male, non penso assolutamente sia una cosa negativa

La mia scelta è quella di non avere figli. Mai voluti.
I bambini non mi piacciono e non abbiamo niente da dirci io e loro, nemmeno con parenti piccoli mi rapporto praticamente. La difficoltà maggiore nella mia scelta la incontro con la gente, per tutti sembra che non ci sia amore più grande di un figlio, come lui nessuno mai e bla bla bla.
Aspiro tanto ad una vita di coppia che sia tale ma non è facile essere d'accordo in 2 su una questione così delicata.

Per ora il tuo ragazzo in previsione futura è d'accordo?

Sembrerebbe di si ma per lui funziona così: se uno dei due non vuole allora entrambi non vogliono... strano modo di ragionare ma tant'è. Io sono stata sincera, al massimo mi mollerà se dovesse preferire la riproduzione all'amore.

anche io non ho a che fare con i bambini e non voglio averci a che fare. al massimo faccio un sorrisino e finisce li'. ma sono sicura che se mai avro' figli, con loro sara' diverso

Eeeeh fino a poco tempo fa pure io avevo un brutto rapporto con i bimbi e tutt'ora non mi è semplice rapportarmi con loro ma adesso c'è un desiderio di maternità che si fa strada di giorno in giorno e che non riesco ad arrestare! Non ho mai pensato di non volerne in assoluto ma non ero sicura nemmeno di volerne, prevaleva il pensiero di me stessa, della mia individualità, della mia libertà, condivisa con un uomo ma non "bloccata" dalla presenza di un bimbo. Ora, non so come, le cose sono cambiate, fa tutto meno paura! Vedremo, tra un po', nella pratica se il desiderio sarà una scelta!

Tutte le aspiranti mamme dicono e pensano la stessa cosa: con il mio sarà diverso! Certamente, non si può rimandare indietro se le cose non vanno nel verso giusto.