La fertilità maschile è davvero questione di lunghezza?

Due studi affermano di sì: ma non si tratterebbe della molto chiacchierata lunghezza del pene, quanto della distanza anogenitale: ovvero la distanza tra l'orifizio anale e la base dei genitali (lunghezza del perineo).
Distanze anogenitali inferiori alla media sembrano infatti associate a ridotta fertilità maschile, in particolare per quanto riguarda la quantità del seme, la conta e la concentrazione spermatica e la vitalità degli spermatozoi.
Gli studi discussi propongono una misura media per la distanza anogenitale di 52 mm.
La lunghezza del pene, invece, negli stessi studi, non si è mostrata predittiva della fertilità maschile.

Se altri studi confermeranno questa relazione, la distanza anogenitale potrebbe diventare un nuovo strumento non-invasivo da includere nell'iter diagnostico per l'infertilità maschile.

Una importante implicazione suggerita dagli studi è che la distanza anogenitale risulta ridotta nei topi quando il feto maschio è esposto nel ventre materno agli ftalati, sostanze nocive ormai molto diffuse nei nostri ambienti, attraverso i prodotti dell'industrializzazione. Questo andrebbe nella direzione di confermare il ruolo già suggerito dell'inquinamento ambientale sulla riduzione della fertilità umana, sia maschile che femminile.

Gli studi sono stati pubblicati nel 2011 sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives.

mmm interessante! Ma cosa implica la lunghezza del perineo? Se l'ano è troppo vicino allo scroto non va bene per le sostanze nocive troppo vicine o per una questione di spazio che riduce il volume spermatico? Comunque Misurerò!

Non ne avevo assolutamente idea, è un'informazione interessante.

Verificherò per curiosità con il mio compagno, anche se ancora non abbiamo provato a "restare incinti"...

Mmm interessante,mi armerò di metro da sarta

quindi le mamme che aspettano maschietti hanno un motivo in più per fare attenzione agli ftalati!
certo che sono veramente dappertutto

il mio ragazzo sostiene di avercela lunga

sefora ha scritto:Ma cosa implica la lunghezza del perineo? Se l'ano è troppo vicino allo scroto non va bene per le sostanze nocive troppo vicine

Ma no negli studi il meccanismo ipotizzato è legato all'ambiente chimico/ormonale uterino: gli stessi ormoni che determinano il corretto sviluppo dell'apparato riproduttivo maschile sarebbero le stesse che determinano anche la distanza anogenitale; quest'ultima quindi farebbe da "spia" misurabile della qualità dello sviluppo dell'apparato.

Esatto Mono, quella sarebbe l'indicazione suggerita da questi studi.

ammazza, mi sono imbattuta in questo topic per caso e stasera devo assolutamente provare..
per capirci fino in fondo, si intende la distanza tra l'ano e la base delle "palline" vero?