Induzione del parto

Porto su un post vecchio, ma avrei bisogno di un confronto sul tema. Assumo anticoagulanti a basso dosaggio per una trombosi del 2008. La gine mi dice che molto facilmente visto il mio caso si dovra' fare un'induzione a 39 settimane per permettere una gestione migliore dell'anticoagulante. E non contenta la giustifica col fatto che fino a che c'e' anticoagulante non posso fare un'epidurale (e questo mi e' chiaro). Per cui se io volessi l'epidurale l'induzione sarebbe ancora piu' giustificata.
Io e il mio compagno siamo usciti un'po'
Non ho trovato da nessuna parte che l'assunzione di anticoagulanti comporti una prassi di induzione per altro a 39 settimane. Ovviamente senza altri fattori che invece la richiedano per sofferenza del feto o della madre.
Ora avro' un incontro con il MFM specialist - Maternal and fetal medicine specialist - e ne riparleremo. Ad ogni modo la mia posizione e' rifiutare l'induzione a meno di altri fattori certi che possano richiederla. E non e' per un sogno di un parto naturale, perche' di mio comunque ho scelto un parto in ospedale perche' tra eta' e anticoagulanti mi sento piu' a mio agio, quanto perche' non ne vedo il motivo. E poi mi domando. E se baby decidesse che a lui piace venire al mondo la settimana 38? Allora siamo impreparati perche' non ha dato tempo al personale medico di gestire gli anticoagulanti? E' un mio diritto rifiutarla corretto?

Ciao Betty! Io ho avuto 3 gravidanze con anticoagulanti, di cui le ultime due a dose TERAPEUTICA, e ho avuto 3 parti naturali ( in casa!) senza alcun problema. È vero che la prassi è l'induzione, ma basta mettere in chiaro che tu non la desideri. Sì tratta poi di valutare al momento in cui parte il travaglio se magari saltare la dose di eparina. Io cmq ho partorito a 5 ore da una dose ( che è il picco di attività del farmaco) senza nessun problema. Confermo invece che non si può avere spinale o epidurale entro le 12 ore.

Grazie Dipkick! Mi ero persa la tua terza gravidanza congratulazioni! La tua risposta e' di conforto, piu' passa il tempo e piu' mi convinco che la scelta di non fare l'induzione e' quella piu' vicina a me e al mio compagno. Venerdi' appuntamento con lo specialosta e spero davvero di trovare una persona aperta e comprensiva. Mi terrorizza abbastanza il pensiero dell'ostilita'.

Più dell'ostilità aperta (che almeno lo sai), puoi temere quelli che ti dicono "sìììì, sìììì, ceeeertoooo sarà tutto come vuoi tuuuu" pur di farti partorire lì, poi nel momento in cui sei vulnerabile, prendono il comando del tuo parto. Tanto l'antidoto è sempre lo stesso, essere sicura della tua scelta e pronta a farla valere allo sfinimento ! naturalmente ti auguro di trovare davvero una forma sincera di assistenza alla fisiologia perché dovrebbe essere la norma! Nel tuo caso certo, c'è una piccola difficoltà in più, ma è completamente gestibile e un'induzione in ogni caso aumenta di per sé i rischi di emorragia, quindi sarebbe comunque un controsenso.

Grazie Panic del contributo! Ad adesso io e il mio compagno ne abbiamo parlato molto e soprattutto per lui e' chiaro che anche il suo ruolo sara' fondamentale nel restare fermi nelle scelte. voi non avete idea di che ansia mi abbia creato questa storia dell'induzione

Visita fatta! Il medico ha spiegato quello che fanno di prassi nei casi come il mio (induzione) e il motivo e' sempre l'epidurale. Comunque gli abbiamo spiegato che non siamo favorevoli e non ci sentiremo a nostro agio e almeno al momento non ha insistito e non ha fatto terrorismo di alcun tipo. Questo mi ha riassicurato molto perche' iniziavo a vedere il mondo medico come ostile e nemico fra dieci giorni vedo la ginecologa e non mi resta che chiarire anche con lei.

Ciao Betty! Sono contenta... Quando si inizia a vedere i medici come nemici non è mai bello, non sai più di chi fidarti! Magari in questo caso il loro protocollo è così ma non insistono se qualcuna non vuole...

Eowyn ha scritto:Quando si inizia a vedere i medici come nemici non è mai bello, non sai più di chi fidarti!

Di noi stesse

Ieri visita della settimana 34 e la ginecologa ha nuovamente speso tempo a sottolineare quanto l'induzione alla 38 esima settimana e' la prassi e questa volta ha continuato a sfornare situazioni negative, di rischio, pericolo, e terrore. Ho mantenuto la mia posizione e ad adesso siamo al compromesso di non andare oltre la ddp. E' comunque molto stressante nonostante io senta di fare la scelta giusta per me e il baby. Come spesso accade con gli americani e' sempre rimasta gentile e sorridente, sottolineando come non vuole andare contro le mie scelte, ma era chiaro come non fosse d'accordo. Purtroppo poi, con queste discussioni, per me e' sempre difficile riprendere equilibrio e serenita' e tornare a pensare all'esperienza del parto come positiva