Ciclo delle stagioni --> Equinozio di Primavera!
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Ciclo delle stagioni --> Equinozio di Primavera!
Benvenuta Primavera!
Abbiamo da poco fatto ingresso nella stagione più luminosa dell’anno e, di conseguenza, più fertile dal punto di vista dei cicli della Terra.
Il passaggio verso questa stagione è marcato dall’evento astronomico dell’Equinozio di Primavera, il cui significato è “uguale notte” (“aequa nox”, in Latino).
Tradizionalmente questa data è fissata nel 21 Marzo, anche se per il fenomeno della precessione il momento esatto è retrocesso al 20 Marzo ed in un senso più ampio del termine si può intendere come periodo, non solo come momento. In ogni caso, questa è una fase sensibile dell’anno, in cui la luce del Sole è finalmente arrivata a riequilibrare le ore di buio quotidiane. Dal Solstizio di Inverno, ovvero la “notte più lunga dell’anno”, la luce ha ricominciato a “crescere” e adesso le ore del giorno hanno esattamente la stessa identica durata di quelle di buio.
Il momento dell’Equinozio di Primavera è, quindi, un momento in cui le forze contrapposte di luce e buio si trovano per un breve momento in perfetto equilibrio ed entrambe hanno pari potere.
L’energia di creazione ora bilancia l’energia di distruzione delle forze vitali e si prepara a prendere forza. Da qui in poi, infatti, la luce continuerà progressivamente ad aumentare all’interno della giornata, fino ad arrivare al suo massimo picco al Solstizio d’Estate.
A differenza dell’Equinozio di Autunno, ci troviamo quindi in una fase dell’anno in cui le energie della Terra sono proiettate in una dimensione di crescita, sviluppo ed espansione.
La Primavera è la fase dell’anno più ricca di luce ed il Sole, attraverso la sua energia capace di stimolare la vita, fa sì che in questa stagione tutti i mondi animati (esseri umani, animali e piante) si riattivino per raggiungere il loro picco di attività.
Si usa dire per convenzione che il Sole sorge ad Est e tramonta ad Ovest. In realtà, il Sole sorge precisamente ad Est e tramonta precisamente ad Ovest, soltanto agli Equinozi. Questo è ciò che accade all’Equinozio di Primavera. Nelle settimane successive, il tragitto del Sole nella volta celeste tenderà infatti ad ampliarsi ed è proprio questo che determinerà un incremento della luminosità giorno per giorno.
Grazie al calore dalla crescente energia solare, quindi, si tratta di una fase in cui la Natura è in gran fermento. Nuova linfa vitale scorre negli alberi e nella vegetazione e fa sbocciare i fiori sui rami e nei prati, colorando i nostri panorami di toni dolci, vividi e brillanti.
Inizia con l’Equinozio di Primavera il momento dell’anno in cui la luce torna ad illuminare l’emisfero boreale per buona parte della giornata, stimolando le energie di tutto ciò che è in vita ed alimentando la crescita e il rinnovamento. Per gli animali inizia la stagione dell’accoppiamento e della nidificazione, le coppie si uniscono e generano nuova prole.
Questo si verifica anche per gli esseri umani: riprendiamo spesso le attività all’aperto, o torniamo a fare movimento fisico, e ci ricarichiamo di nuova luce ed aria fresca, che nutrono il nostro benessere, dopo che le stagioni più fredde e buie ci hanno costretto al chiuso.
Se ci poniamo in ascolto in questa fase, con tutti i nostri sensi, noteremo che è possibile percepire il cambiamento nell’ambiente intorno a noi ed anche interiormente.
Proprio come accade nel regno animale, che in Primavera attraversa la “stagione degli amori”, anche noi possiamo assistere ad un vero e proprio “risveglio” ormonale e dei sensi: diventando più ricettivi ai richiami della sessualità oppure si desta un’improvviso desiderio di maternità o paternità. Il risveglio della Natura e della fertilità sono, infatti, il tema dominante della Primavera, che si andrà accentuando soprattutto nella sua seconda metà.
OLTRE TRADIZIONI E SIMBOLI
Questa è anche la stagione in cui si celebra la Pasqua, nella tradizione cristiana come simbolo della rinascita del Cristo, ancorata alle precedenti tradizioni rurali che onoravano il cambiamento nello scenario naturale, accolto con gioia, dopo aver superato le stagioni più difficili per la sopravvivenza.
Il termine “Pasqua” derivi dall’ebraico “pesah”, con il significato generale di “passare oltre”, come segno del patto tra Dio ed il popolo ebraico che inaugura questa tradizione. Successivamente, nel Nuovo Testamento, questo richiama profondamente l’evento della resurrezione di Cristo come dimostrazione del suo potere ancora di “risorgere” e “passare oltre”, trionfando sul nemico, e portandoci alla salvezza. Proprio come la luce del Sole all’Equinozio di Primavera ha riconquistato terreno sull’oscurità e prosegue successivamente a rialzarsi su di essa, ribaltando l’equilibrio in suo favore, dimostrando che le tradizioni sono sovrapposte gerarchicamente ed il significato di ciascuna non esclude, bensì include e serve a sottolineare, il significato degli eventi storicamente successivi.
La Pasqua stessa è una festività che viene celebrata ogni anno in una data diversa. Questo accade perché il suo calcolo è basato sui riferimenti offerti dalla Natura: viene scelta la prima domenica successiva alla prima luna piena dopo l’Equinozio di Primavera, dimostrando come il legame con questo evento non sia perduto o soppiantanto, ma in risonanza.
Anche il nome stesso della Pasqua in altre lingue ci rivela le sue origini legate alla Primavera: la parola “Easter” in inglese, insieme al germanico “Ostern”, discendono entrambi dall’antico vocabolo delle tradizioni rurali, che festeggiavano “Oestara”. La radice comune è rappresentata da “Oest-/Est-“”, che corrisponde proprio alla direzione cardinale in cui il Sole sorge (o “rinasce”) in questo periodo dell’anno.
Tutti i simboli di questo momento hanno in comune il tema della vita che risorge dalle proprie ceneri.
Il denominatore comune di queste interpretazioni si trova nel trionfo del bene del male, nel moto perpetuo di vita che oltrepassa la sua fine, attraverso la ciclicità.
Per questo motivo, i simboli tipici della primavera e delle celebrazioni pasquali sono le uova, simbolo universale del potenziale vitale.
Così come altre espressioni della vita che rinasce e sboccia, come i fiori, per proliferare e portare avanti la sua missione di vita fino alla fine, ed oltre.
Tutti questi sono simboli di fertilità per eccellenza, intesa nella sua accezione più classica riferita alla riproduzione ed alla capacità di generare abbondanza, vita, proliferare e creare gioia.
Un tema spesso trascurato è che la rinascita è possibile solo se si è affrontata la fine precedente. Non c'è Primavera, senza Inverno.
Siamo soliti celebrare questo momento nella maniera innocente e pura con cui vogliamo affrontare tutti i nuovi avvii - e la Primavera riflette a livello del ciclo di vita la nostra epoca più giovane e fanciullesca- dunque: con entusiasmo, slancio, passione. Eppure perché non sempre questo ci riesce? Vorremmo sentirci pronti, ma forse ci rendiamo conto che non lo siamo davvero. Questo è un periodo con cui molti fanno difficoltà perché le energie della stagione richiamano verso nuova attività, nuova crescita, nuova espansione. E in molti faticano (fatichiamo, perché mi ci metto dentro anche io). Potremmo esserci "scordati" convenientemente di morire, metaforicamente, perché è scomodo. Potremmo aver lottato oltre il dovuto per trattenere ciò che ci sembrava di aver creato a caro prezzo. Ma potremmo aver trascurato di fare pausa dentro di noi, di lasciar morire ciò che non funziona. Potremmo aver scelto di focalizzarci solo sul prendere il buono, coltivare il bello, ammirare il santo, ma ignorando di fare i conti con tutto ciò che frena la nostra corsa umana. E in questo, ci potremmo essere dimenticati di essere soli, di essere piccoli, di essere vulnerabili e di aver bisogno di aiuto. Nessuno si salva da sé. E quantomeno, nessuno dovrebbe essere costretto a farlo.
La nostra vulnerabilità è al tempo stesso la nostra più grande arma di riscatto. Sapere cosa manca ci permette di cercare cosa ci riempie. Sapere cosa conduce a distruzione e caos e cosa ci fa arretrare nel cammino, è proprio che ci permette di continuare a puntare gli occhi su ciò che davvero ci sazia, ci coltiva, ci dà pace ed equilibrio e rimette in pari, anche solo per un attimo, i "conti" della vita.
Questo è l'Equinozio di Primavera questo è il nostro nuovo inizio!
Abbiamo da poco fatto ingresso nella stagione più luminosa dell’anno e, di conseguenza, più fertile dal punto di vista dei cicli della Terra.
Il passaggio verso questa stagione è marcato dall’evento astronomico dell’Equinozio di Primavera, il cui significato è “uguale notte” (“aequa nox”, in Latino).
Tradizionalmente questa data è fissata nel 21 Marzo, anche se per il fenomeno della precessione il momento esatto è retrocesso al 20 Marzo ed in un senso più ampio del termine si può intendere come periodo, non solo come momento. In ogni caso, questa è una fase sensibile dell’anno, in cui la luce del Sole è finalmente arrivata a riequilibrare le ore di buio quotidiane. Dal Solstizio di Inverno, ovvero la “notte più lunga dell’anno”, la luce ha ricominciato a “crescere” e adesso le ore del giorno hanno esattamente la stessa identica durata di quelle di buio.
Il momento dell’Equinozio di Primavera è, quindi, un momento in cui le forze contrapposte di luce e buio si trovano per un breve momento in perfetto equilibrio ed entrambe hanno pari potere.
L’energia di creazione ora bilancia l’energia di distruzione delle forze vitali e si prepara a prendere forza. Da qui in poi, infatti, la luce continuerà progressivamente ad aumentare all’interno della giornata, fino ad arrivare al suo massimo picco al Solstizio d’Estate.
A differenza dell’Equinozio di Autunno, ci troviamo quindi in una fase dell’anno in cui le energie della Terra sono proiettate in una dimensione di crescita, sviluppo ed espansione.
La Primavera è la fase dell’anno più ricca di luce ed il Sole, attraverso la sua energia capace di stimolare la vita, fa sì che in questa stagione tutti i mondi animati (esseri umani, animali e piante) si riattivino per raggiungere il loro picco di attività.
Si usa dire per convenzione che il Sole sorge ad Est e tramonta ad Ovest. In realtà, il Sole sorge precisamente ad Est e tramonta precisamente ad Ovest, soltanto agli Equinozi. Questo è ciò che accade all’Equinozio di Primavera. Nelle settimane successive, il tragitto del Sole nella volta celeste tenderà infatti ad ampliarsi ed è proprio questo che determinerà un incremento della luminosità giorno per giorno.
Grazie al calore dalla crescente energia solare, quindi, si tratta di una fase in cui la Natura è in gran fermento. Nuova linfa vitale scorre negli alberi e nella vegetazione e fa sbocciare i fiori sui rami e nei prati, colorando i nostri panorami di toni dolci, vividi e brillanti.
Inizia con l’Equinozio di Primavera il momento dell’anno in cui la luce torna ad illuminare l’emisfero boreale per buona parte della giornata, stimolando le energie di tutto ciò che è in vita ed alimentando la crescita e il rinnovamento. Per gli animali inizia la stagione dell’accoppiamento e della nidificazione, le coppie si uniscono e generano nuova prole.
Questo si verifica anche per gli esseri umani: riprendiamo spesso le attività all’aperto, o torniamo a fare movimento fisico, e ci ricarichiamo di nuova luce ed aria fresca, che nutrono il nostro benessere, dopo che le stagioni più fredde e buie ci hanno costretto al chiuso.
Se ci poniamo in ascolto in questa fase, con tutti i nostri sensi, noteremo che è possibile percepire il cambiamento nell’ambiente intorno a noi ed anche interiormente.
Proprio come accade nel regno animale, che in Primavera attraversa la “stagione degli amori”, anche noi possiamo assistere ad un vero e proprio “risveglio” ormonale e dei sensi: diventando più ricettivi ai richiami della sessualità oppure si desta un’improvviso desiderio di maternità o paternità. Il risveglio della Natura e della fertilità sono, infatti, il tema dominante della Primavera, che si andrà accentuando soprattutto nella sua seconda metà.
OLTRE TRADIZIONI E SIMBOLI
Questa è anche la stagione in cui si celebra la Pasqua, nella tradizione cristiana come simbolo della rinascita del Cristo, ancorata alle precedenti tradizioni rurali che onoravano il cambiamento nello scenario naturale, accolto con gioia, dopo aver superato le stagioni più difficili per la sopravvivenza.
Il termine “Pasqua” derivi dall’ebraico “pesah”, con il significato generale di “passare oltre”, come segno del patto tra Dio ed il popolo ebraico che inaugura questa tradizione. Successivamente, nel Nuovo Testamento, questo richiama profondamente l’evento della resurrezione di Cristo come dimostrazione del suo potere ancora di “risorgere” e “passare oltre”, trionfando sul nemico, e portandoci alla salvezza. Proprio come la luce del Sole all’Equinozio di Primavera ha riconquistato terreno sull’oscurità e prosegue successivamente a rialzarsi su di essa, ribaltando l’equilibrio in suo favore, dimostrando che le tradizioni sono sovrapposte gerarchicamente ed il significato di ciascuna non esclude, bensì include e serve a sottolineare, il significato degli eventi storicamente successivi.
La Pasqua stessa è una festività che viene celebrata ogni anno in una data diversa. Questo accade perché il suo calcolo è basato sui riferimenti offerti dalla Natura: viene scelta la prima domenica successiva alla prima luna piena dopo l’Equinozio di Primavera, dimostrando come il legame con questo evento non sia perduto o soppiantanto, ma in risonanza.
Anche il nome stesso della Pasqua in altre lingue ci rivela le sue origini legate alla Primavera: la parola “Easter” in inglese, insieme al germanico “Ostern”, discendono entrambi dall’antico vocabolo delle tradizioni rurali, che festeggiavano “Oestara”. La radice comune è rappresentata da “Oest-/Est-“”, che corrisponde proprio alla direzione cardinale in cui il Sole sorge (o “rinasce”) in questo periodo dell’anno.
Tutti i simboli di questo momento hanno in comune il tema della vita che risorge dalle proprie ceneri.
Il denominatore comune di queste interpretazioni si trova nel trionfo del bene del male, nel moto perpetuo di vita che oltrepassa la sua fine, attraverso la ciclicità.
Per questo motivo, i simboli tipici della primavera e delle celebrazioni pasquali sono le uova, simbolo universale del potenziale vitale.
Così come altre espressioni della vita che rinasce e sboccia, come i fiori, per proliferare e portare avanti la sua missione di vita fino alla fine, ed oltre.
Tutti questi sono simboli di fertilità per eccellenza, intesa nella sua accezione più classica riferita alla riproduzione ed alla capacità di generare abbondanza, vita, proliferare e creare gioia.
Un tema spesso trascurato è che la rinascita è possibile solo se si è affrontata la fine precedente. Non c'è Primavera, senza Inverno.
Siamo soliti celebrare questo momento nella maniera innocente e pura con cui vogliamo affrontare tutti i nuovi avvii - e la Primavera riflette a livello del ciclo di vita la nostra epoca più giovane e fanciullesca- dunque: con entusiasmo, slancio, passione. Eppure perché non sempre questo ci riesce? Vorremmo sentirci pronti, ma forse ci rendiamo conto che non lo siamo davvero. Questo è un periodo con cui molti fanno difficoltà perché le energie della stagione richiamano verso nuova attività, nuova crescita, nuova espansione. E in molti faticano (fatichiamo, perché mi ci metto dentro anche io). Potremmo esserci "scordati" convenientemente di morire, metaforicamente, perché è scomodo. Potremmo aver lottato oltre il dovuto per trattenere ciò che ci sembrava di aver creato a caro prezzo. Ma potremmo aver trascurato di fare pausa dentro di noi, di lasciar morire ciò che non funziona. Potremmo aver scelto di focalizzarci solo sul prendere il buono, coltivare il bello, ammirare il santo, ma ignorando di fare i conti con tutto ciò che frena la nostra corsa umana. E in questo, ci potremmo essere dimenticati di essere soli, di essere piccoli, di essere vulnerabili e di aver bisogno di aiuto. Nessuno si salva da sé. E quantomeno, nessuno dovrebbe essere costretto a farlo.
La nostra vulnerabilità è al tempo stesso la nostra più grande arma di riscatto. Sapere cosa manca ci permette di cercare cosa ci riempie. Sapere cosa conduce a distruzione e caos e cosa ci fa arretrare nel cammino, è proprio che ci permette di continuare a puntare gli occhi su ciò che davvero ci sazia, ci coltiva, ci dà pace ed equilibrio e rimette in pari, anche solo per un attimo, i "conti" della vita.
Questo è l'Equinozio di Primavera questo è il nostro nuovo inizio!
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
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