Primo ciclo Eowyn - ritorno al monitoraggio

Ecco qui, poche temperature ma mi sembra chiara l'ovulazione al cd 12 o 13.
Quindi 14/15 giorni di fase luteale di cui NOVE di spotting, anche se molto leggero, il salvaslip l'ho messo solo gli ultimi 3.
C'è da dire che questa volta lo spotting ha ripreso il suo tipico andamento pre-mestruale, non legato a stimolazioni meccaniche.
Ah, gli ultimi giorni non ho misurato perché mi sono presa lo streptococco è avevo un po' di febbre.
Cosa dite, come inizio va bene? Almeno ho misurato!

Le tb sono ottime! sono molto chiare, segno che le stai prendendo bene!
Hai avuto anche la fortuna di iniziare proprio in tempo per cogliere l'ovulazione

Anche se mancano sufficienti tb basse per il confronto ufficiale, è possibile confermarla verosimilmente per il CD 13

Dunque con 14 giorni di fase luteale, di cui 9 di spotting.

Già con questo primo ciclo di monitoraggio abbiamo delle info importanti, perché sappiamo che hai ovulato ed è stato un ciclo con il famoso spotting, quindi è possibile fare qualche inferenza sui cicli passati!

A vederlo così, appare come un ciclo dove la qualità dell'ovulazione è in difficoltà.
Al posto dell'assunzione del progesterone artificiale, che farebbe solo da tappabuchi e alla sospensione torneresti a stare peggio di prima, punterei su sostenere la qualità dell'ovulazione.

Si può farlo attraverso l'alimentazione/integrazione con un nutrizionista esperto, curando l'igiene del sonno e potenzialmente con omeopatia o agopuntura. Con la medicina tradizionale invece c'è il Clomid.

Punterei a raccogliere qualche informazione in più per osservare bene le tendenze, deficit del progesterone capirai che con una fl di 14 non ce ne sono però pare fare fatica a fare il lavoro che deve fare, e la qualità del corpo luteo dipende solo dalla qualità del follicolo. Quindi è la parte su cui punterei.

Da osservare anche se ci sono invece sostanze interferenti tra eventuali integratori, farmaci o potenziali contaminanti (cose come vernici, diserbanti, detersivi particolari, sostanze chimiche, metalli, ecc.)

Grazie Jessica! Sostanze interferenti direi di no, a parte molto caffè...
Igiene del sonno direi pessima!
La mia alimentazione però mi sembra abbastanza buona... Non prendo integratori a parte della vitamina D in gocce (ma l'ho finita e in questo ciclo non l'ho presa). Tanta frutta e verdura...
Mi viene in mente che a 25 anni un bravissimo ginecologo mi aveva consigliato un dieta con pochi zuccheri e come integratore l'inositolo. Avevo problemi diversi (pcos) ma ero stata molto meglio! Potrei tornare da lui, anche se sta a più di 100 km adesso!
Era qualcosa del genere che intendevi?

Escluderei di farmi prescrivere il clomid visto che non mi interessa rimanere incinta! quindi preferirei andare verso un percorso il più naturale possibile...

Eowyn ha scritto:Escluderei di farmi prescrivere il clomid visto che non mi interessa rimanere incinta!

Perché? non ti fa restare incinta per magia se proteggi i rapporti, il rischio è quello di sempre! Se invece vuoi praticare la contraccezione naturale, i cicli con Clomid possono essere monitorati come gli altri

In ogni caso, l'approccio naturale tipicamente punta a capire prima che a risolvere, quindi è ragionevole perseguirlo per primo!
Viceversa, il "naturale" solo perché è tale, lascia il tempo che trova.

Ecco la vitamina D (integratore) è una sostanza che ad esempio io sospetto abbia un ruolo infausto sull'opera del progesterone. Non ho trovato studi al riguardo (e figuriamoci) ma l'ho sospettato su di me e l'ho visto potenzialmente in una cliente che ho seguito, che sembrava avere una fase luteale di 8 giorni (almeno dai primissimi cicli) ed era l'unico fattore individuato nel suo caso.

Restiamo a vedere che accade dopo averlo smesso...

Il caffé tende a "rubare" molti elettroliti e minerali importanti per il suo effetto diuretico, in particolare magnesio e zinco che hanno effettivamente un ruolo nella produzione di progesterone. Vari studi associano l'abuso di caffeina ad aumentate probabilità di aborto spontaneo e ci sono suggerimenti anche sui deficit della fase luteale. Però si deve trattare di un eccesso, ovvero quotidianamente o quasi andare oltre le 2-3 tazze (considerando anche però le sensibilità individuali).

Oltre a monitorare il consumo di caffeina (presente comunque anche in cioccolato e bevande come té e cola), consiglio di provare a integrare i sali minerali con una banale bevanda sportiva in piccole dosi quotidiane (non lo stesso uso che ne farebbe uno sportivo, a meno che non ci sia abbondate sudorazione, per non affaticare i reni).

La tendenza alla PCOS è per la maggior parte dei casi (non tutti, perché ci sono anche cause del tutto diverse) la spia di una tendenza allo squilibrio del metabolismo glucidico,  che si corregge migliorando il rapporto tra carboidrati e proteine, l'intervallo e il numero di pasti (la direzione è la paleo, senza tanta fantasia), poi l'inositolo è l'aiutino di moda, senza l'alimentazione sarebbe acqua fresca! Anche quando la tendenza è compensata, rimane latente perché è genetica (è la stessa tendenza verso il diabete, ma se non lo hai avuto gestazionale è già un buon segno - magari non era neanche PCOS) e purtroppo la carenza di sonno e l'abuso di caffeina (ove presente) sono fattori che la promuovono.

In questo caso, comunque, il sospetto di PCOS dall'aspetto del ciclo non c'è, naturalmente vanno valutati altri aspetti e rimando eventualmente il topic apposito   La qualità dell'ovulazione dipende sempre in generale dal metabolismo glucidico per tutte, ma i tuoi attualmente non sono cicli da PCOS.

Per alimentazione in questo caso mi riferisco a valutare eventuali carenze nutritive che alla lunga possono deprivare il corpo di sostanze necessarie alle sue funzioni. Se fai già una dieta variata, probabilmente non ce n'è bisogno, però l'alimentazione è sempre un modo con cui possiamo aiutare il corpo a lavorare bene.

Accanto all'alimentazione, mi sento di tornare a sottolineare di nuovo l'importanza del sonno, perché è l'altra funzione necessaria alla sopravvivenza, e anche più dell'alimentazione! Per paragone, si può tranquillamente fare un giorno di digiuno, ma una notte senza sonno ad esempio già da sola aumenta statisticamente le probabilità di una serie di eventi infausti per l'organismo.

Non tutti abbiamo bisogno delle stesse ore, e probabilmente sei una short sleeper se no non saresti arrivata fino a qui, ma attenzione soprattutto a non romanticizzarla come si tende a fare nella società moderna, perché di fatto può anche uccidere, quindi figuriamoci se non può turbare i nostri ritmi biologici! soprattutto a livello endocrino e la produzione di progesterone dipende,  oltre che dal lavoro delle ovaie stesse, dall'asse ipotalamo-ipofisiario (l'ipotalamo partecipa a regolare i nostri ritmi e parametri vitali)

La logica vuole che si proceda dalle basi, andando a correggere gli aspetti più evidenti e poi arrivare alla ricerca di fattori più individuali.
Come si può capire, non è un processo facile quando non è nota la causa di un sintomo, motivo per cui, per un ginecologo, volete mettere quanto sia più facile appiccicarti la pillola, tu non noti più lo spotting, problema "risolto".. servirà un po' di pazienza, ma il tempo genera informazioni e la conoscenza è potere

p.s. chiedo scusa Eowyn, ho accidentalmente modificato il tuo titolo, quindi ho cercato di ripristinarlo ma probabilmente non ho rimesso la dicitura originale che avevi scelto cambialo pure se vuoi!

Jessica ha scritto:Ecco la vitamina D (integratore) è una sostanza che ad esempio io sospetto abbia un ruolo infausto sull'opera del progesterone. Non ho trovato studi al riguardo (e figuriamoci) ma l'ho sospettato su di me e l'ho visto potenzialmente in una cliente che ho seguito, che sembrava avere una fase luteale di 8 giorni (almeno dai primissimi cicli) ed era l'unico fattore individuato nel suo caso.

Potresti spiegare meglio questa cosa Jessica? Finora mi è sempre capitato di sentire che bassi livelli di vitamina D sono un problema per la fertilità, mentre da quello che dici sembra che l'integrazione abbia conseguenze relative sui livelli di progesterone.

Due piccole premesse su "la carenza di vitamina D è un problema per la fertilità"

1) essere nutriti, idratati e riposati ovviamente è necessario per far funzionare bene tutte le nostre funzioni se qualcosa può essere un problema per la sopravvivenza, potrà essere un problema per la riproduzione. Però non significa che in caso di carenze allora salti tutto, come invece il "nuovo matrimonio" tra fertilità e nutrizione vorrebbe suggerire (perché i biologi nutrizionisti hanno trovato questa nuova corsia felice, quella di vendere diete PER la fertilità - per il ciclo, per gli ormoni, mettici qualsiasi parolina faccia presa sul pubblico femminile )

2) la popolazione occidentale è quasi tutta gravemente carente di vitamina D, se andiamo a fare analisi a tappeto. Viviamo al chiuso, poco esposti alla luce solare, poco ossigeno, poco mare, poco movimento. E non è nemmeno detto che questi valori si alzino dopo l'integrazione (perché per renderla efficace va considerata la mediazione di vari fattori, tra cui il parotormone)

La riflessione sul ruolo tra vitamina D e fase luteale, nello specifico, mi deriva purtroppo al momento solo da parzialissime osservazioni, che quindi vanno prese per tali, sul mio corpo e quello di allieve seguite. L'ipotesi che è emersa è che i cicli in cui c'è integrazione di vitamina D possano mostrare una fase luteale più corta dell'aspettativa per quella donna o addirittura insufficiente. Quindi è qualcosa che dove ci siano sospetti (quindi almeno più di un ciclo dove la fl appare corta in modo inatteso o altri dubbi sulla funzione del progesterone), mi riserverei di verificare.

Finora ci sono studi che associano all'inverso, ovvero, indicano che la carenza di vitamina D possa causare deficit di progesterone. E ci starebbe pure, in senso logico. Ma io in questi casi ho osservato l'inizio del problema con l'inizio dell'integrazione, non il contrario. Speculando completamente sul meccanismo d'azione, potrebbe banalmente esserci un mancato assorbimento che aumenta i valori ematici e in qualche modo disturba (potrebbe essere il mio caso visto che l'integrazione non mi ha cambiato nulla!). Oppure un ruolo diretto sull'asse ipotalamo-ipofisiario.

Fortunatamente è un aspetto molto più facile e veloce da verificare a casa propria, perché basta vedere cosa accade effettivamente prima, durante e dopo l'assunzione nei nostri cicli nessun singolo caso fa scienza, ma già vedere SE compare un'associazione oppure no, è un indizio da considerare.