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Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza

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Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza Empty Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza

Messaggio Da Jessica Lun Apr 04, 2022 3:45 pm

Ecco 9 miti particolarmente comuni, ma completamente falsi!  Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza 13860 Quanti ne avete sentiti dire? A quanti avete creduto?  Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza 12037


1) E’ possibile “aumentare” la propria fertilità: FALSO

Questo proposito nasce purtroppo da una concezione inesatta della fertilità. La fertilità di coppia non è una quantità definibile a priori, come qualcosa che esiste indipendentemente dalle sue parti. La probabilità per una coppia di ottenere una gravidanza in ogni dato momento dipende da vari fattori, sia femminili, sia maschili.

La  fertilità è un sistema complesso, fatto di diversi organi e strutture che lavorano in una sequenza ordinata di passi e secondo precisi ritmi.

Per questo motivo, capiremo perché non può esistere una “bacchetta magica” in grado di “aumentare la fertilità”, perché la probabilità che un qualsiasi rimedio naturale o farmaco portino al risultato effettivo di una gravidanza dipenderà da quale sia il meccanismo di fertilità che effettivamente si propongono di aiutare - e se effettivamente ci riesce!

Ad esempio, stimolare l’ovulazione in una donna che dimostra già di non aver alcuna difficoltà ad ovulare non produrrà alcune aumento nelle probabilità di gravidanza in quella coppia, ma potrà invece produrre molti guai! (dall'interferenza endocrina alla sovrastimolazione ovarica)

2) Lo stress causa direttamente infertilità: FALSO

Per prima cosa, nelle scienze è estremamente difficile provare che un fenomeno ne causa direttamente un altro, perché raramente è possibile escludere il ruolo di tutti gli altri fattori in gioco. Quindi già così capiremo perché questa affermazione ha dei limiti importanti.

Ma rimanda anche al fatto che la fertilità non sia una quantità unica, monolitica e quantificabile. Perciò significa che questa affermazione è vera solo nella misura in cui lo “stress” sia in grado di agire sulle singole componenti del processo riproduttivo.

Ed è in grado di farlo?
In parte. Ma in modi molto specifici, non danneggiando in modo universale le possibilità di restare incinta!

Ad esempio, uno stress molto impattante sulla qualità di vita, potrebbe compromettere la regolarità ovulatoria nella donna. Se una donna ovula meno frequentemente, questo rende più rare le occasioni di concepimento. Un altro modo è relativo al fatto che in persone con elevati livelli di ansia, sono possibili alterazioni psicofisiche, tra cui il battito cardiaco e la velocità e profondità della respirazione. Il ritmo del respiro ha un comprovato effetto sulla motilità ciliare delle tube di Falloppio, dunque questo può avere un effetto sulla fase in cui l’ovulo fecondato deve spostarsi nell’utero per avviare la gravidanza. Un altro modo ancora può realizzarsi attraverso il fatto che lo stress può causare stati di ansia o depressione, stanchezza cronica, irritabilità e questi possono a loro volta influenzare il comportamento sessuale, per esempio portando ad una riduzione del numero di rapporti e quindi minori probabilità di concepimento.

3) Resti incinta solo quando smetti di pensarci: FALSO

anche questo connesso ai temi precedenti nel senso che continua a perpetrare uno stereotipo di fertilità intesa come capacità quasi “magica” di procreare, dipendente interamente da fattori esterni, controllabili solo con qualche “trucco”. Questo Qui in particolare la componente psicologica è notevole e collegata da un lato alla gravidanza come “premio” di chi esercita qualche “virtù”. Ma se l’esercizio della pazienza è molto utile per un futuro genitore, la fantasia di ricompensa per la negazione prolungata di un desiderio è più problematica. Si associa anche ad una visione del bambino (che cerchiamo di concepire) quasi come fosse un esserino dispettoso, che più voi lo chiamate e più si nega volutamente a far ingresso nella vostra famiglia! Incoraggiare queste idee sulla fertilità purtroppo significa favorire, fin da prima del suo arrivo, una sorta di dinamica di potere o “braccio-di-ferro” tra l’adulto ed il bambino, che difficilmente depone per una futura genitorialità serena.

4) "Non resti incinta perché dipende TUTTO da… (alimentazione, fitness, teorie a caso, ecc)" : FALSO

E' il principio secondo cui la fertilità sia determinata da un’unica area di vita, come l’alimentazione o l’attività fisica e così via. Questo purtroppo non solo non migliora le probabilità di gravidanza, ma in compenso può favorire veri e propri disturbi alimentari, con ossessioni nei confronti di diete molto specifiche, ad esempio che eliminino o riducano in modo severo interi gruppi alimentari, oppure protocolli di esercizio o pratiche corporee che hanno un collegamento solo molto vago con l’effettivo funzionamento dell’apparato riproduttivo.

Vari cambiamenti nello stile di vita possono essere di aiuto, purché non abbiano controindicazioni! Molto spesso l'unico valore che hanno è quello psicologico, attraverso  la percezione di prendersi cura di sé e di migliorare il proprio benessere complessivo.

Ma occorre fare attenzione a non investire eccessive speranze in qualcosa che può avere un ruolo solo limitato all'interno dei meccanismi molto più ampii della fertilità!

5) “Conosco la data di ovulazione perché faccio gli stick / prendo la temperatura basale / me lo dice l'app”: FALSO

Soprattutto su questo punto sono costretta, purtroppo, a “rompere le uova nel paniere”! Non fraintendiamoci: è assolutamente possibile conoscere la data di ovulazione in modo autonomo, ma riuscire a farlo in modo corretto dipende completamente dall'utilizzo di un metodo (non solo di uno strumento, come i test ovulatori) e da quale metodo è (perché metodi naturali diversi hanno gradi di precisione ed accuratezza diversi!)

Attualmente, purtroppo, è maggiore il numero di donne che “crede” di conoscere la sua data di ovulazione, perché sono molto popolari vari prodotti in vendita che puntano sulla semplicità, ma non sono affatto accurati e non solo non migliorano le tue probabilità di concepimento, ma molto spesso ti allontanano dai momenti migliori del TUO ciclo e di QUEL ciclo. Anziché seguire queste false promesse, scopri come puoi conoscere la tua finestra fertile in modo preciso grazie a Ladyfertility®  Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza 13860 www.jessicaborgogni.it/ladyfertility

6) E' giusto fare esami invasivi subito perché i problemi di fertilità sono più spesso della donna : FALSO

La fertilità è un insieme di meccanismi complessi ed i numeri dimostrano che entrambi i partner contribuiscono in modo essenzialmente equo alle cause fisiche di infertilità, diagnosticabili e dimostrabili.

Le stime più aggiornate associano le cause di infertilità maschile il 29,3% dei casi ed il fattore di infertilità femminile a circa il 37,1% (mentre rispettivamente il 17,6% è attribuito ad infertilità di entrambi ed il 15% è attibuito a “infertilità inspiegata).

Questa lieve differenza può essere spiegata con il fatto che l’apparato riproduttivo femminile ed i meccanismi di ciclicità ovulatorio-mestruale sono più relativamente più complessi ed articolati, rispetto al funzionamento riproduttivo maschile. Conoscere come funzionano entrambi è una risorsa molto importante quando si cerca una gravidanza!


7) “Conosco la data del concepimento!”: FALSO Un’espressione che si sente spesso in tv, perché valorizza la dimensione romantica della fertilità. Tipicamente con questa espressione si intende che siamo in grado di ricordare o risalire alla data di un rapporto sessuale specifico, al quale attribuiamo il risultato del concepimento. Sapevi però che la realtà è diversa? La data del concepimento coincide con la data di ovulazione, mentre tra la data del rapporto sessuale in questione ed il momento del concepimento possono passare fino a 5 giorni Come rimanere incinta: i 9 miti da sfatare su concepimento e gravidanza 13860 Tecnicamente, potresti concepire un paio di giorni dopo il momento romantico, mentre tu sei al lavoro e lui al supermercato! (Si ricordi di comprare le uova!)

8 ) Esistono sintomi di gravidanza per sapere se sei incinta: FALSO

I sintomi di gravidanza possono manifestarsi subito dopo il concepimento Considerando che la gravidanza non è fisicamente ancora avviata fino a 7-10 giorni dopo il concepimento, è facile capire perché non è possibile avere sintomi di gravidanza ad esempio subito dopo il concepimento.

La gravidanza ha inizio con l’annidamento da parte dell’ovulo fecondato all’interno dell’utero (circa 7-10 giorni dopo il concepimento) e da quel momento ha ancora bisogno di tempo per far avvertire la sua presenza al corpo materno. Quindi è possibile avvertire dei cambiamenti realmente dovuti alla gravidanza solo successivamente.

Un altro motivo per cui è importante fare chiarezza sui “sintomi di gravidanza” e che subito dopo l'impianto e per le prime settimane seguenti tutte le sensazioni o cambiamenti corporei che una donna potrà sperimentare sono legate soprattutto alla presenza dal progesterone: lo stesso ormone che è sempre presente dopo l'ovulazione, sia che abbiamo ottenuto una gravidanza o no!

I livelli di questo ormone aumentano per effetto da una gravidanza in corso, ma in ogni caso significa che è impossibile distinguere come segni della presenza di una gravidanza da quelli che normalmente sperimentiamo in questa fase.

9) Se adottate, vedrete che poi un figlio biologico arriva più facilmente: FALSO

Un’altra falsa credenza relativa alla necessità di “rilassarsi” o “distrarsi” rispetto alla ricerca di gravidanza e produrre in modo così indiretto, quasi magico, il risultato desiderato.

Ed anche se esistono casi aneddotici in cui questo scenario sembra essersi verificato, dal punto di vista scientifico non risulta alcun motivo valido che possa spiegarlo. E’ semplicemente più probabile che sia collegato al trascorrere del tempo tra l’arrivo del figlio adottivo e del figlio biologico: durante questo periodo, è lecito pensare che la coppia avrà proseguito ad avere rapporti sessuali e che saranno stati non protetti perché si considerano "infertili".

Oppure, per alcune coppie può accadere che nel frattempo siano state risolte (consapevolmente o meno) circostanze relative alla salute che erano di ostacolo alla gravidanza.

Vale la pena, però, anche riflettere su un contributo culturale: c'è un proverbio di origine africana che consiglia alle donne che desiderano diventare madri di trascorrere un giorno intero a prendersi cura di un bambino di un'altra. Dopo aver fatto questo, la donna resterà più facilmente incinta. Ci può essere un fondo di verità a questa pratica?Anche se non può facilmente essere spiegata come possibilità da un modello medico (potremmo ipotizzare una sorta di stimolazione ormonale? forse l’aumento di ossitocina? o magari un altro ormone riproduttivo non identificato?), dal punto di vista psicologico appare sicuramente interessante. Potrebbe infatti attivare nella persona l'identità materna e quindi facilitare la transizione verso il ruolo genitoriale, attivando potenzialmente processi endocrinologici a favore della fertilità.

L’adozione potrebbe giocare un ruolo simile. Da sottolineare che il processo di adozione rappresenta una delicata e particolare modalità di accesso alla genitorialità, con particolarità specifiche, e che nel rispetto del figlio adottivo non è da intendersi come “alternativa” alla genitorialità biologica né deve essere ridotta a strategia per ottenerla.

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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it

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