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Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale

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Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 Empty Re: Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale

Messaggio Da ArdathLilith Ven Giu 10, 2016 12:05 pm

Una cosa che ho notato di me, è che la vita mi ha portato a dover "ristrutturare" le mie aspettative rispetto alla realtà. Prima di diventare madre, pensavo che avrei avuto una famiglia numerosa: 2 o 3 figli, ad esempio. Ma la realtà mi ha portata a dover rivalutare questa aspettativa che, peraltro, non so da dove è arrivata. Come ti accennavo, psicologicamente ed emotivamente, economicamente e logisticamente non me la sento proprio di fare altri figli, ora, e questo (soprattutto nel primo anno e mezzo dopo la nascita di Leonardo) mi ha atterrita, mi ha fatto sentire sbagliata, mi chiedevo perché tutte dopo il primo figlio facessero il secondo, il terzo, mi chiedevo se le altre non avessero vissuto le difficoltà che avevo io, perché per me doveva essere tutto in salita (ancora oggi che Leo è piccolo, se si ammala e usciamo un po' dalla routine la mia giornata si sconvolge e devo fare il giocoliere per arrivare a sera senza disattendere i miei impegni e senza lasciare che mio figlio stia male senza di me).
Le aspettative e l'immagine mentale che abbiamo di noi è uno degli ostacoli più grandi alla nostra felicità. Magari il conflitto che senti tu è: cavolo, ero finalmente pronta per avere figli, non c'erano più impedimenti fisici, si poteva fare e... ora non mi va! In questo momento l'idea non mi alletta! Perché sono sbagliata? Perché non voglio fare figli?
È questo che mi pare di leggere tra le righe del tuo messaggio...
Io lotto contro il concetto di "normale" tutti i giorni: cos'è "normale"? Cos'è "normale" in senso assoluto, oppure per noi come individui? Per me il concetto di "normale" è la gabbia con le sbarre più spesse e i muri più invalicabili. Quando sono lì dentro, mi sento male. Se invece smetto di cercare di fare cose connotandole come "normali" allora sto meglio e vivo ogni esperienza e ogni fase in modo più sereno... Certo, non del tutto, tant'è che ultimamente ho anche io problemi col ciclo, col metodo e con la percezione delle mestruazioni, eh.
Quindi per rispondere alla tua domanda:
Silvia Mimosa ha scritto:Mi trovo spesso a pensare e a "non riconoscermi", perchè tutte le sensazioni che provo e che ho provato sono state profonde e "lucide"....e allora come possono risultare di volta in volta tanto contrapposte?... confused
Secondo me devi prendere anche in considerazione la variabile tempo: il tempo cambia le cose e noi, i nostri desideri e i nostri pensieri non possono essere gli stessi, col passare del tempo e delle circostanze. Accettare questo cambiamento è la sfida della mia vita.
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Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 Empty Re: Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale

Messaggio Da solesun Lun Giu 13, 2016 10:36 am

Le altre che ti hanno risposto, qui, l'hanno fatto, forse inconsapevolmente, dalla curva del "pro maternità", cercando di rassicurarti sul fatto che l'esperienza traumatica della tua amica non è l'unico modo di vivere la maternità. Questa è una realtà oggettiva, in effetti, ma non è l'unico modo di vedere la situazione e la tua reazione.
C'è un altro modo di interpretare quello che ti succede, ed è il fatto che magari, tu di figli non ne vorrai mai avere e ciò che è accaduto alla tua amica è solo l'ennesima riprova e forse... quella che ti ha portata davanti alla consapevolezza che preferisci non averne mai. Non so se è davvero così, non ti conosco, ma è una possibilità che non dovresti trascurare quando rifletti sul perché del tuo blocco.
In quest'ottica, anche l'avvicinarsi del matrimonio potrebbe dare il via al panico, perché dopo sposata "ci si aspetta" che tu procrei.
Il tuo stare male per il varicocele... potrebbe essere anche stata una reazione a qualcosa di "oggettivo" che ti deprivava della possibilità di scelta, non una reazione alla possibile mancanza di figli di per sé.
Comunque sia, il metodo è sicuro, quindi il mio consiglio è di parlarne con qualcuno per capire le reali motivazioni del tuo blocco... per conoscerti meglio e per non rovinare l'intesa col tuo lui :)
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Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 Empty Re: Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale

Messaggio Da Silvia Mimosa Lun Giu 13, 2016 11:04 am

Ciao Sole...
Anche io mi sto facendo la domanda se voglio veramente dei figli oppure no, oppure se ne voglio ma fra 4 o 5 anni...
Secondo il mio compagno è solo una reazione alla situazione "anomala" in cui stiamo vivendo: stiamo mettendo su un matrimonio a distanza, fatto di 3-4 case, centinaia di km di viaggi ogni mese, valigia sempre pronta in macchina...
Ma forse a questo punto dovremmo cambiare topic, perchè il discorso si tinge di altre sfumature.... tu cosa ne dici PQ? Visto anche la situazione particolare in cui mi son ritrovata negli ultimi 10 giorni...devo cambiare topic?? Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 412261
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Messaggio Da Jessica Mar Giu 14, 2016 7:38 am

Chiedo scusa, avevo intenzione di rispondere prima, poi mi è sfuggito il topic...
Premesso che i motivi per cui spunta fuori un "blocco" di questo tipo possono essere tanti e molto soggettivi, a me in particolare colpisce questa tua frase, Silvia:
Silvia Mimosa ha scritto:
Mi trovo spesso a pensare e a "non riconoscermi", perchè tutte le sensazioni che provo e che ho provato sono state profonde e "lucide"....e allora come possono risultare di volta in volta tanto contrapposte?

La risposta breve è : l'ansia Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 412261 un meccanismo rinomato per generare esattamente il tipo di sensazioni che descrivi in modo molto eloquente.

Arriva forte la percezione di un cambiamento drastico che ti sorprende all'improvviso, come se qualcuno ti avesse tolto il tappeto da sotto i piedi. Lo vivi, comprensibilmente, come un tradimento a te stessa. E ti chiedi "si possono davvero volere con la stessa forza e fiducia simultaneamente due cose contrapposte?", nel caso della maternità, "sì". Tutte le mamme ti diranno come nel momento del test positivo, non importa che fosse cercato o meno, si sono affacciati sedicimila pensieri e non tutti di pura gioia. Anche paura, spavento, sconforto, il panico dell"oddio e adesso cos'ho fatto? tutto cambierà". Per qualcuna dura un secondo, per altre può anche prendere il sopravvento e dominare la scena (spoiler: quali altre? da un punto di vista statistico, più probabilmente coloro che avevano già a che fare con l'ansia per altri motivi).

Come diceva Solesun, è vero che si può cambiare idea rispetto alla maternità nel corso della vita, soprattutto se prima la si dava "per scontata" e poi si arriva a fare una riflessione più consapevole e magari anche più realistica al riguardo; ma sono trasformazioni che richiedono tempo, sono graduali e perciò generalmente si ha modo di adattarsi alle idee che cambiano fino anche a diventare atteggiamenti diversi dai precedenti.

Se prendo ad esempio l'esperienza di Ardath: c'era un ideale a monte prima di avviare la procreazione (quello di avere più figli) che all'improvviso si è scontrato con un realtà (quella del primo figlio che a quel punto era nato). L'esperienza ha fatto sì che l'aspettativa idealistica si modificasse andando incontro alla realtà concreta e questo è adattamento. E' un cambiamento del vissuto interiore dettato dal cambiamento reale della circostanza.

Mentre per Silvia è quasi un po' il contrario: proprio quando la circostanza di vita si avvicina e comincia a somigliare all'ideale (si sta per concretizzare il "momento adatto" tanto attesi), ecco che adesso è l'ideale stesso (avere figli) che scappa!

Nell'ansia chi viene minacciato è sempre il nostro Sè. Non ci deve meravigliare allora che colpisca (e lo fa sempre così) mettendo a repentaglio in discussione tutto ciò che per noi è caro, emotivamente saliente, e perciò soprattutto ciò con cui ci identifichiamo (ci teniamo a laurearci? l'ansia ci fa tremare davanti agli esami; ci teniamo ad avere una relazione con l'altro sesso? l'ansia ci rende timidi, ecc.)
Se hai avuto, come nel tuo caso, sempre un forte desiderio di maternità, l'ansia era tenuta a bada finché questo non si poteva tramutare in realtà (avevi già la tua "punizione" non potendo avere quello che avresti voluto, dal punto di vista dell'ansia). Quando invece si avvicina la possibilità che il sogno diventi progetto, l'unico modo che l'ansia ha di attaccarti su questo fronte è far tremare le fondamenta, ovvero farti cominciare a pensare che non lo desideri più. E lo capisci perché il cuore del problema, quello che ti genera la sofferenza non è la considerazione, volendo anche realistica, sull'avere figli oppure no, ma proprio la sottrazione del fascino che provavi prima, ti toglie il gusto, l'emozione, il sapore dolce che questo tema aveva per te quando lo cullavi "da lontano".

Naturalmente il sintomo del "blocco emotivo" rispetto alla contraccezione è appunto solo un sintomo di un problema, uno strumento del tema in azione, non il problema stesso. Ecco perché fare leva sulla sicurezza "razionale" non aiuta molto in questi casi, almeno finché non si sfidano apertamente le emozioni in gioco Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 412261

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Messaggio Da ArdathLilith Mar Giu 14, 2016 8:21 am

Non vedo l'ora della nostra chiacchierata di domani, PQ...
Quanto ne ho bisogno! Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 332790
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Messaggio Da Jessica Mar Giu 14, 2016 9:11 am

Ne sono felicissima, Ardath! I love you

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Messaggio Da mulan Mar Giu 14, 2016 7:49 pm

PQ, ho letto quello che hai scritto e onestamente mi ci ritrovo molto.

Anch'io sono una persona ansiosa, anch'io ho visto lo spettro dell'infertilità di coppia posarsi su di noi, e quando 3 mesi fa si prospettò la possibilità (nemmeno tanto concreta) di una gravidanza ho reagito in un modo che non avrei previsto: ero angosciata, mi ripetevo che era troppo presto, che non eravamo pronti, e che eravamo stati degli idioti senza cervello. Quando poi ho visto il test negativo e soprattutto le mestruazioni ho provato dispiacere, ma anche tanto tanto sollievo. Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 294699

Ecco, da quell'occasione io non mi sento più sicura a utilizzare i verdi preovulatori, ho rapporti non protetti solo una volta accertata l'ovulazione, quindi in parte mi sento anch'io bloccata nell'utilizzo del metodo. Un'ovulazione al CD15 era imprevedibile nel mio caso, ma io sono terrorizzata all'idea di rischiare una gravidanza, con tutto che quando poi mi capita di pensarci sento che la desidero veramente tanto. Non so, probabilmente si tratta di un periodo di transizione, ero riuscita ad elaborare la sterilità del mio ragazzo e forse adesso mi ci vuole del tempo per rielaborare la sua potenziale fertilità, nel frattempo però mi sento di assecondare questa mia paura nello sfruttare i verdi preovulatori, e per fortuna il mio ragazzo non cerca di forzare le cose.
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Messaggio Da ArdathLilith Mar Giu 14, 2016 8:05 pm

Mulan, per curiosità, nel ciclo incriminato in che giorno avevi avuto il rapporto? E avevi rispettato i verdi di Pearly?
Io ho una sfiducia anche nei post-ovo, giusto per farti capire il mio grado di difficoltà. Non nego che un paio di volte ho anche pensato di tornare alla pillola... Pensa che situazione!
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Messaggio Da mulan Mar Giu 14, 2016 8:29 pm

Allora, diciamo che in parte sono stata scema io, in parte anche Pearly avrebbe toppato. Ho avuto un rapporto (con coito interrotto, come se percepissi "l'anomalia") il CD 9 ed era verde, poi altri due rapporti sempre con coito interrotto sia il CD11 che il CD15, perché onestamente non mi aspettavo un'ovulazione così precoce. Che poi essendo saltata la tb del CD14 rimane il dubbio se l'ovulazione c'è effettivamente stata il CD 15, ma ciò non toglie che se avessi avuto un rapporto non protetto il CD10 il rischio ci sarebbe stato, punto.
Ovviamente da quella volta di coito interrotto nei giorni rossi nemmeno se ne parla, però tanto è il terrore che possa arrivare un'ovulazione precoce che i verdi preovo non li sfrutto, non me la sento proprio (almeno per il momento).

Sai che anch'io ho avuto dei momenti in cui ho pensato di tornare alla pillola? Mi ero davvero troppo spaventata. Poi sono convinta che se fossi rimasta incinta sarei stata felice (adesso mi capita di pensare a che periodo della gravidanza sarei, per dire...) però quelle palpitazioni in quei 3 minuti in cui aspettavo l'esito del test non me le dimenticherò più, sentivo quasi il cuore scoppiarmi nel petto.

Come ho scritto sopra nel mio caso penso si tratti appunto di una fase transitoria, anche perché come vedi mi sento molto "divisa in due" sul discorso maternità, però sono dell'idea che non sia il caso di forzare la mano, piuttosto affrontare il proprio percorso passo dopo passo e senza fretta. Penso infatti che una chiacchierata con PQ farebbe bene anche a me, sinceramente. Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 294699
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Messaggio Da Jessica Mer Giu 15, 2016 8:19 am

mulan ha scritto:Un'ovulazione al CD15 era imprevedibile nel mio caso, ma io sono terrorizzata all'idea di rischiare una gravidanza, con tutto che quando poi mi capita di pensarci sento che la desidero veramente tanto
Questo esempio secondo me ci rimanda ad un esempio più "universale", se vogliamo, che è un po' l'emblema della "dualità inconciliabile" da cui è colpito il tema della maternità ai giorni nostri e generato fondamentalmente dalla possibilità di controllare la riproduzione, che prima non c'era e oggi sì.
Oggi possiamo scegliere se e quando avere una gravidanza e il tema del controllo è uno dei principali cardini dei meccanismi di ansia.
Sembra logico che più controllo abbiamo, meglio stiamo, ma in realtà ci sono due nodi difficili:
a) il controllo non è una retta, è una parabola. Se abbiamo poco controllo sulle situazioni, siamo vulnerabili e impotenti alla mercé degli eventi; se abbiamo il giusto grado di controllo desiderato, teoricamente siamo in equilibrio e padroni delle situazioni; se invece abbiamo troppo controllo, il senso di responsabilità si gonfia oltre proporzione e come tutti sappiamo, troppa responsabilità sulle spalle è un peso. Questo si combina al fatto che:
b) la fertilità in natura è istintiva, non ragionata. Ci si accoppia per pulsione, non per progetto. Nella vita che viviamo oggi, tipicamente però di istintivo non c'è rimasto quasi nulla, pensiamo al fatto che abbiamo orari e/o vincoli di natura sociale per quanto riguarda i pasti, l'evacuazione, il sonno, la sessualità, ecc. E questo per la fertilità è un GROSSO problema, che si ritrova quasi sempre, se non già prima nel percorso, al momento del parto (la benevolenza di Madre Natura poi vuole che il parto sia un evento talmente importante per la specie che la natura stessa lo sovrascrive, anche a costo di travolgere la nostra mente razionale - che non è necessariamente "comodo" per noi).
E' un problema di evoluzione, chiaramente, non ci siamo ancora pienamente adattati a fare un uso "intelligente", non conflittuale, degli istinti. Ma se ne parlava già Platone con il mito dell'auriga, nell'antica Grecia, allora la vedo lunga a risolversi... Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 826922

Questo si traduce, per chi sta "prestando attenzione" (=monitorando consapevolmente), spesso in un'amplificazione di questa lotta duale, appunto, tra "potere" (la condizione di realtà) e "volere" (l'istinto). Ora voglio, ma non posso; ora invece posso, ma non so più se voglio. Da tenere presente che la risultante di queste due forze è l'adattamento (hai detto niente...). Il punto è che ogni volta che nella mente umana si cerca di "risolvere" un fatto d'istinto usando gli strumenti della logica, della ragione, della concretezza, la sfera a cui quell'impulso appartiene entra in conflitto. Esattamente come avviene quando si cerca di attivare la mente razionale in travaglio (si rallenta..) oppure quando proviamo a pensare/controllare la deglutizione, il battito degli occhi, ecc. Il sistema entra fortemente in tilt.
Con la scelta di riprodursi siamo più in pace, grazie all'allenamento a farlo (a qualcosa siamo arrivati in evoluzione!), ma il meccanismo alla base è lo stesso.

Quindi cosa fare di questa dualità inconciliabile (e stare bene)? Prenderla come bellezza dell'esperienza umana Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale - Pagina 2 826922 cedere il passo, ascoltarla, accoglierla, senza ardire "risolverla" perché un punto d'arrivo non c'è...il fascino, come sempre, è nel viaggio!

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