[E' nato] Pietro di DK

Dip, grazie per il racconto lunghissimo, mi ha insegnato qualcosa di fondamentale, o meglio me l'ha detto, vedremo tra qualche anno se l'avrò imparato
E anche a me stai facendo riflettere tanto sul parto in casa, rispetto ai racconti in ospedale manca l'incognita sulle eventuali pressioni da parte del personale...

Dip, un'emozione grandissima, tanto più che il giorno si avvicina di nuovo...e vorrei trovare un po' di quella forza che ci hai messo tu!
Bellissimo racconto!!!!!!!!!  

Anche a me hai insegnato qualcosa di fondamentale, e da quando ho letto il tuo racconto non faccio che pensarci... è davvero emozionante

Grazie Dip...
Un racconto intenso e pieno di emozioni diverse! Come l'esperienza che hai vissuto.  
E' stato veramente bello leggerti...

dipkick ha scritto: Mi ritrovo a quattro zampe e ho la netta sensazione che il mio corpo stia spingendo. Sì, sto spingendo, inutile negarlo, ho qualcosa che spinge dentro di me e vuole uscire. Metto due dita in vagina e sì, a neanche mezza falange dall’uscita c’è qualcosa di duro!!  Come posso descrivere quello che ho provato? Un mix di gioia e rabbia (cazzo, l’avevo detto io che non poteva diventare peggio di così!), di paura e felicità (una “freebirth”??? cazzoooo non siamo pronti!! Però che figata…)

Epico, assolutamente epico  forse non è stato il parto che avevi immaginato, ma sicuramente è stata un'esperienza spirituale, accrescitiva, anche se ha preso una strada diversa da quella "pensata".
Grazie per averlo condiviso, l'avevo tanto atteso  eccerto che vogliamo vedere le fotine

Grazie per questa condivisione e per l'emozione profonda che mi ha dato  

Non ho parole Dip. Stupendo stupendo il tuo racconto!.

Che bel racconto, grazie  

Dip! Grazie del tuo racconto! Sei riuscita perfettamente a trasmettere quel misto di emozioni così forti e travolgenti che hanno travolto anche me. E' stato un racconto bellissimo. Davvero grazie, e complimenti  

Dip che racconto intenso e meraviglioso. Tanto piu' meraviglioso quanto diverso dal
mio parto. E' impressionante vedere quanto i passaggi per arrivare a dare la vita possano essere paralleli ma diversi. Mi piace moltissimo quando scrivi che bisogna lasciarsi morire, perdere la propria integrita', per poter partorire. Ma io non l'ho vissito. Ho letto il tuo racconto e continuavo a pensare a quel passaggio. Perche' a me no? Tengo troppo poco alla mia individualita' per non aver sofferto ad abbandonare ME? e poi forse ci sono arrivata: per me il parto di Guglielmo a stato pura nascita perche' forse l'aborto precoce e i mesi di attesa avevano poco a poco gia' fatto morire la ME non madre. Mi sentivo gia' mamma ma incompiuta, dovevo solo nascere insieme al mio bambino. E cosi' e' stato.
Quindi grazie due volte Dip