L'età adulta
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L'età adulta
Come avete affrontato il cambiamento da fase adolescenziale a quella adulta? Come siete cambiate?
Stranamente apro io un topic che si rivela piuttosto introspettivo, io che di me dico poco o nulla. Ma dopo la serata di ieri sera, mi son resa conto che son in fase: "ho bisogno di parlare".
Antefatto: come ogni anno sono invitata al compleanno di un amico con il quale ci si vede unicamente al mio e al suo compleanno (inizio novembre il suo, fine novembre il mio), dove ad esserci ci sono solamente o persone che non conosco per nulla o conoscenti. Ogni anno comunque la sensazione di isolamento è leggera e a volte passeggera perchè poi riesco a trovare un mio posticino nel gruppo, riuscendo a ridere serenamente. Quest'anno invece sento che qualcosa di profondo è cambiato, soprattutto anzi probabilmente solamente in me. Mi son resa conto che non riesco più ad essere spensierata come nell'adolescenza e quindi riuscire più ad interagire con chi non conosco. Mi son sentita isolata perchè non vedevo nessuno con il quale potevo e volevo interagire e di rimando nessuno poi ha dimostrato la volontà di attaccar bottone con me. Di grazia che c'era il moroso, altrimenti altro che sensazione singola di isolamento
A prima lettura si potrebbe pensare che non ci sia correlazione tra affrontare l'età adulta e una serata non andata come nelle aspettative, invece per me è la dimostrazione che la Paola di qualche anno fa non c'è quasi totalmente più e ora ce n'è una quasi totalmente diversa. Mi sento come un Pokemon: ovvero son in balia di mutazioni e cambiamenti che mi han portato ad essere tormentata. Mio padre proprio l'altro giorno mi ha detto: dai tuoi occhi ormai vedo che non sei più serena come un tempo e questa sua frase mi ha lasciato a bocca aperta, però poi mi ha dato uno spunto di riflessione (che strano.. non lo faccio mai ).
Da più di due anni a questa parte, sto cambiando, mi rendo conto che la vita che avevo un tempo, quindi le mie abitudini, le mie sensazioni, le mie volontà e desideri sono state completamente stravolti, stravolti dall'arrivo di un compagno nella mia vita, da un Lavoro con la L maiuscola, da responsabilità che prima non avevo. Questi elementi mi han segnato tanto profondamente che ormai molte volte non mi riconosco più. Infatti, non riesco più a ridere per un non nulla (ero famosa per ridere in maniera incontrollata con la sola parola cacciavite.. non chiedete il perchè.. ) e ridere sguaiatamente fino a svuotarmi, a svuotare la mente nel dolce nulla, a rotolarmi nel letto godendo del suo bel calduccio, ormai per un niente penso.. e penso veramente tanto. Ormai ho capito che la depressione ormonale che mi ha colpito più di due anni fa, si è palesata anche perchè ha trovato terreno fertile per gozzovigliare, è arrivata nel momento cruciale della mia vita: stavo affrontando il famoso salto da bimba ad adulta.
Mi son resa conto che per alcuni questo passaggio è lineare e per altri, compresa me, è una vera salita colma di trasformazioni, che per come si era, son difficili psicologicamente da affrontare. Io son sempre stata nella bambagia, coccolata e vezzeggiata nel dolce mondo familiare, sebbene abbia avuto tante delusioni nella vita, soprattutto in ambito di amicizie, e di responsabilità reali e consistenti della vita quotidiana non ne ho mai avute. Da dire che comunque maturità e responsabilità ce li ho sempre avuti, forse comparsi al momento della morte di mia madre e da lì il cambiamento e la diversità rispetto al resto del mondo.
E la serata di ieri che centra? Centra.. perchè mi ha fatto capire che la ragazza di un tempo affamata di senso di appartenenza ad un gruppo e mescolarsi nella "normalità" non esiste più, non c'è più quella ragazzina sempre sorridente che sempre cercava di non sentirsi la solita pecora nera, ora c'è la giovane adulta che ha trovato il suo equilibrio, ha un suo mondo, un suo giro di appartenenze e non ha voglia di crearne altre. In me si è fortificato il senso di misantropia, perchè appunto quel che cercavo un tempo, ora non ho più il bisogno di cercarlo e quello che ho: un ragazzo meraviglioso che vive solo per un mio sorriso e anche per soddisfare i vizi e capricci mi basta e mi fa sentire così tanto appagata. Non son più quella ragazzina che era l'amica cagnolino che bastava dire o chiedere qualcosa e subito scodinzolava e immediatamente realizzava perchè si sentiva importante per qualcuno, quando invece venivo solamente e vergognosamente usata. Ora qui c'è la spiegazione al mio sfogo di un anno fa circa sul topic amicizia dove raccontavo che avevo allontanato un'amica ritrovata dopo anni di silenzio "solamente" perchè ad un mio invito prima accettato e poi rifiutato era scomparsa per 24 ore e aveva tirato pacco solamente perchè era in preda ai suoi soliti capricci. Lei era una di quelle fantomatiche amiche a cui per anni ero attaccata per fare il cagnolino, lei aveva creduto di ritrovarmi proprio in quelle modalità e invece ora son di tutt'altro avviso.
Tutta sta manfrina in realtà era solo per trovare sfogo ad un mio pensiero e cavolo! Mi sento più leggera
Son consapevole che la salita continuerà, ma almeno ne son consapevole e chissà.. magari tra qualche anno quando la mia trasformazione sarà completata, le risate sguaiate ritorneranno!!
Stranamente apro io un topic che si rivela piuttosto introspettivo, io che di me dico poco o nulla. Ma dopo la serata di ieri sera, mi son resa conto che son in fase: "ho bisogno di parlare".
Antefatto: come ogni anno sono invitata al compleanno di un amico con il quale ci si vede unicamente al mio e al suo compleanno (inizio novembre il suo, fine novembre il mio), dove ad esserci ci sono solamente o persone che non conosco per nulla o conoscenti. Ogni anno comunque la sensazione di isolamento è leggera e a volte passeggera perchè poi riesco a trovare un mio posticino nel gruppo, riuscendo a ridere serenamente. Quest'anno invece sento che qualcosa di profondo è cambiato, soprattutto anzi probabilmente solamente in me. Mi son resa conto che non riesco più ad essere spensierata come nell'adolescenza e quindi riuscire più ad interagire con chi non conosco. Mi son sentita isolata perchè non vedevo nessuno con il quale potevo e volevo interagire e di rimando nessuno poi ha dimostrato la volontà di attaccar bottone con me. Di grazia che c'era il moroso, altrimenti altro che sensazione singola di isolamento
A prima lettura si potrebbe pensare che non ci sia correlazione tra affrontare l'età adulta e una serata non andata come nelle aspettative, invece per me è la dimostrazione che la Paola di qualche anno fa non c'è quasi totalmente più e ora ce n'è una quasi totalmente diversa. Mi sento come un Pokemon: ovvero son in balia di mutazioni e cambiamenti che mi han portato ad essere tormentata. Mio padre proprio l'altro giorno mi ha detto: dai tuoi occhi ormai vedo che non sei più serena come un tempo e questa sua frase mi ha lasciato a bocca aperta, però poi mi ha dato uno spunto di riflessione (che strano.. non lo faccio mai ).
Da più di due anni a questa parte, sto cambiando, mi rendo conto che la vita che avevo un tempo, quindi le mie abitudini, le mie sensazioni, le mie volontà e desideri sono state completamente stravolti, stravolti dall'arrivo di un compagno nella mia vita, da un Lavoro con la L maiuscola, da responsabilità che prima non avevo. Questi elementi mi han segnato tanto profondamente che ormai molte volte non mi riconosco più. Infatti, non riesco più a ridere per un non nulla (ero famosa per ridere in maniera incontrollata con la sola parola cacciavite.. non chiedete il perchè.. ) e ridere sguaiatamente fino a svuotarmi, a svuotare la mente nel dolce nulla, a rotolarmi nel letto godendo del suo bel calduccio, ormai per un niente penso.. e penso veramente tanto. Ormai ho capito che la depressione ormonale che mi ha colpito più di due anni fa, si è palesata anche perchè ha trovato terreno fertile per gozzovigliare, è arrivata nel momento cruciale della mia vita: stavo affrontando il famoso salto da bimba ad adulta.
Mi son resa conto che per alcuni questo passaggio è lineare e per altri, compresa me, è una vera salita colma di trasformazioni, che per come si era, son difficili psicologicamente da affrontare. Io son sempre stata nella bambagia, coccolata e vezzeggiata nel dolce mondo familiare, sebbene abbia avuto tante delusioni nella vita, soprattutto in ambito di amicizie, e di responsabilità reali e consistenti della vita quotidiana non ne ho mai avute. Da dire che comunque maturità e responsabilità ce li ho sempre avuti, forse comparsi al momento della morte di mia madre e da lì il cambiamento e la diversità rispetto al resto del mondo.
E la serata di ieri che centra? Centra.. perchè mi ha fatto capire che la ragazza di un tempo affamata di senso di appartenenza ad un gruppo e mescolarsi nella "normalità" non esiste più, non c'è più quella ragazzina sempre sorridente che sempre cercava di non sentirsi la solita pecora nera, ora c'è la giovane adulta che ha trovato il suo equilibrio, ha un suo mondo, un suo giro di appartenenze e non ha voglia di crearne altre. In me si è fortificato il senso di misantropia, perchè appunto quel che cercavo un tempo, ora non ho più il bisogno di cercarlo e quello che ho: un ragazzo meraviglioso che vive solo per un mio sorriso e anche per soddisfare i vizi e capricci mi basta e mi fa sentire così tanto appagata. Non son più quella ragazzina che era l'amica cagnolino che bastava dire o chiedere qualcosa e subito scodinzolava e immediatamente realizzava perchè si sentiva importante per qualcuno, quando invece venivo solamente e vergognosamente usata. Ora qui c'è la spiegazione al mio sfogo di un anno fa circa sul topic amicizia dove raccontavo che avevo allontanato un'amica ritrovata dopo anni di silenzio "solamente" perchè ad un mio invito prima accettato e poi rifiutato era scomparsa per 24 ore e aveva tirato pacco solamente perchè era in preda ai suoi soliti capricci. Lei era una di quelle fantomatiche amiche a cui per anni ero attaccata per fare il cagnolino, lei aveva creduto di ritrovarmi proprio in quelle modalità e invece ora son di tutt'altro avviso.
Tutta sta manfrina in realtà era solo per trovare sfogo ad un mio pensiero e cavolo! Mi sento più leggera
Son consapevole che la salita continuerà, ma almeno ne son consapevole e chissà.. magari tra qualche anno quando la mia trasformazione sarà completata, le risate sguaiate ritorneranno!!
nimue- Numero di messaggi : 2789
Età : 41
Località : Monfalcone
Data d'iscrizione : 11.07.09
Re: L'età adulta
Io mi sento in una situazione di transito da quando ho 11 anni. Non posso dire di aver avuto un'adolescenza come parentesi: se guardo indietro vedo una spirale che arriva fino ad oggi.
Un tunnel che avanza vorticosamente senza sosta e arriva ad oggi.
E proprio in questi giorni, come da un anno a questa parte, sempre più impellente, ho la sensazione di essere all'uscita del tunnel, di essere accecata dalle luce forte e quindi ancora spaesata, ma di essere all'inizio di una nuova era.
La luce è ancora troppo forte per poter procedere, ma quando i miei occhi si saranno abituati, procederò verso una nuova fase della mia vita.
Vedo già la vecchia Lucia che mi saluta timidamente e mi dice che è felice di vedere come mi sono trasformata.
Tutto è pronto...aspetto solo il mio Risveglio di primavera.
Sto assaporando questa fase: mi piace osservare i miei cambiamenti e guardo con tenerezza la fanciulletta che sono stata. Così fragile e insicura.
Contemporaneamente guardo avanti e mi sento orgogliosa dei progressi che ho fatto.
Se continuerò a riflettere e lavorare su me stessa incessantemente fino al momento cruciale della mia vita, senza mai abbattermi nè darmi per vinta, potrò dire con soddisfazione:
"Io ho vissuto intensamente. Ho sentito la mia appartenenza al mondo, ho amato, ho sofferto, ho lavorato, ho ammirato la bellezza al massimo delle mie possibilità soprattutto: ho restituito."
Un bellissimo topic fata madrina. Grazie
Un tunnel che avanza vorticosamente senza sosta e arriva ad oggi.
E proprio in questi giorni, come da un anno a questa parte, sempre più impellente, ho la sensazione di essere all'uscita del tunnel, di essere accecata dalle luce forte e quindi ancora spaesata, ma di essere all'inizio di una nuova era.
La luce è ancora troppo forte per poter procedere, ma quando i miei occhi si saranno abituati, procederò verso una nuova fase della mia vita.
Vedo già la vecchia Lucia che mi saluta timidamente e mi dice che è felice di vedere come mi sono trasformata.
Tutto è pronto...aspetto solo il mio Risveglio di primavera.
Sto assaporando questa fase: mi piace osservare i miei cambiamenti e guardo con tenerezza la fanciulletta che sono stata. Così fragile e insicura.
Contemporaneamente guardo avanti e mi sento orgogliosa dei progressi che ho fatto.
Se continuerò a riflettere e lavorare su me stessa incessantemente fino al momento cruciale della mia vita, senza mai abbattermi nè darmi per vinta, potrò dire con soddisfazione:
"Io ho vissuto intensamente. Ho sentito la mia appartenenza al mondo, ho amato, ho sofferto, ho lavorato, ho ammirato la bellezza al massimo delle mie possibilità soprattutto: ho restituito."
Un bellissimo topic fata madrina. Grazie
Ospite- Ospite
Re: L'età adulta
Nimue, questo topic è bellissimo ed intenso e, guarda, hai scritto in modo talmente chiaro che mi sembrava di essere te ad un certo punto! Complimenti davvero!
Mi dispiace se per te il passaggia all'età adulta - che però ho letto averti dato una nuova serenità, fatta da nuove cose - abbia un po'coinciso con una minore spensieratezza, però forse qesto è il pegno per entrare nell'età adulta.
Il mio passaggio all'età adulta è stato molto lento e scandito da diversi avvenimenti anche lontani tra loro nel tempo, ma tutti concomitanti nel farmi ora sentire come mi sento. L'aver cambiato scuola dopo essere stata colta da una vera e propria rivelazione su cosa volessi fare nella vita, essermi scottata in una sadica "relazione" con un "educatore" 28enne che mi illuminò sulla falsità, l'ipocrisia e il male che può esserci se non si sta più che attente; immergermi in un ambiente scolastico in cui dominava la varietà umana, cozzando profondamente con l'orribile conformismo che vivevo nella scuola di prima e dal quale mi ero autoesclusa volontariamente ed aver trovato l'amore. L'ho fatta breve perchè ciascuna di queste motivazioni potrebbe essere supportata da 200 righe di narrazione se non di più, su alcuni di questi episodi ho scritto anche delle storie, ma il succo è questo. Senza accorgermene, questi eventi mi hanno portata a cambiare di un pezzettino e mi ritengo fortunatissima perchè il risultato di un'evoluzione non è mai scontato ed il mio è stato in meglio. Direi che con l'età adulta sono rinata. Sono stata una bambina e poi un'adolescente - anche se reputo che la mia adolescenza sia durata pochissimo e non so se questo sia un bene - triste, iper sensibile, con un senso di inadeguatezza grande come una casa e schiacciata sotto il peso dell'odio tra i miei genitori. Durante gli anni dell'adolescenza, grazie soprattutto alle esperienze che ho elencato, ho fatto un cambiamento incredibile, ho iniziato ad avere un repentino mutamento in tutti i lati del mio carattere, la tristezza ha lasciato il posto ad un'allegria forte (ora le mie amiche sono solite dirmi che riesco a far sembrare divertente anche un funerale), frutto dell'essermi liberata dell'idea passatami dai miei che l'unico modo di vivere dignitosamente e seiramente la vita è soffrendo e patendo per espiare il peccato originale, la sensibilità si è un po'attenuata e il mio punto di vista sul mondo è completamente cambiato dopo che ho trovato l'amore. Questo è stato il passo finale per il raggiungimento dell'età adulta, credo, perchè avere Dario mi ha magicamente liberata dal peso di sentirmi figlia e quindi infelice, perchè nel mio ruolo di figlia ero figlia di genitori infelici. Ho scoperto la pluralità di ruoli nella vita, mi sono distaccata e sono cresciuta. Infatti è stato da questo periodo che mi sono liberata, emancipandomi dai miei genitori. E'stato merito di Dario.
Con lui sono arrivati nuovi desideri e nuove consapevolezze: la novità di non essere più proiettata come nel passato verso la sfera delle amicizie - sono essenziali ma non sentirei il bisogno o il desiderio di cercarne di nuovi, ma sono giunte, nuove, le spinte alla vita di coppia e alla maternità e quella alla realizzazione del più grande grido del mio cuore: diventare una maestra.
Mi dispiace se per te il passaggia all'età adulta - che però ho letto averti dato una nuova serenità, fatta da nuove cose - abbia un po'coinciso con una minore spensieratezza, però forse qesto è il pegno per entrare nell'età adulta.
Il mio passaggio all'età adulta è stato molto lento e scandito da diversi avvenimenti anche lontani tra loro nel tempo, ma tutti concomitanti nel farmi ora sentire come mi sento. L'aver cambiato scuola dopo essere stata colta da una vera e propria rivelazione su cosa volessi fare nella vita, essermi scottata in una sadica "relazione" con un "educatore" 28enne che mi illuminò sulla falsità, l'ipocrisia e il male che può esserci se non si sta più che attente; immergermi in un ambiente scolastico in cui dominava la varietà umana, cozzando profondamente con l'orribile conformismo che vivevo nella scuola di prima e dal quale mi ero autoesclusa volontariamente ed aver trovato l'amore. L'ho fatta breve perchè ciascuna di queste motivazioni potrebbe essere supportata da 200 righe di narrazione se non di più, su alcuni di questi episodi ho scritto anche delle storie, ma il succo è questo. Senza accorgermene, questi eventi mi hanno portata a cambiare di un pezzettino e mi ritengo fortunatissima perchè il risultato di un'evoluzione non è mai scontato ed il mio è stato in meglio. Direi che con l'età adulta sono rinata. Sono stata una bambina e poi un'adolescente - anche se reputo che la mia adolescenza sia durata pochissimo e non so se questo sia un bene - triste, iper sensibile, con un senso di inadeguatezza grande come una casa e schiacciata sotto il peso dell'odio tra i miei genitori. Durante gli anni dell'adolescenza, grazie soprattutto alle esperienze che ho elencato, ho fatto un cambiamento incredibile, ho iniziato ad avere un repentino mutamento in tutti i lati del mio carattere, la tristezza ha lasciato il posto ad un'allegria forte (ora le mie amiche sono solite dirmi che riesco a far sembrare divertente anche un funerale), frutto dell'essermi liberata dell'idea passatami dai miei che l'unico modo di vivere dignitosamente e seiramente la vita è soffrendo e patendo per espiare il peccato originale, la sensibilità si è un po'attenuata e il mio punto di vista sul mondo è completamente cambiato dopo che ho trovato l'amore. Questo è stato il passo finale per il raggiungimento dell'età adulta, credo, perchè avere Dario mi ha magicamente liberata dal peso di sentirmi figlia e quindi infelice, perchè nel mio ruolo di figlia ero figlia di genitori infelici. Ho scoperto la pluralità di ruoli nella vita, mi sono distaccata e sono cresciuta. Infatti è stato da questo periodo che mi sono liberata, emancipandomi dai miei genitori. E'stato merito di Dario.
Con lui sono arrivati nuovi desideri e nuove consapevolezze: la novità di non essere più proiettata come nel passato verso la sfera delle amicizie - sono essenziali ma non sentirei il bisogno o il desiderio di cercarne di nuovi, ma sono giunte, nuove, le spinte alla vita di coppia e alla maternità e quella alla realizzazione del più grande grido del mio cuore: diventare una maestra.
Derfelina- Numero di messaggi : 1971
Età : 38
Data d'iscrizione : 11.05.10
Re: L'età adulta
Io non so se questa nuova me mi piaccia o mi piacerà, so solo che quella che ero un tempo non c'è quasi più. Sono più fragile e più forte di un tempo, meno indipendente ma al contempo indipendente quando c'è il bisogno di esserlo, voglio dimostrare di essere forte ma ormai questa volontà di dimostrazione si sta sgretolando come neve al sole. Le parole della mangiologa che mi disse che ho sempre indossato una maschera e che ho agito non come la reale me, ma per cercare di essere come avrei voluto e dovuto essere, sono più o meno vere (come me lo disse e come mi fece reagire ad esse è meglio sorvolare, basti solo sapere che è meglio che faccia solo la nutrizionista!!), quella maschera sta cedendo alla reale me, sto sbocciando come un cigno (bè.. dalla stazza come un cigno per il foie gras). Aspettiamo e vedremo...
nimue- Numero di messaggi : 2789
Età : 41
Località : Monfalcone
Data d'iscrizione : 11.07.09
Re: L'età adulta
Non mi ricordo dove nè come nè quando nè perchè ma ho letto che spesso l'adolescenza è una maschera...direi che, per come sono fatta io, niente vale il poter sapere di essere autentica.
Derfelina- Numero di messaggi : 1971
Età : 38
Data d'iscrizione : 11.05.10
Re: L'età adulta
Io in adolescenza ero dentro a una boccia..c'era tutto, ma non usciva..adesso ho iniziato a bucare la boccia. Come dice Derfelin...niente vale come l'essere autentica. Quoto inoltre la frase in cui dicevi che Dario ti ha rivestita di una nuova identità: non sei più figlia, sei anche figlia, ma soprattutto dell'altro.
Concordo in pieno. Con Nicola avvenuta la stessa consapevolezza. La mia ottica è cambiata: prima sapevo di non essere solo la loro figlia, però non potevo essere altro, nulla in effetti mi dava l'input per riscattarmi.
Adesso è arrivato...e finalmente inizio a capire che posso tranquillamente lasciare a loro la gabbia psicologica in cui ero..non mi serve più per vivere.
Concordo in pieno. Con Nicola avvenuta la stessa consapevolezza. La mia ottica è cambiata: prima sapevo di non essere solo la loro figlia, però non potevo essere altro, nulla in effetti mi dava l'input per riscattarmi.
Adesso è arrivato...e finalmente inizio a capire che posso tranquillamente lasciare a loro la gabbia psicologica in cui ero..non mi serve più per vivere.
Ospite- Ospite
Re: L'età adulta
vi ho letto con interesse, mi avete fatto sorridere, a volte anche rivivere episodi della mia vita comune a voi e probabilmente a tante altre ragazze.
Poi, il passaggio da adolescente a adulto è prettamente soggettivo, tra chi anela questo momento e chi invece ne farebbe assolutamente a meno.
Una sola cosa mi permetto di dirvi, la bambina e l'adolescente che siete stata è ancora dentro di voi e farà sempre parte di voi, se riuscirete a tenerle vive nel vostro ricordo e nel vostro spirito compenseranno e renderanno più mite la parte più gravosa dell'essere adulte.
A me ha sempre aiutato moltissimo immaginare la personalità di una persona come un prisma, composto da più facce diverse tra loro che possono intercambiarsi e oggi più che mai a 30 anni passati rido nella leggerezza del poter tirar fuori dal mio cappello la bambina più bambina che non quando lo ero veramente
Poi, il passaggio da adolescente a adulto è prettamente soggettivo, tra chi anela questo momento e chi invece ne farebbe assolutamente a meno.
Una sola cosa mi permetto di dirvi, la bambina e l'adolescente che siete stata è ancora dentro di voi e farà sempre parte di voi, se riuscirete a tenerle vive nel vostro ricordo e nel vostro spirito compenseranno e renderanno più mite la parte più gravosa dell'essere adulte.
A me ha sempre aiutato moltissimo immaginare la personalità di una persona come un prisma, composto da più facce diverse tra loro che possono intercambiarsi e oggi più che mai a 30 anni passati rido nella leggerezza del poter tirar fuori dal mio cappello la bambina più bambina che non quando lo ero veramente
evergreen- Numero di messaggi : 300
Età : 44
Data d'iscrizione : 28.10.10
Re: L'età adulta
Sono d'ccordo green, che alcuni aspetti "da bambina" rimarranno sempre con noi, ma personalmente l'età adulta mi ha dato l'emancipazione psicologica di cui necessitavo e mi spaventa pensare che rimanga troppo di quella bambina, quella che realmente ero, perchè vivevo in gabbie psicologiche che mi toglievano il respiro.
Derfelina- Numero di messaggi : 1971
Età : 38
Data d'iscrizione : 11.05.10
Re: L'età adulta
evergreen ha scritto:Una sola cosa mi permetto di dirvi, la bambina e l'adolescente che siete stata è ancora dentro di voi e farà sempre parte di voi, se riuscirete a tenerle vive nel vostro ricordo e nel vostro spirito compenseranno e renderanno più mite la parte più gravosa dell'essere adulte.
Eh speriamo.. perchè una volta ridevo spesso, ora son musona
nimue- Numero di messaggi : 2789
Età : 41
Località : Monfalcone
Data d'iscrizione : 11.07.09
Re: L'età adulta
L'aspetto gaio della fanciullezza non mi lascerà maievergreen ha scritto:
Una sola cosa mi permetto di dirvi, la bambina e l'adolescente che siete stata è ancora dentro di voi e farà sempre parte di voi, se riuscirete a tenerle vive nel vostro ricordo e nel vostro spirito compenseranno e renderanno più mite la parte più gravosa dell'essere adulte.
In ogni caso come per Derfelìn sono ben felice che ci sia un transito che sta per finire (sfociando in chissà quali altri transiti).
L'immagine del prisma mi piace e la uso anche io. Credo che l'uomo non sia un essere monocorde e soprattutto è fisiologico direi il suo continuo mutamento.
Oserei aggiungere meno male..(sarà perchè i miei mi vorrebbero monolitica..?sarà..
Ospite- Ospite
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