La condizione femminile

Ragazze...
condivido con voi questo articolo inquietante che ho trovato oggi su repubblica.it http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/10/09/news/tute_blu-124672378/?ref=HREC1-6
Chiedo scusa perché non so se ho sbagliato sezione e non ricordo come si formula il titolo del topic in questi casi...
ora sto uscendo di corsissima, ma vorrei sapere proprio cosa ne pensate...io lo trovo avvilente perché invece di mettere mano alle pause tropo brevi, ai ritmi di lavoro disumani per chi sta ad un nastro trasportatore, si mette l'accento sul fatto che la tuta bianca espone al pubblico ludibrio in quanto rende visibile una macchia che, con un pantalone scuro, resterebbe solo un problema di chi ce l'ha...
Quindi è normale e giusto macchiarsi senza poter andare in bagno a lavarsi/cambiarsi...ma non è normale/accettabile che questo si veda...non so...io sono rimasta davvero perplessa, mi sembra proprio che l'abbiano affrontato dalla parte sbagliata...giuro ho una rabbia...boh...

Cincia mi sento molto a disagio! Veramente non so se è più per la tristezza dei turni massacranti o più per l'allucinante situazione del non poter autonomamente decidere di andare in bagno!
Per non parlare del fatto, che accenni tu, che non sia normale/accettabile che una donna possa sporcarsi... Ma che siamo nel medioevo? boh...sono molto perplessa.
Mi verrebbe da pensare che possiamo fare tutte una bella lezione sulla coppetta e risolvono il problema.

rivoltante, non ho parole...

siamo nel?!?! 2015?!?!

Anche a me sembra allucinante il problema. Allucinanti le soluzioni proposte. Allucinante che nel 2015 si facciano ancora battute idiote sulle macchie di origine mestruale: oltre ad essere una cosa estremamente sessista, è anche una dimostrazione di totale mancanza di empatia e di umanità: sai che le tue colleghe hanno un problema che non dipende da loro - la natura vuole che le donne abbiano le mestruazioni, una dirigenza idiota che non vadano in bagno abbastanza spesso - e cosa fai? Le prendi in giro? Ma che razza di persona di merda sei?
Triste anche che noi donne continuiamo a vergognarci di ammettere (o di mostrare l'evidenza) che abbiamo il mestruo: non è una cosa sporca o sconveniente, è quello che succede a metà della popolazione mondiale per metà della vita!
Luisav non è detto che la coppetta risolva il problema: primo, quando hai un flusso estremamente abbondante, può traboccare e allora è tutto molto, molto peggio... a me è capitato e ho toccato "con mano" che razza di disastro ne viene fuori, e se per me è stato un episodio legato all'assestamento post pillola, ho amiche che hanno flussi di quel genere costantemente.
Secondo, non tutte le donne riescono a portare la coppetta. Parlo sempre per esperienza: io nel giorno di peggior mal di pancia pur prendendo antidolorifici non riesco a tenerla, mi dà fastidio, mi fa male, mi fa scappare la pipì ogni 10 minuti e senza poter andare in bagno come farei?
Terzo: se il problema è comunque non poter andare in bagno abbastanza spesso e, quando ce ne sarebbe la possibilità, le code lo impediscono, quelle che nei giorni di flusso maggiori hanno esigenza di cambiare la coppetta ogni 4-6 ore sono comunque fregate.

E' un'istanza delicata, con molte sfaccettature al problema, che qui intendo come la condizione di disagio che le lavoratrici femminili di questa azienda denunciano.
La soluzione ideale sarebbe facile (cambiare le tute), ma stando a quanto riportato dall'articolo, non è economica per l'azienda. Mettere un prezzo alla dignità è ciò che è aberrante, purtroppo.

La fonte secondaria di disagio però qui è data in parte anche dall'ambiente stesso di lavoro.
Macchiarsi accidentalmente con il sangue mestruale dovrebbe essere vissuto secondo me in modo diverso, sia dalle donne che dagli uomini. Per le donne, è frutto del normale senso del pudore, cioè di protezione dai pericoli, non voler dare mostra della mestruazione. E' in gran parte positivo, ma diventa un atteggiamento negativo quando questo non viene da dentro, ma da una pressione esterna.
"Non voglio macchiarmi perché le mestruazioni sono un affare mio, intimo, che non deve riguardare nessun altro che io non voglia" = sano, positivo, messaggio di benessere femminile
"Non voglio/devo assolutamente macchiarmi perché se no gli altri mi prendono in giro e io mi vergogno" = negativo messaggio di condizionamento e di oppressione sociale/culturale
Chiaramente i due livelli sono difficili da estrinsecare, ma è brutto apprendere dall'articolo che le donne coinvolte sono oggetto anche della seconda situazione.

A sensazione, ascoltando anche il modo in cui le donne che conosco pongono il problema "non far sapere che ho il mestruo", temo che il problema sia più legato al condizionamento e all'oppressione che a una sensazione di benessere.
In questo caso, se fosse un messaggio positivo, probabilmente sarebbe un problema meno sentito: "non voglio che gli altri sappiano perché non è affar loro, ma dato che non c'è nulla di male, se mi macchio pazienza", un po' come macchiarsi di sugo mangiando gli spaghetti.
Penso che si tratti di un problema di stigma sociale PROPRIO per il tipo di richiesta fatta per ovviare al problema. Le lavoratrici non stanno chiedendo che siano installati più bagni o anche solo dei bugigattoli dove entrare armate di bottigliette d'acqua, in modo da non dover fare coda nei pochi minuti di pausa che hanno per cambiarsi. Non stanno chiedendo una soluzione al problema "sul luogo di lavoro non ho modo di cambiarmi l'assorbente quando serve", che sarebbe ciò che chiederebbe una persona che vuole proteggere il suo diritto ad avere un minimo di intimità e di non dover vivere nel degrado. No, loro stanno chiedendo alla ditta di fare in modo che se si macchiano NON SI VEDA. Per non doversi vergognare nei confronti dei colleghi.
Onestamente, cambiare le tute non sarebbe affatto la soluzione al problema, ma una concessione a un tipo di discriminazione sul luogo di lavoro che dice: non mi interessa se stai navigando nel tuo stesso sangue, basta che i maschi non lo vedano.
E trovo che il fatto che le donne stesse chiedano l'analogo del mettere la polvere sotto il tappeto una vittoria del degrado e di un tipo di cultura patriarcale che non vuole le donne al lavoro e che riesce a convincere le donne stesse che in fondo se vogliono lavorare devono fingersi uomini.

Ragazze sono allibita e completamente senza parole. É allucinante quanto scritto nell'articolo e sono profondamente dispiaciuta ed addolorata che possano succedere ancora queste cose nel 2015...altro che parità dei sessi!