La scelta di avere o non avere figli

marylyn l'unica cosa che mi sento di dirti è: non scegliere di accontentarlo perchè non vuoi perderlo...perchè stai certa che così facendo perderesti lui, la vostra coppia e perderesti te stessa....

La scelta di fare un figlio deve essere saldamente legata ad una scelta della coppia, o perlomeno ad un'accettazione della gravidanza di coppia.

Però bisogna anche mettersi nei panni di lui, nel senso che se ci fosse uno spiraglio, allora ha senso aspettare che lei faccia chiarezza. Però questo aspettare deve anche avere un limite...nel senso che non si possono aspettare le persone in eterno, sopratutto in queste cose.
La situazione è difficilissima, e queste mie considerazioni amarissime, però se non c'è neanche una possibilità, non è giusto pretendere che lui aspetti...perchè se lui agisce con un ricatto, lei dicendogli di aspettarla agisce con un inganno.
Secondo me devono dirsi la verità nuda e cruda, tutt'e due le posizioni meritano rispetto

Si certo sea, anche io infatti meditavo sui motivi del suo ricatto e un po' lo capisco. Però ecco, un conto è confrontarsi, parlare, pretendere chiarezza (anche se su un argomento tanto delicato capisco sia difficile avere risposte). A me però sembra che lui, oltre ad aspettare, stia anche puntando i piedi facendo lo stizzito se nei rossi lei vuole usare il preservativo e questo non sembra propriamente ASPETTARE ma più un fare pressione. Fa bene ma dovrebbe farla parlandone, non ricattando, non imponendole di rischiare ogni tanto (parole sue). D'altro canto lei non ha mai scritto chiaro e tondo di non volere figli nè ora nè mai, mi sembra. Io non la leggo convinta di non volerne, forse non ci ha nemmeno mai troppo pensato, non tutti ci pensano, molte persone semplicemente raggiungono un momento nella vita in cui provano questo desiderio e lo realizzano, senza programmare o riflettere troppo sulla cosa. Le paure che ha elencato sono anche lei mie, anche se io lo desidero un figlio tra un po' quindi non portano a una conclusione ovvia...Chiaramente penso anch'io che se si rende conto di non volerne lui ha il diritto di rifarsi una vita con una donna che condivida la sua stessa idea...

Però non stanno insieme da due giorni, credo che ne stiano parlando da un pezzo...

Evidentemente, se anche l'avessero fatto, l'hanno fatto superficialmente, rimanendo ognuno della sua idea senza pensarci più di tanto altrimenti non sarebbero a questo punto. Comunque io sarà un anno che penso ad avere figli, col mio ex ci sono stata 5 anni e non se n'è mai parlato anche se entrambi eravamo dell'idea che prima o poi ne avremmo avuti quindi forse non c'era granchè da dire. Ma tutto sommato se io dico "non mi piacciono i bambini" non significa che non ne vorrò mai e quindi che mi dice che ne abbiano parlato poi così a fondo? Magari è un problema uscito da poco, lui sente quest'esigenza più forte di prima mentre lei no. In ogni caso non trovo giusto il comportamento che lui mette in atto perchè ADESSO sa come la pensa e ADESSO lui ha deciso di aspettare ancora, quindi deve rispettarla. Non è puntando i piedi che si ottengono le cose, per lo meno non da persona adulta e matura e soprattutto se si parla di un figlio!

Loro stanno insieme da 9 anni, bisognerebbe sapere da quando lui ha manifestato questo desiderio e in che termini. Così a naso, se è arrivato al punto di fissare una scadenza, deve essere da un bel po'.

Si ma sono anche giovani quindi non sono poi così convinta che lui sia anni che cerca una risposta e lei che dice vedremo. La vedevo più come una cosa "recente". Anche perchè se fossi da un bel po' che la situazione è questa mi domando cosa stia aspettando lui a lasciarla, a questo punto. Se invece fosse una discussione più recente in cui lui si è reso conto che, effettivamente, lei potrebbe non desiderare mai un figlio, allora comprenderei di più il suo mettere un limite, come dire "fino ad ora è andato tutto ok per entrambi, ora io desidero un figlio, ti aspetto se hai bisogno di un po' per capire cosa desideri ma poi basta". In effetti se fosse come dici tu Oni sarebbe più comprensibile il suo atteggiamento (di lui) "spazientito"...E' vero, bisognerebbe vedere se e come ne hanno parlato perchè cambia il punto di vista della situazione. Sta di fatto che se lui ora glielo fa pesare lei ci guadagna a mollarlo, anche se lui ha tutte le ragioni del mondo a volere un figlio ma lei ha tutte le ragioni di non volerlo e non trovo corretto farglielo pesare, soprattutto visto che è una sua scelta quella di stare con lei.

Io non trovo che lui glielo faccia pesare. Come si diceva sopra, nessuno dei due ha più ragione o torto dell'altro. Sono due progetti di vita legittimi, ma inconciliabili. La differenza è che lui si è dato un termine (e conseguentemente lo ha dato a lei). Non so, sentiamo che dice Marylyn...

marylyn ha scritto:Lui ha chiuso l argomento con questo out-out ma è sempre presente...anche a letto dato che quando capita che lo facciamo io lo respingo durante i giorni rossi e lui invece di indossare il preservativo come faceva una voltami da le spalle e si innervosisce.

marylyn ha scritto:Lui oramai da x certo ke io non voglio avere figli e trovo 1000 scuse x non"buttarci" ogni tanto!!!

A me queste sembrano pressioni!! Attendiamo la versione di Marylyn...

Julie ha scritto:
Ensoph: come vivi questa gravidanza? Come ti senti? Sembra che tu non abbia ancora accettato questa vita dentro di te. Spero di non essere stata inopportuna.

Il tuo mi sembra un giudizio un po' duro e superficiale. Per carità sono a conoscenza di tutti i miei egoismi e i miei limiti, forse sono una persona pragmatica e razionale, ma molto spesso si confonde il sentimentalismo con l'amore: credo che nella mia decisione ci sia la più grande dose possibile di amore che potessi contenere dentro di me.
La gravidanza per me, al momento, è un periodo di transizione, il corpo cambia, lo sento tantissimo, ma non ho ansie. Il 14 ho la mia prima visita a quasi due mesi e mezzo dal concepimento e mi sento tranquilla, non eccitata e nemmeno preoccupata, serena.
Sicuramente ci sono momenti di contraddizione, momenti di fragilità, questo non vuol dire non aver accettato la gravidanza, ma solo che in questa situazione sono più fragile (o "fracica") di tutte le wonder mamme del circondario.
Un figlio non cercato non è un figlio non amato o meno amato di uno progettato. Quando le cose sono secondo i nostri progetti ci vanno sempre bene, ma se poco poco escono dai nostri binari, ci incavoliamo, bè ecco io non mi sono incavolata ho guardato a me e alla persona che mi vive dentro e che all'epoca aveva 18 giorni e ho pensato che la sua vita valesse come la mia e valeva la pena pagare il prezzo dei miei egoismi per darle un'opportunità.
Forse questo non è l'amore romantico che parla della carne della mia carne, del rapporto speciale madre-figlio, di poesie e cuoricini come è d'uso fare tra le mamme o neomamme, ma penso che l'amore e quindi l'accoglienza di questa nuova vita nella mia vita si esprima nella mia scelta e non in quanto entusiasmo abbia nel selezionare un corredino o nel sapere il sesso del bambino.
Forse quello che ci spaventa è anche quello che gli altri si aspettano dalla nostra maternità, io questa ansia non ce l'ho, sto dando la mia vita in mano ad uno più piccolo di me (quando sarebbe stato proprio l'ultimo dei miei pensieri) che deciderà dei miei pasti, del mio lavoro, del mio sonno, per carità lo fanno tutte le coppie che scelgono di avere un figlio, ma io non ho scelto, mi si è presentato e io gli ho solo detto "ok, ci ho pensato bene, a me questa situazione non sfizia proprio, ma tu che sei venuto nella mia vita, sei così importante che posso farmi andare bene il resto, che ci arrangeremo e sapremo essere felici". Mi sembra scontato accettare il risultato di un progetto tuo, ma accettare una deviazione nella propria vita, lì bisogna proprio fidarsi, un po' di sé e del proprio compagno, ma poi tanto e proprio tanto della vita stessa.
Mi sembra un po' superficiale giudicare l'esperienza di un altro secondo i propri parametri.

Per Marylyn: se pensi sia solo l'egoismo a frenarti penso che valga la pena buttarsi, perché l'egoismo in qualche modo ti frenerà sempre in una relazione, se pensi invece che non ti appartenga e non possa appartenerti la maternità, come accadde a me, hai diritto di essere accolta in questo tuo aspetto. Con mio marito andò così, ma poi la vita cambia e non sappiamo mai dove ci porta, ti auguro tanto che porti voi due lontano e bello quando gli amori sanno durare. Forse confrontarti con lui soprattutto sulle tue paure vi può aiutare a capire bene se è solo una questione di paura, o un desiderio di lasciare che la coppia viva intimamente per sempre la sua relazione in modo esclusivo.