Traumi
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Traumi
Il terremoto sta sconvolgendo parecchio le nostre vite. La mia preoccupazione maggiore però è legata a Lele.
Lui, come avevo accennato un po' nel topic sul terremoto, non ha vissuto le scosse in maniera angosciante. La scossa del 20 maggio di notte e nel pomeriggio le ha subite dormendo e senza nemmeno svegliarsi. Quelle più leggere (parlo comunque di scosse di oltre 3 gradi) non sembra averne fatto caso, eccetto una che però ho vissuto serenamente e lui con me. Al nido non so bene cosa abbiano fatto, se non far uscire i bambini, ma ho capito che abbiano dato la colpa al rasaerba che era fuori e sono usciti a vedere. Quando gli ho fatto qualche domanda generica non ha accennato al fatto.
Parliamo spesso di terremoto e lui ha visto per forza di cose gli effetti su casa nostra, casa dei nonni (soprattutto cose di vetro e di ceramica rotte) e il comune (quello con il buco in mezzo). Gli ho raccontato che non possiamo sapere quando il terremoto andrà via e che alcune cose non si potranno aggiustare, ma ne faremo di nuove.
E' molto volubile, cambia idea continuamente e si offende se fai quello che ti chiede e anche se non lo fai, non vuole vestirsi, ma se non lo vesti si arrabbia, non vuole uscire di casa, ma quando è fuori non vuole tornare dentro e così per ogni situazione.
Di notte si sveglia una volta sola e se è notte fonda torna a dormire nel suo letto se no si trasferisce nel nostro.
Vuole solo me per tutto, ma se ci sono solo io vuole il papà, che è a lavorare e chiaramente non può venire a casa per caricarlo sulla bici.
Noi siamo molto stanchi e sicuramente abbiamo meno pazienza, inoltre passa molto tempo con la nonna perchè il nido ora è di nuovo chiuso e io ho la consegna della tesi fra una settimana
Non so se questo atteggiamento dipenda dal trauma in sè, oppure se il trauma ha amplificato un momento naturale del suo sviluppo (penso ai terrible two e l'affermazione della propria volontà), oppure se non centra nulla.
Sicuramente 2 settimane fa lui non era così faticoso da gestire se non in giornate particolarmente lunghe, per cui mi viene naturale affibbiare al terremoto la colpa. A volte, però, temo di essere io a dare troppo peso al trauma in sè.
Ho letto sul sito di Save the Children alcune linee guida su come affrontare il terremoto con i bambini, ma secondo me riguarda i più grandi e non trovo molto utili alcuni consigli, se non quello di non parlare troppo dell'argomento e di non far vedere le immagini continuamente e questo lo stiamo facendo.
Ieri si è fatto male con la cintura di mia sorella, quando lei ha visto il segno, gli ha chiesto scusa e lui le ha risposto "No, tata tu, 'moto male me" (non sei stata tu, il terremoto mi ha fatto male)
Lui, come avevo accennato un po' nel topic sul terremoto, non ha vissuto le scosse in maniera angosciante. La scossa del 20 maggio di notte e nel pomeriggio le ha subite dormendo e senza nemmeno svegliarsi. Quelle più leggere (parlo comunque di scosse di oltre 3 gradi) non sembra averne fatto caso, eccetto una che però ho vissuto serenamente e lui con me. Al nido non so bene cosa abbiano fatto, se non far uscire i bambini, ma ho capito che abbiano dato la colpa al rasaerba che era fuori e sono usciti a vedere. Quando gli ho fatto qualche domanda generica non ha accennato al fatto.
Parliamo spesso di terremoto e lui ha visto per forza di cose gli effetti su casa nostra, casa dei nonni (soprattutto cose di vetro e di ceramica rotte) e il comune (quello con il buco in mezzo). Gli ho raccontato che non possiamo sapere quando il terremoto andrà via e che alcune cose non si potranno aggiustare, ma ne faremo di nuove.
E' molto volubile, cambia idea continuamente e si offende se fai quello che ti chiede e anche se non lo fai, non vuole vestirsi, ma se non lo vesti si arrabbia, non vuole uscire di casa, ma quando è fuori non vuole tornare dentro e così per ogni situazione.
Di notte si sveglia una volta sola e se è notte fonda torna a dormire nel suo letto se no si trasferisce nel nostro.
Vuole solo me per tutto, ma se ci sono solo io vuole il papà, che è a lavorare e chiaramente non può venire a casa per caricarlo sulla bici.
Noi siamo molto stanchi e sicuramente abbiamo meno pazienza, inoltre passa molto tempo con la nonna perchè il nido ora è di nuovo chiuso e io ho la consegna della tesi fra una settimana
Non so se questo atteggiamento dipenda dal trauma in sè, oppure se il trauma ha amplificato un momento naturale del suo sviluppo (penso ai terrible two e l'affermazione della propria volontà), oppure se non centra nulla.
Sicuramente 2 settimane fa lui non era così faticoso da gestire se non in giornate particolarmente lunghe, per cui mi viene naturale affibbiare al terremoto la colpa. A volte, però, temo di essere io a dare troppo peso al trauma in sè.
Ho letto sul sito di Save the Children alcune linee guida su come affrontare il terremoto con i bambini, ma secondo me riguarda i più grandi e non trovo molto utili alcuni consigli, se non quello di non parlare troppo dell'argomento e di non far vedere le immagini continuamente e questo lo stiamo facendo.
Ieri si è fatto male con la cintura di mia sorella, quando lei ha visto il segno, gli ha chiesto scusa e lui le ha risposto "No, tata tu, 'moto male me" (non sei stata tu, il terremoto mi ha fatto male)
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 39
Data d'iscrizione : 14.11.11
Re: Traumi
Julie
Di fronte a questo non so proprio cosa dire,ma ci tengo a darti un fortissimo abbraccio virtuale...
Di fronte a questo non so proprio cosa dire,ma ci tengo a darti un fortissimo abbraccio virtuale...
Cinzia- Numero di messaggi : 3094
Età : 40
Data d'iscrizione : 21.07.11
Re: Traumi
julie,secondo me lui ha percepito la vostra difficoltà di gestione del terremoto,che è naturalissima,e anche lui probabilmente deve capire cosa deve fare.per quanto possiate essere positivi con lui,la sua quotidianità è stata disturbata,i bimbi sono abitudinari,ci vuole tempo.
spiegagli bene che non tutto è colpa del terremoto,mi riferisco all'esempio della cintura,specifica che è colpa della cintura e non del terremoto.
non ricordo quanti anni ha Lele,ma se è tra i 2-3 ,può anche essere una fase con l'aggravante della situazione particolare.cerca di mantenere la fermezza,così che anche lui capisca il da farsi. ad esempio,se si deve vestire e lo sa fare,lo fa.certo,capisco che richieda un sacco di pazienza,ma gli servono i punti fermi a cui fare riferimento.
ti dico quello che razionalmente penso,viverla deve essere tutta un'altra cosa.forza Julie,un abbraccio
spiegagli bene che non tutto è colpa del terremoto,mi riferisco all'esempio della cintura,specifica che è colpa della cintura e non del terremoto.
non ricordo quanti anni ha Lele,ma se è tra i 2-3 ,può anche essere una fase con l'aggravante della situazione particolare.cerca di mantenere la fermezza,così che anche lui capisca il da farsi. ad esempio,se si deve vestire e lo sa fare,lo fa.certo,capisco che richieda un sacco di pazienza,ma gli servono i punti fermi a cui fare riferimento.
ti dico quello che razionalmente penso,viverla deve essere tutta un'altra cosa.forza Julie,un abbraccio
martymcfly- Numero di messaggi : 555
Età : 40
Data d'iscrizione : 25.07.11
Re: Traumi
Sto seguendo un po' i consigli di cui mi parlava martymcfly, ovvero cercare di dargli delle routine in una nuova situazione.
Non ci sono stati die miglioramenti eclatanti, ma almeno ognuno dorme nel suo letto ed è già un gran cambiamento.
Ho notato che con il passare dei giorni sta iniziando ad esternare alcuni pensieri sul terremoto.
Spesso questi pensieri si ripetono e quelli che vanno per la maggiore sono che è arrabbiato perchè il terremoto fa dei pasticci e che lui ha una spada da usare contro il terremoto.
Io e N gli diciamo continuamente che ci pensiamo noi a proteggerlo dal terremoto e che lui non si deve preoccupare, ma immagino che non sia facile per un bimbo di due anni e mezzo capire queste parole.
Domani rinizierà per la seconda volta il nido dopo i terremoti (la prima volta è rimasto aperto un giorno poi c'è stata la scossa del 29) e sono forse più agitata io di lui più che altro perchè è molto aggressivo con gli altri bimbi e temo che la cosa peggiori.
Staranno in gazebo e ci sono anche i bagni chimici per cui non sono preoccupata per lui in caso di un'altra scossa, ma ho un'ansia pazzesca
Non ci sono stati die miglioramenti eclatanti, ma almeno ognuno dorme nel suo letto ed è già un gran cambiamento.
Ho notato che con il passare dei giorni sta iniziando ad esternare alcuni pensieri sul terremoto.
Spesso questi pensieri si ripetono e quelli che vanno per la maggiore sono che è arrabbiato perchè il terremoto fa dei pasticci e che lui ha una spada da usare contro il terremoto.
Io e N gli diciamo continuamente che ci pensiamo noi a proteggerlo dal terremoto e che lui non si deve preoccupare, ma immagino che non sia facile per un bimbo di due anni e mezzo capire queste parole.
Domani rinizierà per la seconda volta il nido dopo i terremoti (la prima volta è rimasto aperto un giorno poi c'è stata la scossa del 29) e sono forse più agitata io di lui più che altro perchè è molto aggressivo con gli altri bimbi e temo che la cosa peggiori.
Staranno in gazebo e ci sono anche i bagni chimici per cui non sono preoccupata per lui in caso di un'altra scossa, ma ho un'ansia pazzesca
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 39
Data d'iscrizione : 14.11.11
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