Donazione o conservazione del cordone ombelicale
+21
Sharon
goldie
Jillian
Gloria
piccolo principe
LucyintheSky
Leila
valix
Julie
Jessica
atam
daneb
Pantofolina
bluce
Elisabetta
littlegirl
sea
greenhope
Ellyy
glo
girl
25 partecipanti
Pagina 7 di 10
Pagina 7 di 10 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Io ho chiesto di non clampare il cordone con il mio secondo, ma mi sono trovata in h d'urgenza e non avevo un piano del parto. Al momento del ricovero ho chiesto che scrivessero nella mia cartella che mi rifiutavo di assumere l'antibiotico per la rottura del sacco, di avere il monitoraggio con i fili, di essere visitata sotto contrazione, di subire kristeller ed episiotomia ed amnioressi e per ultimo che, tagliassero il cordone solo dopo che aveva smesso di pulsare.
La dottoressa ha scritto ed io ho firmato, mi Ha detto pero' che vista la mia situazione se il bimbo nasceva con dei problemi avrebbero tagliato subito.
Ale e' nato sano ed hanno aspettato, ma io ho ribadito a gran voce di non toccare il cordone...così come di non tagliare nemmeno se mi stavo lacerando....diciamo che mi e' andata bene, forse erano anche un po' intimoriti per il lavoro che faccio, che risulta dalla cartella. Negli h hanno una gran paura degli avvocati...sta di fatto che, seppur fosse un h estremamente medicalizzare, mi hanno dato retta.
La dottoressa ha scritto ed io ho firmato, mi Ha detto pero' che vista la mia situazione se il bimbo nasceva con dei problemi avrebbero tagliato subito.
Ale e' nato sano ed hanno aspettato, ma io ho ribadito a gran voce di non toccare il cordone...così come di non tagliare nemmeno se mi stavo lacerando....diciamo che mi e' andata bene, forse erano anche un po' intimoriti per il lavoro che faccio, che risulta dalla cartella. Negli h hanno una gran paura degli avvocati...sta di fatto che, seppur fosse un h estremamente medicalizzare, mi hanno dato retta.
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Fingerò di essere avvocato per qualunque richiesta
valix- Numero di messaggi : 1225
Età : 41
Località : Lombardia
Data d'iscrizione : 26.11.10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Questa testimonianza mi rassicura molto con l'informazione giusta e il polso adeguato si possono ottenere dei buoni risultati eh eh...ci facciamo tutte rappresentare da Leila, legale delle fertilyne in attesa!!!
piccolo principe- Numero di messaggi : 481
Età : 41
Località : liguria
Data d'iscrizione : 28.09.10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Secondo me c'entra perchè non è equa questa interpretazione, io lo interpreto così: donando il cordone ho la possibilità di salvare delle vite e lo posso scegliere, non che è solo un evitare di chiedere una cosa che può migliorare la vita di un neonato. Ci si informa e poi si decide, come per la donazione di un proprio organo: so che non sarà una passeggiata ma scelgo di donare per salvare una vita. E' vero che non è un NOSTRO organo ma quante decisioni si prendono per un figlio nella vita? Decisioni che gli condizionano l'esistenza come e forse anche più di questa.Leila ha scritto:Valix, io ho capito l'esempio del rene, ma non c'azzecca...un conto è decidere razionalmente di salvare una vita, spesso di una persona che si ama, facendo un gesto quasi estremo, un conto è chiedere che operatori poco attenti si astengano dall'intervenite da ciò che è naturalmente previsto come cosa migliore per la nascita e la vita di un neonato.
Con questo non dico di essere a favore o contro, mi sto documentando anche io (senza fretta perchè al momento non devo decidere niente! ), a primo impatto probabilmente sono a sfavore della donazione in realtà, però ritengo un gran gesto anche la donazione, solo è giusto essere coscienti di quello che si sta facendo.
Gloria- Numero di messaggi : 1067
Età : 39
Data d'iscrizione : 12.10.11
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Io in questa scelta l'unico problema che non mi pongo è che devo prendere una decisione che riguarda in realtà un altra persona, perché quella persona è mio figlio e al momento non ha capacità di intendere e di volere. E come in moltissimi altri casi della vita prenderò delle decisioni per lui e se non lo ledono (e questo lo stiamo valutando) ne ho tutto il diritto.
valix- Numero di messaggi : 1225
Età : 41
Località : Lombardia
Data d'iscrizione : 26.11.10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Una cosa che mi infastidisce sulla questione della donazione è che sarebbe tutto molto facile se si potesse donare in tutte le circostanze in cui comunque il cordone deve essere tagliato precocemente. Invece non si può fare, perché chi desidera dona deve fare richiesta prima, ecc quindi non può essere una decisione presa in base al caso contingente, che invece è il modo che secondo me renderebbe ideale questo sistema. In tal modo la scelta preferenziale potrebbe essere non donare il cordone (oppure donarlo, per chi sa già di volerlo donare), ma nei casi in cui questo non è possibile, allora fare in modo che non vada sprecato. Però per come questo sistema è strutturato, questo non si può fare!
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Vi copio incollo la prima parte di un bell'articolo scritto da Barbara Siliquini di Genitori Channel...appena trovo la seconda ve la posto.
La “Donazione del cordone” è una cosa che ormai tutti “conosciamo”, cioè sappiamo che quando il bambino nasce è possibile “donare” le sue staminali…. Che atto altruistico!
-“Peccato che io non abbia colto l’occasione di farlo quando è nato mio figlio!”
-“Io avrei voluto, ma purtroppo dove abito non vengono neanche le banche del cordone, quelle a pagamento”
Se una di queste espressioni vi ha mai attraversato la mente, ho un’ottima notizia. La donazione del sangue cordonale del bambino NON è un atto altruistico e NON è una buona idea per la salute di tuo figlio, almeno in situazioni normali.
Donazione o Conservazione?
Ma andiamo con ordine… Innanzi tutto la dicitura “donazione del cordone ombelicale” è impropria, stiamo in realtà parlando di “conservazione delle staminali da cordone” ovvero, ciò che si raccoglie è il sangue che scorre dalla placenta al bambino attraverso il cordone ombelicale. Questo sangue (non il cordone ombelicale) è ricchissimo di cellule staminali di uno specifico tipo (dette “emopoietiche”).
Si parla impropriamente di Donazione: la conservazione può essere fatta per uso proprio, cosiddetto autologo (illegale in Italia), o per uso eterologo, ovvero mettendo le staminali a disposizione della ricerca o del trapianto (in questo caso solo se, al termine di un lungo e rigoroso processo, sono ritenute valide, cosa che accade solo in una esigua percentuale dei casi), in questa seconda accezione alcuni utilizzano la parola "Donazione", sia pure di qualcosa che non appartiene al soggetto che dona (i genitori), bensì al figlio.
Cosa sono le cellule staminali?
La cellula staminale è una cellula molto preziosa per 2 ragioni:
1. non ha ancora assunto un “ruolo definitivo” perciò può, in potenza, diventare più tipi di cellule…
2. ha una capacità generativa enorme: cioè è capace di riprodurre se stessa e, contemporaneamente, produrre miliardi di cellule figlie che si differenziano diventando cellule specifiche necessarie ai nostri organi.
Alcune cellule staminali hanno la capacità di generare figlie che possono specializzarsi in un solo tipo di cellule (ad. es. cellule epiteliali, cioè della pelle), altre sono capaci di generare cellule figlie che possono diventare di vari tipi (es. globuli bianchi, rossi o piastrine) a seconda del bisogno.
Sapere come una cellula staminale "decida" di dividersi o di differenziarsi rimane un piccolo mistero.
Nel nostro corpo sono presenti le Cellule Staminali?
Nel nostro corpo esistono moltissime cellule staminali, cioe' cellule indifferenziate, capaci di produrre cellule figlie con un preciso scopo. Ad es. ogni volta che ci feriamo e poi guariamo, o che i nostri capelli cadono e altri vengono rigenerati, o che la nostra pelle si rigenera o che cresciamo, ci sono cellule staminali che generano cellule specifiche: dei capelli, della pelle, delle ossa, etc.
Quindile cellule staminali del cordone possono diventare qualsiasi tipo di cellula? No!
Le cellule staminali a loro volta, a seconda di che tipo di staminali sono, possono produrre solo un tipo di cellule, o solo una famiglia di cellule (esempio le cellule che compongono il sangue: globuli bianchi, rossi, piastrine, etc) o qualsiasi tipo di cellula. Quest’ultimo caso è molto raro, e si tratta di cellule staminali presenti nel liquido amniotico o nell’embrione nelle prime settimane di gestazione.
Le staminali del cordone ombelicale si chiamano “emopoietiche”. La staminale del cordone, ha la capacità di riprodurre se stessa e milioni di cellule figlie che si differenziano diventando elementi fondamentali del sangue e solo del sangue!: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Nel nostro corpo sono presenti cellule staminali come quelle del cordone ombelicale?
Certamente sì. Sono le cellule che consentono di formare il sangue. Nel nostro corpo il fabbisogno giornaliero di cellule del sangue è varia da 100 a 1.000 miliardi! Tutte queste cellule originano da un'unica categoria di cellule capostipiti, le cellule staminali emopoietiche, la cui sede primaria è il MIDOLLO OSSEO. Immaginate dunque quanto siano potenti e prolifiche le staminali deputate a questo scopo. Esse sono piuttosto scarse ma, oltre a possedere un'attività riproduttiva enorme, sono in grado di replicarsi mantenendo il loro numero invariato durante tutta la vita.
Nell'embrione umano le cellule staminali del sistema emopoietico compaiono per la prima volta nel sacco vitellino (che è il primo elemento visibile dell'embrione, ed e' la parte del "ventre") e a mano a mano che lo sviluppo procede, migrano nel fegato. E' in questo organo che, durante la vita fetale, vengono prodotte le cellule del sangue, mentre poco dopo la nascita questa produzione diviene compito esclusivo del midollo osseo che ne regola l’attività.
Come possiamo usare le staminali del cordone ombelicale?
Il sangue del cordone ombelicale è una fonte importante di cellule staminali emopoietiche: da oltre due decenni i ricercatori hanno scoperto che esso contiene le stesse cellule staminali del midollo osseo.
Un danno alle cellule staminali emopoietiche (per esempio in seguito a chemioterapia o irradiazione o malattia) può rendere inefficiente il sistema emopoietico: una terapia molto efficace è il trapianto di midollo osseo.
Quindi le cellule staminali empoietiche del cordone ombelicale sono molto preziose perché:
possono produrre tutte le cellule del sangue e molte altre cellule accessorie o di sostegno.
possono ripristinare la produzione del sangue in caso di insufficienza midollare (aplasia).
sostituiscono il midollo in caso di leucemia, linfoma, mieloma, talassemie.
possono produrre enzimi carenti in caso di malattie genetiche.
consentono l'impiego di dosi elevate di chemio-radioterapia nella terapia dei tumori in genere, trattamenti che hanno come effetto collaterale, tra l'altro, la distruzione delle cellule midollari.
tuttavia gli stessi benefici sono ottenibili attraverso la donazione del midollo osseo.
Allora è importante conservare le cellule staminali del cordone?
In realtà la conservazione di queste cellule presuppone il taglio immediato del cordone alla nascita, in modo tale che le cellule, anzichè fluire al bambino, siano incamerate in una sacca, per la conservazione.
Il primo interrogativo che sorge è dunque:
se le staminali sono così preziose e importanti, ha senso privarne il bambino alla nascita, per conservarle per il futuro, o per l'utilizzo di qualcun altro o per la ricerca?
Se il cordone fosse l’unica fonte di queste staminali, potremmo pensare che, se anche madre natura ha previsto che la placenta continui a pompare il sangue al neonato per qualche minuto dopo la sua nascita, impedire al prezioso sangue di arrivare al bambino, metterlo in una sacca per altri usi potrebbe anche essere una buona idea. Ma poiché gli adulti dispongono di staminali identiche, e queste possono essere rese disponibili attraverso la donazione di midollo, allora forse dovremmo prima pensare di privarne un adulto che un neonato…
Inoltre le staminali del cordone, se da un lato costituiscono un quantitativo di sangue ingente per un neonato, non sono sufficienti per un trapianto, per sostituire un midollo malato nel caso di un adolescente o di un adulto.
Inoltre fa riflettere il fatto che mentre io genitore posso legalmente disporre del sangue del bambino (in questo caso del sangue del cordone, che a tutti gli effetti appartiene al bambino) fino al momento del taglio del cordone stesso, nell’istante successivo non potrò più disporre del sangue di mio figlio, in quanto la legge vieta la donazione di sangue per i minori.
Leggi la II parte che tocca i seguenti aspetti:
Come avviene la raccolta delle staminali da cordone?
Se conservo le staminali di mio figlio, potrebbero servire per la sua salute in futuro?
Perchè NON conservare il sangue del cordone ombelicale?
Cosa dice la letteratura scientifica in merito alla privazione del neonato del sangue del cordone?
Esistono dei casi particolari in cui conservare le staminali è importante?
Il cordone ombelicale è l'unica fonte di staminali?
La “Donazione del cordone” è una cosa che ormai tutti “conosciamo”, cioè sappiamo che quando il bambino nasce è possibile “donare” le sue staminali…. Che atto altruistico!
-“Peccato che io non abbia colto l’occasione di farlo quando è nato mio figlio!”
-“Io avrei voluto, ma purtroppo dove abito non vengono neanche le banche del cordone, quelle a pagamento”
Se una di queste espressioni vi ha mai attraversato la mente, ho un’ottima notizia. La donazione del sangue cordonale del bambino NON è un atto altruistico e NON è una buona idea per la salute di tuo figlio, almeno in situazioni normali.
Donazione o Conservazione?
Ma andiamo con ordine… Innanzi tutto la dicitura “donazione del cordone ombelicale” è impropria, stiamo in realtà parlando di “conservazione delle staminali da cordone” ovvero, ciò che si raccoglie è il sangue che scorre dalla placenta al bambino attraverso il cordone ombelicale. Questo sangue (non il cordone ombelicale) è ricchissimo di cellule staminali di uno specifico tipo (dette “emopoietiche”).
Si parla impropriamente di Donazione: la conservazione può essere fatta per uso proprio, cosiddetto autologo (illegale in Italia), o per uso eterologo, ovvero mettendo le staminali a disposizione della ricerca o del trapianto (in questo caso solo se, al termine di un lungo e rigoroso processo, sono ritenute valide, cosa che accade solo in una esigua percentuale dei casi), in questa seconda accezione alcuni utilizzano la parola "Donazione", sia pure di qualcosa che non appartiene al soggetto che dona (i genitori), bensì al figlio.
Cosa sono le cellule staminali?
La cellula staminale è una cellula molto preziosa per 2 ragioni:
1. non ha ancora assunto un “ruolo definitivo” perciò può, in potenza, diventare più tipi di cellule…
2. ha una capacità generativa enorme: cioè è capace di riprodurre se stessa e, contemporaneamente, produrre miliardi di cellule figlie che si differenziano diventando cellule specifiche necessarie ai nostri organi.
Alcune cellule staminali hanno la capacità di generare figlie che possono specializzarsi in un solo tipo di cellule (ad. es. cellule epiteliali, cioè della pelle), altre sono capaci di generare cellule figlie che possono diventare di vari tipi (es. globuli bianchi, rossi o piastrine) a seconda del bisogno.
Sapere come una cellula staminale "decida" di dividersi o di differenziarsi rimane un piccolo mistero.
Nel nostro corpo sono presenti le Cellule Staminali?
Nel nostro corpo esistono moltissime cellule staminali, cioe' cellule indifferenziate, capaci di produrre cellule figlie con un preciso scopo. Ad es. ogni volta che ci feriamo e poi guariamo, o che i nostri capelli cadono e altri vengono rigenerati, o che la nostra pelle si rigenera o che cresciamo, ci sono cellule staminali che generano cellule specifiche: dei capelli, della pelle, delle ossa, etc.
Quindile cellule staminali del cordone possono diventare qualsiasi tipo di cellula? No!
Le cellule staminali a loro volta, a seconda di che tipo di staminali sono, possono produrre solo un tipo di cellule, o solo una famiglia di cellule (esempio le cellule che compongono il sangue: globuli bianchi, rossi, piastrine, etc) o qualsiasi tipo di cellula. Quest’ultimo caso è molto raro, e si tratta di cellule staminali presenti nel liquido amniotico o nell’embrione nelle prime settimane di gestazione.
Le staminali del cordone ombelicale si chiamano “emopoietiche”. La staminale del cordone, ha la capacità di riprodurre se stessa e milioni di cellule figlie che si differenziano diventando elementi fondamentali del sangue e solo del sangue!: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Nel nostro corpo sono presenti cellule staminali come quelle del cordone ombelicale?
Certamente sì. Sono le cellule che consentono di formare il sangue. Nel nostro corpo il fabbisogno giornaliero di cellule del sangue è varia da 100 a 1.000 miliardi! Tutte queste cellule originano da un'unica categoria di cellule capostipiti, le cellule staminali emopoietiche, la cui sede primaria è il MIDOLLO OSSEO. Immaginate dunque quanto siano potenti e prolifiche le staminali deputate a questo scopo. Esse sono piuttosto scarse ma, oltre a possedere un'attività riproduttiva enorme, sono in grado di replicarsi mantenendo il loro numero invariato durante tutta la vita.
Nell'embrione umano le cellule staminali del sistema emopoietico compaiono per la prima volta nel sacco vitellino (che è il primo elemento visibile dell'embrione, ed e' la parte del "ventre") e a mano a mano che lo sviluppo procede, migrano nel fegato. E' in questo organo che, durante la vita fetale, vengono prodotte le cellule del sangue, mentre poco dopo la nascita questa produzione diviene compito esclusivo del midollo osseo che ne regola l’attività.
Come possiamo usare le staminali del cordone ombelicale?
Il sangue del cordone ombelicale è una fonte importante di cellule staminali emopoietiche: da oltre due decenni i ricercatori hanno scoperto che esso contiene le stesse cellule staminali del midollo osseo.
Un danno alle cellule staminali emopoietiche (per esempio in seguito a chemioterapia o irradiazione o malattia) può rendere inefficiente il sistema emopoietico: una terapia molto efficace è il trapianto di midollo osseo.
Quindi le cellule staminali empoietiche del cordone ombelicale sono molto preziose perché:
possono produrre tutte le cellule del sangue e molte altre cellule accessorie o di sostegno.
possono ripristinare la produzione del sangue in caso di insufficienza midollare (aplasia).
sostituiscono il midollo in caso di leucemia, linfoma, mieloma, talassemie.
possono produrre enzimi carenti in caso di malattie genetiche.
consentono l'impiego di dosi elevate di chemio-radioterapia nella terapia dei tumori in genere, trattamenti che hanno come effetto collaterale, tra l'altro, la distruzione delle cellule midollari.
tuttavia gli stessi benefici sono ottenibili attraverso la donazione del midollo osseo.
Allora è importante conservare le cellule staminali del cordone?
In realtà la conservazione di queste cellule presuppone il taglio immediato del cordone alla nascita, in modo tale che le cellule, anzichè fluire al bambino, siano incamerate in una sacca, per la conservazione.
Il primo interrogativo che sorge è dunque:
se le staminali sono così preziose e importanti, ha senso privarne il bambino alla nascita, per conservarle per il futuro, o per l'utilizzo di qualcun altro o per la ricerca?
Se il cordone fosse l’unica fonte di queste staminali, potremmo pensare che, se anche madre natura ha previsto che la placenta continui a pompare il sangue al neonato per qualche minuto dopo la sua nascita, impedire al prezioso sangue di arrivare al bambino, metterlo in una sacca per altri usi potrebbe anche essere una buona idea. Ma poiché gli adulti dispongono di staminali identiche, e queste possono essere rese disponibili attraverso la donazione di midollo, allora forse dovremmo prima pensare di privarne un adulto che un neonato…
Inoltre le staminali del cordone, se da un lato costituiscono un quantitativo di sangue ingente per un neonato, non sono sufficienti per un trapianto, per sostituire un midollo malato nel caso di un adolescente o di un adulto.
Inoltre fa riflettere il fatto che mentre io genitore posso legalmente disporre del sangue del bambino (in questo caso del sangue del cordone, che a tutti gli effetti appartiene al bambino) fino al momento del taglio del cordone stesso, nell’istante successivo non potrò più disporre del sangue di mio figlio, in quanto la legge vieta la donazione di sangue per i minori.
Leggi la II parte che tocca i seguenti aspetti:
Come avviene la raccolta delle staminali da cordone?
Se conservo le staminali di mio figlio, potrebbero servire per la sua salute in futuro?
Perchè NON conservare il sangue del cordone ombelicale?
Cosa dice la letteratura scientifica in merito alla privazione del neonato del sangue del cordone?
Esistono dei casi particolari in cui conservare le staminali è importante?
Il cordone ombelicale è l'unica fonte di staminali?
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Grazie Leila!
valix- Numero di messaggi : 1225
Età : 41
Località : Lombardia
Data d'iscrizione : 26.11.10
Re: Donazione o conservazione del cordone ombelicale
Ecco la seconda parte:
"Come avviene la raccolta delle staminali da cordone?
Per ottenere un quantitativo idoneo alla conservazione, il cordone deve essere “clampato” immediatamente a seguito dell’uscita del bambino dalla mamma. Clampato significa che deve essere intorrotto il flusso di sangue al bambino, e questo va dirottato, attraverso un ago con una cannula, in una sacca. La placenta (l’organo collegato all’estremità del cordone) continua a pompare sangue nel cordone verso il bebè anche per alcuni minuti dopo la nascita.
La conservazione per uso altrui può dunque essere fatta in alcuni ospedali, ma il sangue così ottenuto, spesso non viene conservato, perchè esistono protocolli molto rigidi, che tutelano la sicurezza di coloro nei quali verrà trapiantato, che prevedono, ad es., che prima di essere messo a disposizione occorre che la madre si sottoponga ad analisi periodiche dopo la donazione, che sia stato raccolto almeno un quantitativo minimo, etc., nel caso tutte queste condizioni non siano verificate, il sangue viene gettato via.
Se conservo le staminali di mio figlio, potrebbero servire per la sua salute in futuro?
La conservazione delle staminali da cordone può essere per uso altrui, o per uso proprio. In Italia è vietata la conservazione per uso proprio, e questo è dettato da ragioni scientifiche serie ad es.:
le staminali di una persona che ha contratto una malattia a carico del midollo (es. una leucemia) non sono adatte per un trapianto sullo stesso soggetto,
non sono adatte a trapianti su soggetti adulti,
non è noto cosa accada al sangue conservato dopo molti anni dalla nascita.
Per la conservazione per uso proprio, si è sviluppato un lucroso mercato privato di società formalmente estere (in Italia molte hanno sede legale a San Marino) stimato, in Italia, nel 2009, in 35 milioni di eur. Queste strutture private chiedono dai 2.500 ai 3.000 eur per la conservazione. Essendo estere e private, non sono tenute a rispettare protocolli pubblici o internazionali basati su evidenze scientifiche. Inoltre nel caso di necessità di utilizzo di quel sangue occorrerà recarsi all'estero.
Se in futuro il bambino dovesse ammalarsi e necessitare di staminali emopoietiche l'ideale sarebbe sapere che nel nostro Paese in molti sono donatori di midollo... ma così non è.
Perchè NON conservare (o donare) il sangue del cordone ombelicale?
Ricordiamo che per poter conservare questo prezioso sangue, occorre tagliare il prima possibile il cordone. Questo presuppone che le preziose staminali anzichè arrivare al bambino, vengano incamerate in una sacca per poi essere analizzate, fare un "percorso" di controlli e quindi essere messe a disposizione. Quindi resta l'interrogativo se non sia già "un'assicurazione per il futuro" il fatto di consentire al bambino di beneficiare subito di questo sangue. Le evidenze scientifiche sono già a sostegno di questa tesi.
Inoltre c'è un tema di "disturbo" della nascita: il momento della nascita dovrebbe essere un momento di grande rispetto dei tempi di madre e bambino e di tranquillità ed intimità. L'atto del taglio del cordone e del prelievo è un atto medico che disturba questo momento. Inoltre finchè il bambino e la madre sono collegati dal cordone, devono rimanere a contatto, e questo contatto alla nascita ha effetti benefici sul sistema di produzione ormonale di madre e bebè di grandissima importanza: migliora gli esiti di allattamento, innalza i livelli di ossitocina in entrambi, favorisce il bonding ed è considerato fondamentale per lo sviluppo affettivo e sociale del bambino.
Cosa dice la letteratura scientifica in merito alla privazione del neonato del sangue del cordone?
Privare il neonato del sangue cordonale per la conservazione, equivale a tagliare immediatamente il cordone ombelicale alla nascita, senza attendere che questo abbia finito di pulsare (cosa che in genere avviene nel giro di 3 minuti).
Sono ormai abbastanza numerosi gli studi scientifici che hanno valutato l’impatto del taglio immediato del cordone rispetto a quello di un taglio ritardato (dopo 2 minuti dalla nascita) e la letteratura scientifica è concorde nell’affermare che il taglio ritardato ha effetti benefici per la salute del neonato, misurabili a distanza di 6 mesi in particolare sui livelli di anemia. Questi benefici sono tanto più evidenti quanto più si sia in presenza di neonati sottopeso e nati da madri anemiche.
Si eccepisce spesso, da parte degli operatori, che ben conoscono questi dati, che in ospedale comunque il cordone viene reciso immediatamente, e allora tanto vale usare il sangue per qualcosa. Allora ci sembra più importante che, anziché informarsi su come e dove conservare il sangue del cordone, si richieda all’ospedale che dopo la nascita, il cordone ombelicale venga clampato (ovvero il flusso di sangue interrotto) solo quando ha smesso di pulsare, o meglio ancora, come suggerisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)2, anche attendendo che la placenta sarà stata espulsa dal ventre materno. Dopo la nascita del bambino, infatti, egli rimane legato alla madre attraverso il cordone ombelicale che, all’estremità opposta termina nella placenta, un organo che è attaccato all’utero materno e che assicura ossigeno e nutrimento al bambino in pancia e fino alla nascita. Una volta che il bambino è nato, la placenta, concluso il suo ruolo, si stacca dall’utero e viene anche lei espulsa attraverso la vagina. Questo in genere avviene in un tempo molto variabile, da 20-30 minuti a un paio d’ore, o anche oltre.
Avendo la pazienza di seguire questi ritmi, prima di clampare e recidere il cordone, si consente a mamma e bebè di rimanere a contatto di pelle in tranquillità in un momento così importante per loro, senza affannarsi con pratiche innecessarie in quel momento: la pesata, il bagnetto, la vestizione, che possono attendere che mamma, bebè e papà si conoscano con tranquillità e calma.
Esistono dei casi particolari in cui conservare le staminali è importante? SI
Esistono casi in cui la donazione del sangue cordonale ha effettivamente un senso e una funzione molto preziosa, si tratta del caso in cui, ad esempio, il nascituro abbia un fratellino malato, che beneficerebbe di cellule staminali del tipo emopoietico (es. nel caso di leucemia, o chemioterapie che stanno danneggiando il sistema di produzione del sangue di questo fratellino). In questo caso, sebbene la donazione rimanga interna alla famiglia ed è diretta ad un familiare, la legge italiana prevede la possibilità di questo utilizzo.
In casi diversi da questo, per noi risulta ancora poco comprensibile l’opportunità di privare il neonato di così importanti risorse.
Il cordone ombelicale è l'unica fonte di staminali?
Il cordone ombelicale non è l'unica fonte di staminali emopoietiche. La donazione di midollo osseo ha benefici anche maggiori, in quanto valica alcuni limiti legati alle staminali da cordone. Allora, prima di disporre di una risorsa destinata a nostro figlio, neonato, potremmo chiederci se intanto noi ci siamo offerti come donatori di midollo osseo, il nostro gesto sarebbe molto più utile e potremmo valutare personalmente eventuali controindicazioni a nostro carico.
di Barbara Siliquini
"Come avviene la raccolta delle staminali da cordone?
Per ottenere un quantitativo idoneo alla conservazione, il cordone deve essere “clampato” immediatamente a seguito dell’uscita del bambino dalla mamma. Clampato significa che deve essere intorrotto il flusso di sangue al bambino, e questo va dirottato, attraverso un ago con una cannula, in una sacca. La placenta (l’organo collegato all’estremità del cordone) continua a pompare sangue nel cordone verso il bebè anche per alcuni minuti dopo la nascita.
La conservazione per uso altrui può dunque essere fatta in alcuni ospedali, ma il sangue così ottenuto, spesso non viene conservato, perchè esistono protocolli molto rigidi, che tutelano la sicurezza di coloro nei quali verrà trapiantato, che prevedono, ad es., che prima di essere messo a disposizione occorre che la madre si sottoponga ad analisi periodiche dopo la donazione, che sia stato raccolto almeno un quantitativo minimo, etc., nel caso tutte queste condizioni non siano verificate, il sangue viene gettato via.
Se conservo le staminali di mio figlio, potrebbero servire per la sua salute in futuro?
La conservazione delle staminali da cordone può essere per uso altrui, o per uso proprio. In Italia è vietata la conservazione per uso proprio, e questo è dettato da ragioni scientifiche serie ad es.:
le staminali di una persona che ha contratto una malattia a carico del midollo (es. una leucemia) non sono adatte per un trapianto sullo stesso soggetto,
non sono adatte a trapianti su soggetti adulti,
non è noto cosa accada al sangue conservato dopo molti anni dalla nascita.
Per la conservazione per uso proprio, si è sviluppato un lucroso mercato privato di società formalmente estere (in Italia molte hanno sede legale a San Marino) stimato, in Italia, nel 2009, in 35 milioni di eur. Queste strutture private chiedono dai 2.500 ai 3.000 eur per la conservazione. Essendo estere e private, non sono tenute a rispettare protocolli pubblici o internazionali basati su evidenze scientifiche. Inoltre nel caso di necessità di utilizzo di quel sangue occorrerà recarsi all'estero.
Se in futuro il bambino dovesse ammalarsi e necessitare di staminali emopoietiche l'ideale sarebbe sapere che nel nostro Paese in molti sono donatori di midollo... ma così non è.
Perchè NON conservare (o donare) il sangue del cordone ombelicale?
Ricordiamo che per poter conservare questo prezioso sangue, occorre tagliare il prima possibile il cordone. Questo presuppone che le preziose staminali anzichè arrivare al bambino, vengano incamerate in una sacca per poi essere analizzate, fare un "percorso" di controlli e quindi essere messe a disposizione. Quindi resta l'interrogativo se non sia già "un'assicurazione per il futuro" il fatto di consentire al bambino di beneficiare subito di questo sangue. Le evidenze scientifiche sono già a sostegno di questa tesi.
Inoltre c'è un tema di "disturbo" della nascita: il momento della nascita dovrebbe essere un momento di grande rispetto dei tempi di madre e bambino e di tranquillità ed intimità. L'atto del taglio del cordone e del prelievo è un atto medico che disturba questo momento. Inoltre finchè il bambino e la madre sono collegati dal cordone, devono rimanere a contatto, e questo contatto alla nascita ha effetti benefici sul sistema di produzione ormonale di madre e bebè di grandissima importanza: migliora gli esiti di allattamento, innalza i livelli di ossitocina in entrambi, favorisce il bonding ed è considerato fondamentale per lo sviluppo affettivo e sociale del bambino.
Cosa dice la letteratura scientifica in merito alla privazione del neonato del sangue del cordone?
Privare il neonato del sangue cordonale per la conservazione, equivale a tagliare immediatamente il cordone ombelicale alla nascita, senza attendere che questo abbia finito di pulsare (cosa che in genere avviene nel giro di 3 minuti).
Sono ormai abbastanza numerosi gli studi scientifici che hanno valutato l’impatto del taglio immediato del cordone rispetto a quello di un taglio ritardato (dopo 2 minuti dalla nascita) e la letteratura scientifica è concorde nell’affermare che il taglio ritardato ha effetti benefici per la salute del neonato, misurabili a distanza di 6 mesi in particolare sui livelli di anemia. Questi benefici sono tanto più evidenti quanto più si sia in presenza di neonati sottopeso e nati da madri anemiche.
Si eccepisce spesso, da parte degli operatori, che ben conoscono questi dati, che in ospedale comunque il cordone viene reciso immediatamente, e allora tanto vale usare il sangue per qualcosa. Allora ci sembra più importante che, anziché informarsi su come e dove conservare il sangue del cordone, si richieda all’ospedale che dopo la nascita, il cordone ombelicale venga clampato (ovvero il flusso di sangue interrotto) solo quando ha smesso di pulsare, o meglio ancora, come suggerisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)2, anche attendendo che la placenta sarà stata espulsa dal ventre materno. Dopo la nascita del bambino, infatti, egli rimane legato alla madre attraverso il cordone ombelicale che, all’estremità opposta termina nella placenta, un organo che è attaccato all’utero materno e che assicura ossigeno e nutrimento al bambino in pancia e fino alla nascita. Una volta che il bambino è nato, la placenta, concluso il suo ruolo, si stacca dall’utero e viene anche lei espulsa attraverso la vagina. Questo in genere avviene in un tempo molto variabile, da 20-30 minuti a un paio d’ore, o anche oltre.
Avendo la pazienza di seguire questi ritmi, prima di clampare e recidere il cordone, si consente a mamma e bebè di rimanere a contatto di pelle in tranquillità in un momento così importante per loro, senza affannarsi con pratiche innecessarie in quel momento: la pesata, il bagnetto, la vestizione, che possono attendere che mamma, bebè e papà si conoscano con tranquillità e calma.
Esistono dei casi particolari in cui conservare le staminali è importante? SI
Esistono casi in cui la donazione del sangue cordonale ha effettivamente un senso e una funzione molto preziosa, si tratta del caso in cui, ad esempio, il nascituro abbia un fratellino malato, che beneficerebbe di cellule staminali del tipo emopoietico (es. nel caso di leucemia, o chemioterapie che stanno danneggiando il sistema di produzione del sangue di questo fratellino). In questo caso, sebbene la donazione rimanga interna alla famiglia ed è diretta ad un familiare, la legge italiana prevede la possibilità di questo utilizzo.
In casi diversi da questo, per noi risulta ancora poco comprensibile l’opportunità di privare il neonato di così importanti risorse.
Il cordone ombelicale è l'unica fonte di staminali?
Il cordone ombelicale non è l'unica fonte di staminali emopoietiche. La donazione di midollo osseo ha benefici anche maggiori, in quanto valica alcuni limiti legati alle staminali da cordone. Allora, prima di disporre di una risorsa destinata a nostro figlio, neonato, potremmo chiederci se intanto noi ci siamo offerti come donatori di midollo osseo, il nostro gesto sarebbe molto più utile e potremmo valutare personalmente eventuali controindicazioni a nostro carico.
di Barbara Siliquini
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
piccolo principe- Numero di messaggi : 481
Età : 41
Località : liguria
Data d'iscrizione : 28.09.10
Pagina 7 di 10 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10
Pagina 7 di 10
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.