Sostenibilità ambientale nella vita di tutti i giorni

Ciao ragazze!
Vi andrebbe di condividere quello che fate nella vita di tutti i giorni per salvaguardare l'ambiente? Sto cercando di essere più attenta a queste cose e trasmetterlo anche a tutti in famiglia... Io sono cresciuta in una famiglia che se ne fregava abbastanza, poi ho fatto studi in campo ambientale, ma cambiare le abitudini quotidiane non è facile!
Mi interessano soprattutto abitudini che possono essere adottate anche da chi lavora tutto il giorno e magari ha figli! Soluzioni economiche e senza troppo dispendio di tempo magari, ovvio che se fossimo casalinghe ricche compreremmo tutto bio o lo faremmo in casa ma piccole azioni consapevoli possono comunque fare tanto!

Noi per ora non facciamo molto, quello che mi viene in mente è:
- evitiamo di accendere l'aria condizionata se proprio non ci sono più di 28 gradi in casa, quasi mai qui a Trento (sembrerà ovvio, ma i miei vicini accendono il raffrescamento perchè vogliono avere al massimo 24 gradi, che in estate è una follia pure qui in trentino) e in inverno abbiamo il riscaldamento a pavimento e pompa di calore
- abbiamo l'impianto fotovoltaico condominiale... io avrei voluto farlo anche privato ma ahimè i costi erano troppo alti. Ma l'avrei fatto per una questione di principio più che altro.
- cerchiamo di non buttare oggetti e vestiti, ma di riutilizzarli o donarli (nel mio quartiere c'è una bellissima iniziativa: il riuso. in pratica si portano vestiti e oggetti vari che non si usano più e si prende invece quello che ci serve, liberamente)
- per lo stesso principio, cerchiamo di non comprare troppa roba, soprattutto vestiti per bambini che passano velocemente di taglia, ma giusto quelli che servono per la stagione
- non stiriamo (questo non solo per l'ambiente ahah!) e stendiamo i panni al sole, no asciugatrice (questo non tutti possono farlo purtroppo)
- ovviamente attenta raccolta diffrenziata e raccolta dell'olio di cucina esausto
- dove possibile compriamo saponi e detersivi ecologici e cerchiamo di non usarne troppi (sembra ovvio, ma mio papà per lavare i piatti usava litri di detersivo e per i pavimenti litri di candeggina)
- compriamo verdura e frutta bio, il più possibile a km 0 e di stagione, oppure la coltiviamo in giardino. Per orto e "frutteto" cerco di usare solo prodotti naturali (ora sto provando pure la lotta biologica agli afidi utilizzando le coccinelle!)
- al lavoro raccogliamo la carta usata solo da un lato e io la porto a casa per far disegnare i bambini. Ora che crescono magari la porterò alla scuola materna!

Quello che invece mi piacerebbe fare in più è:
- andare al lavoro in bicicletta: sono 10 km con un po' di salita, quindi dovrei prima mettermi in forma e comprare una bicicletta elettrica
- assorbenti lavabili: ora proprio non ce la faccio a starci dietro, e tra l'altro per una mia ssensibilità cutanea devo comprare solo gli usa e getta in cotone, quindi i lavabili sarebbero perfetti... ma non ho proprio tempo. Tra qualche anno penso lo avrò però!
- comprare bio anche carne e altro: ora non so proprio dove trovare prodotti bio a prezzi compatibili con una famiglia! dovrei informarmi meglio
- educare figli e marito al non sprecare il cibo! da piccoli è difficile anche perchè non va bene obbligare a finire il piatto, ma pian piano che crescono mi dà fastidio che chiedano porzioni enormi e poi lascino lì! il marito invece dimentica le cose in frigo o dispensa fino alla scadenza...
- mi piacerebbe fare qualcosa per ridurre gli imballaggi, ma al momento non mi viene in mente nulla applicabile qui...

Voi che fate o vorreste fare?

Io vivo da sola e ho uno stile di vita molto minimalistico, non mi piacciono gli sprechi, compro esclusivamente quello che mi serve e non di più. Non stiro, non ho la tv e non ho il condizionatore (né lo spazio dove installarlo), non uso il forno né ormai granché il phon. Viaggio in macchina solo l'indispensabile.

Un investimento che ho fatto contro gli sprechi alimentari sono le pirofile in vetro. Prendo la mia porzione e conservo il resto per pasti successivi, in cui poi mescolo quello che è avanzato. Con i bambini è importante sviluppare pian piano la percezione della porzione per evitare sprechi, però la disponibilità alimentare è un fattore psicologico ancora più importante per prevenire disturbi alimentari. Non deve esserci la percezione forzata dall'esterno di una carenza o di una restrizione, perché altrimenti si ingaggia una lotta psicologica che può instaurarsi in infanzia e durare tutta la vita.

Il consumo che potrei ridurre è quello elettrico, in quanto con il Disturbo del Ritmo Circadiano uso elettricità di notte, però almeno in estate questo si compensa con il ridotto uso di ventilazione nelle ore diurne.

In ogni caso, appena parte un jet gli sforzi di una città intera sono annullati (sparo numeri, lo so), quindi occorre essere anche consapevoli di questo per non rischiare altri tipi di sprechi (di energie psicologiche)

Jessica ha scritto:
In ogni caso, appena parte un jet gli sforzi di una città intera sono annullati (sparo numeri, lo so), quindi occorre essere anche consapevoli di questo per non rischiare altri tipi di sprechi (di energie psicologiche)  

Hai ragione purtroppo, ma per un periodo ho avuto questo pensiero come prevalente e il risultato è stato sconforto e non provarci nemmeno a non sprecare...
Adesso penso che comunque non sia inutile impegnarsi con semplici accorgimenti (sempre stando attenti a non risentirne a livello di stress , per questo specificavo la questione del tempo e dell'economicità), anche per autoeducarsi ed educare le generazioni future. Se tutti avessero la mentalità di uno stile di vita più semplice, il mondo sarebbe diverso. Probabilmente è un'utopia, ma mi sento la responsabilità di trasmettere qualcosa, ora che ho figli. Quando ero piccola ci avevano insegnato la raccolta differenziata a scuola, ma non era obbligatoria e ai miei genitori non interessava, quindi mi è entrata da un'orecchio e uscita dall'altro: quando si vive la quotidianità è diverso.
E sto vedendo davvero tanto spreco e menefreghismo nelle persone accanto a me, anche in bravissime persone eh! manca proprio la mentalità...

Sul prevenire i disturbi alimentari ti dò ragione in toto, infatti è per questo che finora non ho mai insistito con i bambini! Il tuo metodo delle pirofile è utilissimo direi (anch'io mi porto spesso gli avanzi della cena come pranzo al lavoro), ma visto che i bambini sono sempre malati devo isolare il loro singolo piatto con gli avanzi e se possibile riproporglielo il giorno dopo!

Invece, come fai a non usare il phon?

Eowyn ha scritto:visto che i bambini sono sempre malati devo isolare il loro singolo piatto con gli avanzi e se possibile riproporglielo il giorno dopo!

In realtà eviterei di refrigerare cibi già contaminati riduce un po' l'utilità, ma proporrei ai bambini di porzionare nel piatto e lasciare quantità non contaminate da poter eventualmente refrigerare. Per loro può diventare un gioco! Sempre se non si può porzionare a monte.

Eowyn ha scritto:Invece, come fai a non usare il phon?

E' un lusso che mi concedo da quando ho eliminato l'esposizione in società.
Quando si è esposti a germi e batteri, è importante limitare "prendere freddo" perché abbassa le difese immunitarie.
Ma eliminando le fonti di contagio (non sono mai uscita dal lockdown completo), non devo più badare alla temperatura corporea e questa è un'enorme libertà per me! (la termoregolazione non è un punto forte nell'autismo)

Devo comunque usare creme post-lavaggio e i siliconi aiutano a separare l'acqua, velocizzando l'asciugatura. T-shirt in testa, cappuccio, mi metto al caldo per un po' e dò qualche colpo di phon giusto alla fine per terminare. In estate manco lo voglio vedere