Misofonia

Ciao ragazze, ho di recente scoperto l'esistenza di questo tipo di problema, che sembra abbastanza borderline tra il piano psicologico e quello strettamente fisico (disturbi dell'udito, acufeni, ecc...).
Di fatto si tratta di un'intolleranza a determinati tipi di rumori, tale da causare forte fastidio, rabbia o addirittura reazioni aggressive.

In generale ho sempre saputo di avere un sonno parecchio leggero, determinati rumori hanno sempre suscitato una forte reazione in me portandomi a svegliarmi e causandomi reazioni di forte rabbia. In particolare questi rumori sono quelli legati ai motori, quindi automezzi, tagliaerba e annessi e connessi, mentre non provo il minimo fastidio verso rumori anche più intensi ma con cadenza più regolare: sentire mio marito che russa, per dire, non mi dà fastidio ma mi rilassa.

Quando vivevo con i miei in centro spesso mi capitava di svegliarmi a causa del carico e scarico dei camion nel supermercato sotto casa, che avveniva anche in orari non consoni, ma lì non mi ero posta alcun problema perché furono molti i condomini a lamentarsi fino a chiamare le autorità che multarono il direttore e lo costrinsero a rispettare gli orari del silenzio imposti dal comune. In seguito mi trasferii a casa di mio marito in un altro comune, e lì la pace: appartamento all'ultimo piano in una zona super tranquilla, vicini silenziosissimi...insomma, il paradiso. Per motivi logistici abbiamo poi deciso di tornare insieme nella mia città di origine ma in una zona residenziale, dove abbiamo acquistato, due anni fa, una villetta a schiera. Qui il problema è esploso: la via di casa nostra è più trafficata del previsto, provo un fastidio indicibile e i primi tempi sono arrivata addirittura a scoppiare a piangere perché non sopportavo questo via vai di auto. C'è da dire che non vanno veloce, si tratta pur sempre di una strada strettina, ma le mie reazioni sono veramente intense. Oltre a questo sono stata di fatto obbligata a ricorrere ai tappi di cera per dormire: la sera passa veramente una macchina ogni tanto, ma quando succede mi sveglia. Devo inoltre tenere le finestre lato strada perennemente chiuse, quindi di notte passiamo dalle finestre chiuse al condizionatore/deumidificatore e viceversa, e quando devo semplicemente far cambiare aria le apro e fuggo letteralmente, sembra surreale.

Qualcuna di voi ha avuto modo di interfacciarsi con questo problema?

Mi dispiace tantissimo per questa quotidianità così impattante ti capisco molto bene!

La misofonia non è un termine ufficiale nella Psicologia, ma un neologismo per descrivere una forma acustica di iper-sensorialità (un criterio diagnostico relativo allo spettro autistico ed un tratto trasversalmente comune ad altri soggetti neurodivergenti).

Tipicamente infatti chi riporta misofonia ha anche altri tratti legati ad ipo- o iper-sensorialità, all'elaborazione del carico cognitivo e/o sensoriale ed alle funzioni esecutive (pianificazione ed esecuzione di una sequenza di comportamenti).

Solo che arrivati all'età adulta, abbiamo imparato a tollerare tante cose, darne per scontate tante altre, in nome della sopravvivenza quotidiana. Poi tendenzialmente scatta l'effetto dell'accumulo, però. Infatti i soggetti neurodivergenti non si abituano agli stressor, ma semplicemente vanno in esaurimento (burnout).

Con questo non voglio Mulan essere eccessivamente suggestiva di una potenziale condizione neurodivergente, ma trovo necessario includere questo parallelo a beneficio delle tue ulteriori riflessioni.

La particolarità della misofonia, se vogliamo, risiede semplicemente nel fatto che è utile per specificare indica quali trigger sonori in particolare sono associati ad una reazione di discomfort. Ad esempio, io sono reattiva al "rumore" in generale, ma ho una reazione viscerale molto acuta nei confronti del russamento, del ticchettìo di orologi e del masticare.

Se c'è un'iper-sensorialità, purtroppo le soluzioni saranno tutte pratiche e di adattamento del proprio ambiente di vita   non ci sono farmaci o trattamenti efficaci, infatti le tecniche di desensibilizzazione sono notoriamente fallimentari, quando il "problema" non è un "problema", ma semplicemente un diverso assetto percettivo/sensoriale - che di converso è invece molto utile in contesti diversi, non urbani!

Nota antropologica: si ritiene infatti che la genealogia in questi casi sia scandinava, risalente a Neanderthal, e che queste abilità fossero estremamente adattive in zone isolate e innevate.

Per temperare il problema alla mano, non risolve, però posso intanto caldissimamente consigliare delle cuffie isolanti io le acquistai senza convinzione nel 2020 in un periodo di burnout in cui avevo vicini di casa molesti unitamente alle pareti sottolissime ed ero abbastanza disperata. Ne ho un paio economicissime, queste qui, che nascono come cuffie da lavoro e sono isolanti, ma non noise-canceling. Quelle sono una tipologia differente, in cui si sale rapidamente di prezzo, ma si trovano prodotti molto validi!
Cuffie TACKLife


Come ho detto, io le comprai così per provare, nella comunità autistica sono tipo un must-have nello starter pack (sì, imbraccio gli stereotipi!) però dico solo......che io non ho tutte le parole per descrivere l'esperienza di indossarle per la prima volta!!!!
Ho immediatamente RESPIRATO, come se non avessi respirato mai prima di allora in vita mia... mi è calata di botto un'ansia che non sapevo nemmeno di avere... ho trovato un senso di pace che mi ha permesso di ricominciare a FUNZIONARE, inteso proprio come attivarmi nell'ambiente in modo produttivo, anziché essere persa e disorientata da mattina a sera (come era in quei giorni).

Il problema è che sono un po' scomode sulla testa e non isolano 100% tipo insonorizzazione, infatti riesci ancora a sentire i rumori dell'ambiente, se qualcuno ti parla, lo senti ugualmente, ma diventano così...lontani! Smettono di essere percepiti come una minaccia imminente e questo potenzialmente permette di allocare le risorse attentive residue nell'ignorarli efficacemente. Tutt'oggi, se sono in distress e non so bene identificare il perché, ho imparato che intanto metto le cuffie e osservo la differenza   mi permettono un break dalla realtà sensoriale che in generale abbassa il carico di processamento delle informazioni, a prescindere.

Bonus point: hanno spazio all'interno della cavità auricolare, per cui se hai delle cuffie, specialmente wireless, li puoi mettere dentro e con la musica allora sì, che i suoni cominciano a sparire per bene...

Morale della favola: per il costo, sono assolutamente un oggetto da provare! Io le ho già regalate a tutti gli iper-sensoriali che conosco   anche solo a titolo di prova, ti dà parecchie informazioni

Un'alternativa è la fascia musicale, questa qui (anche questa già regalata a tutti )


Non ha proprietà isolanti di per sé, ma può essere utile in fase di addormentamento, quando c'è generalmente silenzio, ma poi ci sono anche quei rumorini residui che a me impediscono il sonno, per esempio.

Grazie mille Jessica, sia per i consigli sia per la grande empatia dimostrata. Purtroppo quando è uscito fuori il problema relativo al mio vivere male in questa casa praticamente tutti (a parte mio marito) mi hanno presa per matta ed esagerata. Considera che mio marito ha anche contattato una ditta di insonorizzazione per fare una valutazione, ma anche loro hanno praticamente fatto spallucce: la casa è una recente costruzione, le finestre sono nuove e isolano correttamente, la strada è abbastanza trafficata ma il rumore rilevato è stato considerato molto al di sotto del limite "ufficiale" di tollerabilità.

Abbiamo provato, come soluzione estrema, anche quella di mettere in vendita la casa per prendere su carta un attico al settimo piano che affaccia sul nulla, ma si è messo in mezzo l'innalzamento del tasso dei mutui e dovremmo abbassare troppo il prezzo, cosa che di base non vogliamo fare perché è passato troppo poco tempo dall'acquisto, e in più non ci darebbe abbastanza liquidità per l'acquisto dell'altra casa.

Penso proprio che acquisterò le cuffie, anche perché nel quotidiano per riuscire a respirare ho bisogno di un costante rumore bianco, quindi la televisione è perennemente accesa quando sono nella zono giorno, mentre se sono nella zona notte cerco di finire quello che devo fare il prima possibile. Anche leggere un libro è una sfida per me, perché tenere la tv accesa non mi permette di concentrarmi, senza arrivo a provare ancora più frustrazione per i rumori delle auto, quindi l'unica soluzione allo stato attuale continuano a essere i tappi di cera. Ammetto che sono anche preoccupata per la gestione delle nottate ora che nascerà Elsa, perché dormire senza tappi allo stato attuale mi risulta molto difficile, ma allo stesso tempo temo di non sentirla abbastanza. Tempo fa avevo provato ad addormentarmi senza tappi sfruttando il rumore bianco con Alexa ma quando passava una macchina la avvertivo comunque e provavo un forte fastidio, e di notte comunque appena sentivo il minimo rumore mi svegliavo. La cuffietta Bluetooth infatti potrebbe essere una soluzione perché una volta terminato il rumore bianco dovrebbe ovattare un po' i rumori ma non troppo.

Jessica ha scritto:Con questo non voglio Mulan essere eccessivamente suggestiva di una potenziale condizione neurodivergente, ma trovo necessario includere questo parallelo a beneficio delle tue ulteriori riflessioni.

Non preoccuparti assolutamente, anzi grazie per avermi dato questo ulteriore spunto che potrebbe far scaturire riflessioni molto interessanti.

Molto interessante mulan! Io non provo proprio rabbia ma provo grande fastidio con alcuni tipi di suoni (tipo alcune urla acute di mia figlia, o soprattutto se ho più suoni da direzioni diverse), o paura e fastidio con altri (rombi forti e improvvisi di moto, cani che abbaiano all'improvviso, suoni forti e improvvisi insomma). Però poi tipo mi piace ascoltare rock e metal ad alto volume!
Ti racconto questa riguardo alla mia difficoltà con i suoni da direzioni diverse: al lavoro ci avevano dato, per le call, delle cuffie tipo da centralinisti, con una sola cuffia insomma! Durante una call, in inglese per giunta, con gli altri colleghi che parlavano nell'open space, non ne potevo più, e appena staccato sono andata in amministrazione a dire se mi procuravano cuffie per persone dotate di DUE orecchie! con le cuffie nuove va mooolto meglio, e quando voglio isolarmi metto musica.

Per quanto riguarda le nottate quando nascerà Elsa, ti direi di non preoccuparti: io ho sempre sempre sofferto di insonnia, da quando sono nati i bambini non capita quasi mai! E in ogni caso il rumore bianco sarà utile a entrambe!

Eowyn ha scritto:Però poi tipo mi piace ascoltare rock e metal ad alto volume!

Questo anche a me Eowyn, infatti la particolarità è che ciò avviene solo con determinati tipi di rumori. Quando abitavo nella vecchia casa con mio marito non ho mai usato tappi per le orecchie nonostante russi come un trattore, però quel suono mi rilassa.

Eowyn ha scritto:Ti racconto questa riguardo alla mia difficoltà con i suoni da direzioni diverse: al lavoro ci avevano dato, per le call, delle cuffie tipo da centralinisti, con una sola cuffia insomma! Durante una call, in inglese per giunta, con gli altri colleghi che parlavano nell'open space, non ne potevo più, e appena staccato sono andata in amministrazione a dire se mi procuravano cuffie per persone dotate di DUE orecchie!

Lasciamo stare il capitolo call, nel mio ufficio non c'erano sale riunioni e a volte mi sembrava di impazzire. Tra l'altro era al primo piano di una delle vie più trafficate di Roma, e occorreva necessariamente chiudere le finestre (ti lascio immaginare che bellezza durante le stagioni calde). Anche in questo caso però ho notato che sono più insofferente io rispetto che altri colleghi.

Molto interessante questo argomento..io ho iniziato qualche anno fa a notare che in premestruo non sopporto rumori che normalmente tollero e soprattutto che cambia proprio la mia percezione dei suoni; ad esempio alcuni brani musicali che normalmente ascolto con piacere (o, al limite, con indifferenza) mi arrivano distorti come se alcuni aspetti fossero più evidenti di altri (tipo la ripetitività, il ritmo di base ecc...).
Sinceramente anch'io arrivo a sentirmi aggressiva tanto che, al lavoro, potrei spaccare le casse dalle quali arrivano incessanti le voci amplificate di chi impartisce nozioni di regia o altro durante le prove...e in macchina arrivo a dover spegnere la radio mentre magari c'è un brano che fino al giorno prima ascoltavo senza problemi...
@mulan ho un supermercato sotto le finestre e so bene di cosa parli...è veramente uno strazio!!!

mulan ha scritto: Ammetto che sono anche preoccupata per la gestione delle nottate ora che nascerà Elsa, perché dormire senza tappi allo stato attuale mi risulta molto difficile, ma allo stesso tempo temo di non sentirla abbastanza.

Ti direi anche io di non preoccuparti, in primis perché i neonati si fanno sentire, se hanno bisogno in ogni caso, sarà molto interessante vedere come si trasforma il tuo sonno con la nascita, perché capita molto spesso che si modifichino (in via anche permanente) varie caratteristiche del sonno, come durata, profondità e l'architettura stessa delle fasi e a volte questa modifica porta alla risoluzione risolvere problemi di sonno di lunga data per la donna, proprio come riportava Eowyn!

Potresti trovare che quello che prima ti svegliava, dopo non ti sveglia più, mentre magari il più piccolo rumore di Elsa ti attiva. Tutti i sensi tendono a ri-orientarsi sul neonato

Eowyn ha scritto: appena staccato sono andata in amministrazione a dire se mi procuravano cuffie per persone dotate di DUE orecchie!

Quelle trovate furbe delle aziende che ti fanno proprio chiedere a cosa pensavano...va bene risparmiare, ma mica così!