Lo squilibrio ormonale NON esiste
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Forum Ladyfertility® :: I METODI NATURALI PER LA FERTILITA' CONSAPEVOLE :: Ciclo, ovulazione, mestruazione e salute femminile!
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Lo squilibrio ormonale NON esiste
Il bersaglio di oggi è il famigerato “squilibrio ormonale”, di cui sicuramente tutti hanno sentito parlare prima o poi, nel contesto della salute femminile.
Perché lo squilibrio ormonale non esiste? E perché se ne parla, se non esiste..?
Per tanti motivi spesso collegati tra loro, che rimandano però tutti ad una visione errata, non precisa, della ciclicità.
Questo perché il ciclo femminile è determinato dal lavoro di ormoni che operano in un circuito a “catena” (feedback). Possiamo immaginarlo come una corsa a staffetta: solo dopo che ciascuno ha finito la sua parte, può entrare in gioco l’ormone successivo nella catena di lavoro.
Solitamente quando si parla di squilibrio ormonale nella donna ci si riferisce ai principali ormoni sessuali femminili, ovvero estrogeno e progesterone (ma non sono gli unici in gioco).
Questi ormoni (e tutti gli altri associati) NON possono essere in squilibrio, perché non si tratta di quantità variamente presenti in un "mix", come la definizione di "equilibrio ormonale" potrebbe far supporre: un cocktail ormonale dove potrebbe andare per sbaglio (questo sbadato corpo femminile, eh..?) a finire troppo di questo, troppo poco di quell'altro...
Ma all'interno del ciclo stiamo preparando un ovulo, non un mojito!
Semplicemente, invece, uno dipende dall’altro: è il lavoro dell'estrogeno che direttamente la presenza del progesterone, attraverso il meccanismo di ovulazione. Prima l'estrogeno sviluppa l'ovulo, poi si verifica l'ovulazione e dopodiché per conseguenza vi sarà un corpo luteo che produce progesterone, fino alla mestruazione.
Ma la "dominanza estrogenica"? Non è una forma di squilibrio ormonale?
A parte che questo concetto non è mai stato scientificamente confermato (se ne parla dalla prima decade degli anni 2000), non c'è omogeneità nel modo in cui viene definita e può essere facilmente confutata.
Ovvero...
Se pensiamo invece alle due fasi principali del ciclo, di fatto la prima dominata dall’estrogeno e la seconda dominata dal progesterone, allora neanche lì ha senso cercare “equilibrio”, perché è assolutamente normale che queste fasi abbiano una lunghezza differente.
Quindi è possibile avere il “progesterone basso”?
Generalmente, nella quasi totalità dei casi, NO.
Purtroppo la maggioranza di questa falsa diagnosi dipende esclusivamente dall'aver eseguito il prelievo per il dosaggio ormonale (campione ematico in laboratorio) nella fase follicolare del ciclo - dove è completamente normale che il progesterone sia ASSENTE!
Né la lunghezza della fase luteale, né prelievi del sangue sono diagnosi di progesterone basso!
Solo durante l'allattamento, raramente nel post-pillola e nella fase della pre-menopausa è possibile vedere una fisiologica riduzione della fase luteale - ma è comunque molto raro. Ancora più raro, ma possibile, è trovare un'alterazione endocrina (come l'iper-prolattinemia) che possa avere questo effetto. Per la donna che monitora il ciclo, i suoi dati sono preziosi per orientare le indagini e le conclusioni sul motivo di un'eventuale carente fase luteale - ma prima di tutto VA DIMOSTRATA!
E dipende sempre dall'accuratezza con cui posizioniamo la data di ovulazione nei nostri grafici...
Ricordiamo che se c’è OVULAZIONE = c’è sufficiente progesterone!!!
E se non c’è ovulazione? Allora potrebbero esserci anche “estrogeni bassi” (e non è detto). Ma attenzione: se anche fosse, non sarebbero la diretta causa dell'assenza di ovulazione, ma la conseguenza di un problema di salute che ostacola l'ovulazione (diete, farmaci, stile di vita, patologie, ecc). Infatti per la cronaca è ugualmente possibile avere livelli alti di estrogeno e non riuscire ad ovulare lo stesso..!
Se invece ovuliamo con regolarità (e l'unico modo di saperlo per certo è attraverso il monitoraggio della fertilità), allora non ci interessa sapere se gli estrogeni sono "alti" o "bassi": evidentemente vanno bene per noi, dato che raggiungono perfettamente il loro scopo!!
Monitorare il tuo ciclo con un metodo che ti assicura precisione è la chiave per conoscere realmente il modo in cui lavora e se ci sono effettive irregolarità da indagare o, al contrario, per difenderti da false diagnosi e dalle varie "mode" nel campo della salute!
Perché lo squilibrio ormonale non esiste? E perché se ne parla, se non esiste..?
Per tanti motivi spesso collegati tra loro, che rimandano però tutti ad una visione errata, non precisa, della ciclicità.
Questo perché il ciclo femminile è determinato dal lavoro di ormoni che operano in un circuito a “catena” (feedback). Possiamo immaginarlo come una corsa a staffetta: solo dopo che ciascuno ha finito la sua parte, può entrare in gioco l’ormone successivo nella catena di lavoro.
Solitamente quando si parla di squilibrio ormonale nella donna ci si riferisce ai principali ormoni sessuali femminili, ovvero estrogeno e progesterone (ma non sono gli unici in gioco).
Questi ormoni (e tutti gli altri associati) NON possono essere in squilibrio, perché non si tratta di quantità variamente presenti in un "mix", come la definizione di "equilibrio ormonale" potrebbe far supporre: un cocktail ormonale dove potrebbe andare per sbaglio (questo sbadato corpo femminile, eh..?) a finire troppo di questo, troppo poco di quell'altro...
Ma all'interno del ciclo stiamo preparando un ovulo, non un mojito!
Semplicemente, invece, uno dipende dall’altro: è il lavoro dell'estrogeno che direttamente la presenza del progesterone, attraverso il meccanismo di ovulazione. Prima l'estrogeno sviluppa l'ovulo, poi si verifica l'ovulazione e dopodiché per conseguenza vi sarà un corpo luteo che produce progesterone, fino alla mestruazione.
Ma la "dominanza estrogenica"? Non è una forma di squilibrio ormonale?
A parte che questo concetto non è mai stato scientificamente confermato (se ne parla dalla prima decade degli anni 2000), non c'è omogeneità nel modo in cui viene definita e può essere facilmente confutata.
Ovvero...
Se pensiamo invece alle due fasi principali del ciclo, di fatto la prima dominata dall’estrogeno e la seconda dominata dal progesterone, allora neanche lì ha senso cercare “equilibrio”, perché è assolutamente normale che queste fasi abbiano una lunghezza differente.
Quindi è possibile avere il “progesterone basso”?
Generalmente, nella quasi totalità dei casi, NO.
Purtroppo la maggioranza di questa falsa diagnosi dipende esclusivamente dall'aver eseguito il prelievo per il dosaggio ormonale (campione ematico in laboratorio) nella fase follicolare del ciclo - dove è completamente normale che il progesterone sia ASSENTE!
Né la lunghezza della fase luteale, né prelievi del sangue sono diagnosi di progesterone basso!
Solo durante l'allattamento, raramente nel post-pillola e nella fase della pre-menopausa è possibile vedere una fisiologica riduzione della fase luteale - ma è comunque molto raro. Ancora più raro, ma possibile, è trovare un'alterazione endocrina (come l'iper-prolattinemia) che possa avere questo effetto. Per la donna che monitora il ciclo, i suoi dati sono preziosi per orientare le indagini e le conclusioni sul motivo di un'eventuale carente fase luteale - ma prima di tutto VA DIMOSTRATA!
E dipende sempre dall'accuratezza con cui posizioniamo la data di ovulazione nei nostri grafici...
Ricordiamo che se c’è OVULAZIONE = c’è sufficiente progesterone!!!
E se non c’è ovulazione? Allora potrebbero esserci anche “estrogeni bassi” (e non è detto). Ma attenzione: se anche fosse, non sarebbero la diretta causa dell'assenza di ovulazione, ma la conseguenza di un problema di salute che ostacola l'ovulazione (diete, farmaci, stile di vita, patologie, ecc). Infatti per la cronaca è ugualmente possibile avere livelli alti di estrogeno e non riuscire ad ovulare lo stesso..!
Se invece ovuliamo con regolarità (e l'unico modo di saperlo per certo è attraverso il monitoraggio della fertilità), allora non ci interessa sapere se gli estrogeni sono "alti" o "bassi": evidentemente vanno bene per noi, dato che raggiungono perfettamente il loro scopo!!
Monitorare il tuo ciclo con un metodo che ti assicura precisione è la chiave per conoscere realmente il modo in cui lavora e se ci sono effettive irregolarità da indagare o, al contrario, per difenderti da false diagnosi e dalle varie "mode" nel campo della salute!
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Lo squilibrio ormonale NON esiste
Dal topic Spotting pre- e post- mestruale
A meno di non avere lesioni, crescite o alterazioni delle strutture endocrine (e per questa indagine serve un endocrinologo, ma è molto improbabile svilupparle improvvisamente), il centro di tutto il lavoro ormonale del ciclo, sia estrogeni, che progesterone, dipende dalle ovaie.
Non solo, il lavoro del progesterone DIPENDE direttamente dal buon lavoro degli estrogeni, come spiegato nel post precedente.
Quindi SE si suppone una carenza da parte del progesterone (e lo spotting prolungato premestruale PUO' dipendere da questo), l'obiettivo è far lavorare meglio gli estrogeni che attenzione non significa buttarcene dentro DIPPIU'. Significa rendere efficiente non solo la produzione di estrogeni, ma anche e principalmente il loro utilizzo (così che la produzione sia adeguatamente regolata, permettendo al corpo di utilizzare efficacemente quanto produce).
La prolattina è il più grande "avversario" degli estrogeni, volutamente per questioni fisiologiche (il corpo cerca di non produrre altre gravidanze fintanto che si sta allattando il bambino precedente). La prolattina non è livello-dipendente, per cui anche valori bassi in circolo possono ostacolare il lavoro degli estrogeni (così come valori alti possono anche non impedirlo).
E la prolattina schizza in una madre possibilmente ogni volta che il bambino piange o è in difficoltà addirittura donne che hanno avuto figli e magari sono insegnanti di asilo hanno reazioni collegate alla prolattina se piangono i loro alunni (fino a lattare spontaneamente, nonostante abbiano finito di allattare anni prima). Addirittura può risultare più elevata in donne senza figli ma che svolgono compiti di cura, come infermiere, assistenti sociali, insegnanti, psicologi, ecc...
Concludo menzionando la "dominanza estrogenica" perché è probabile che ne abbiate sentito parlare in connessione con lo "squilibrio ormonale" e con la carenza di progesterone, in particolare.
Abbiamo un topic dedicato, eventualmente, già dal decennio scorso, ma ad oggi sappiamo che è a) una teoria, non una chiarezza scientifica b) un modello di funzionamento, piuttosto che una patologia, c) una moda, di sicuro!
Come posso far lavorare meglio le ovaie? E a seguire, posso? Il corpo me lo permette qui e ora? Queste sono le domande che consiglio di farsi
Lavorare sul proprio ciclo può essere fatto tramite il canale fisico o quello psichico, a seconda delle esigenze!
Spesso una combinazione di elementi è necessaria per ottenere dei risultati.
Ci sono modi per stimolare le ovaie a lavorare MEGLIO, che è l'unico obiettivo possibile da perseguire. Non possiamo agire su nient'altro che la catena ormonale e i suoi due "poli": ovaie ed asse ipotalamo-ipofisiario.Eowyn ha scritto:
C'è un modo di riequilibrare gli ormoni senza prendere ormoni sintetici?
A meno di non avere lesioni, crescite o alterazioni delle strutture endocrine (e per questa indagine serve un endocrinologo, ma è molto improbabile svilupparle improvvisamente), il centro di tutto il lavoro ormonale del ciclo, sia estrogeni, che progesterone, dipende dalle ovaie.
Non solo, il lavoro del progesterone DIPENDE direttamente dal buon lavoro degli estrogeni, come spiegato nel post precedente.
Quindi SE si suppone una carenza da parte del progesterone (e lo spotting prolungato premestruale PUO' dipendere da questo), l'obiettivo è far lavorare meglio gli estrogeni che attenzione non significa buttarcene dentro DIPPIU'. Significa rendere efficiente non solo la produzione di estrogeni, ma anche e principalmente il loro utilizzo (così che la produzione sia adeguatamente regolata, permettendo al corpo di utilizzare efficacemente quanto produce).
La prolattina è il più grande "avversario" degli estrogeni, volutamente per questioni fisiologiche (il corpo cerca di non produrre altre gravidanze fintanto che si sta allattando il bambino precedente). La prolattina non è livello-dipendente, per cui anche valori bassi in circolo possono ostacolare il lavoro degli estrogeni (così come valori alti possono anche non impedirlo).
E la prolattina schizza in una madre possibilmente ogni volta che il bambino piange o è in difficoltà addirittura donne che hanno avuto figli e magari sono insegnanti di asilo hanno reazioni collegate alla prolattina se piangono i loro alunni (fino a lattare spontaneamente, nonostante abbiano finito di allattare anni prima). Addirittura può risultare più elevata in donne senza figli ma che svolgono compiti di cura, come infermiere, assistenti sociali, insegnanti, psicologi, ecc...
Questo è molto improbabile, ovvero se parliamo di polipi o fibromi nello specifico, sono moderatamente associati ad un esubero di estrogeni nella donna in età fertile, ma questo a prescindere. Dato che lo "squilibrio ormonale" non esiste, non esistono nemmeno fantomatiche conseguenze associate, per fortunaEowyn ha scritto:
Immagino però di andare incontro a possibili problematiche se non faccio niente... Non voglio più figli, ma non voglio neanche rischiare di avere polipi o altro a causa dello squilibrio ormonale...
Concludo menzionando la "dominanza estrogenica" perché è probabile che ne abbiate sentito parlare in connessione con lo "squilibrio ormonale" e con la carenza di progesterone, in particolare.
Abbiamo un topic dedicato, eventualmente, già dal decennio scorso, ma ad oggi sappiamo che è a) una teoria, non una chiarezza scientifica b) un modello di funzionamento, piuttosto che una patologia, c) una moda, di sicuro!
Come posso far lavorare meglio le ovaie? E a seguire, posso? Il corpo me lo permette qui e ora? Queste sono le domande che consiglio di farsi
Lavorare sul proprio ciclo può essere fatto tramite il canale fisico o quello psichico, a seconda delle esigenze!
Spesso una combinazione di elementi è necessaria per ottenere dei risultati.
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
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Re: Lo squilibrio ormonale NON esiste
Grazie Jessica, ho letto con molta attenzione.
Ho appena avuto 7 giorni di spotting prima della partenza delle mestruazioni. Ora mestruazioni partite. 27 giorni di ciclo, mai stata così "puntuale". Adesso cercherò di riprendere a misurare e a fare gli stick, da quel che ho capito possono essere utili! A che temperature devo fare attenzione in particolare? A quelle della fase luteale?
Per far funzionare meglio gli estrogeni cosa si può fare?
Per il discorso prolattina... potrebbe benissimo essere, ma la ginecologa non me l'ha neanche nominata!
Ho smesso di allattare ad ottobre, ma fino a gennaio sentivo il seno, in particolare il sinistro, ancora pieno. A gennaio ho fatto un'eco perché mi sembrava di avere un ingorgo!
Poi ho sentito sempre meno il "latte", però c'è da dire che Simone dorme con me e quando si sveglia gioca con il seno... c'ha sta fissa che non riesce a togliersi...quindi secondo me potrebbe essere che la prolattina venga prodotta... e io di sicuro ne sono influenzata molto, visto che ad esempio entrambe le volte ho avuto il capoparto dopo 20 mesi!
Ho appena avuto 7 giorni di spotting prima della partenza delle mestruazioni. Ora mestruazioni partite. 27 giorni di ciclo, mai stata così "puntuale". Adesso cercherò di riprendere a misurare e a fare gli stick, da quel che ho capito possono essere utili! A che temperature devo fare attenzione in particolare? A quelle della fase luteale?
Per far funzionare meglio gli estrogeni cosa si può fare?
Per il discorso prolattina... potrebbe benissimo essere, ma la ginecologa non me l'ha neanche nominata!
Ho smesso di allattare ad ottobre, ma fino a gennaio sentivo il seno, in particolare il sinistro, ancora pieno. A gennaio ho fatto un'eco perché mi sembrava di avere un ingorgo!
Poi ho sentito sempre meno il "latte", però c'è da dire che Simone dorme con me e quando si sveglia gioca con il seno... c'ha sta fissa che non riesce a togliersi...quindi secondo me potrebbe essere che la prolattina venga prodotta... e io di sicuro ne sono influenzata molto, visto che ad esempio entrambe le volte ho avuto il capoparto dopo 20 mesi!
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
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Re: Lo squilibrio ormonale NON esiste
Senza temperatura che conferma, nessuno dei predittori (muco e picco LH) ci aiuta, perché ci dicono solo se stiamo per ovulare, ma non se abbiamo ovulato, che è l'unico modo di produrre progesterone.Eowyn ha scritto:Adesso cercherò di riprendere a misurare e a fare gli stick, da quel che ho capito possono essere utili!
L'ovulazione si conferma con la verifica di temperature bifasiche in un grafico se i due piani si discostano in media di circa 0.4 °C, l'ovulazione è confermata (questo è il metodo grossolano, poi per confermare in tempo reale con i primi rialzi, servono le regole di un metodo).Eowyn ha scritto:A che temperature devo fare attenzione in particolare? A quelle della fase luteale?
Prendersi cura della salute in generale! Sonno, nutrizione, livelli di stress sotto controllo (=un buon tono del nervo vago), vita sessuale regolare.Eowyn ha scritto:Per far funzionare meglio gli estrogeni cosa si può fare?
Monitorare il ciclo rivela informazioni che non sono accessibili in altri modi. Con queste si possono comprendere i meccanismi del proprio ciclo ovulatorio-mestruale ed eventualmente avviare un tipo di lavoro anche sul piano psicologico, se emergono elementi legati ad esso. La fertilità non è mai solo biologia! E' psicologia, relazioni con il partner , con i figli, con il mondo.
Di base, finché c'è suzione/stimolazione del seno, ci può essere prolattina in circolo e tanto basta ad interferire con l'ovulazione in primis (rallentandola o abbattendola) e in secondo luogo ad interferire con il progesterone. In allattamento, infatti, anche residuo, è l'unico momento della vita in cui è super-fisiologico trovare eventuali "carenze di progesterone".Eowyn ha scritto:Per il discorso prolattina... potrebbe benissimo essere, ma la ginecologa non me l'ha neanche nominata!
Ho smesso di allattare ad ottobre, ma fino a gennaio sentivo il seno, in particolare il sinistro, ancora pieno. A gennaio ho fatto un'eco perché mi sembrava di avere un ingorgo
Chiedo scusa per il ritardo della risposta! Come ho scritto nella sezione Benvenute, non mi si attivano le notifiche da parecchio
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