[È nato] Giovanni di Hythien
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Hythien
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Sharon- Numero di messaggi : 3597
Età : 35
Località : milano
Data d'iscrizione : 06.06.11
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Ommioddio Hythien quanto amore
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Hythien,auguri!!
Sono felice per il tuo parto e la Anto è spettacolare!
Benvenuto Giovanni!
Sono felice per il tuo parto e la Anto è spettacolare!
Benvenuto Giovanni!
martymcfly- Numero di messaggi : 555
Età : 40
Data d'iscrizione : 25.07.11
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Che teneroni i tuoi piccoli la Anto é di una dolcezza infinita, penso che sarà una bravissima sorellona
Ti abbraccio forte Hyt
Ti abbraccio forte Hyt
Zueg- Numero di messaggi : 312
Età : 43
Località : Sondrio
Data d'iscrizione : 04.11.13
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
I racconti non sono il mio forte ma... ci provo, mi scuserete la mancanza di sintesi.
Il 18 gennaio tra le 19 e le 23 ho diverse contrazioni, brevi e irregolari, inizio ad agitarmi perchè voglio andare nell'ospedale che conosco e soprattutto dove mi conoscono! Mi metto a letto e passano.
Alle 2 una contrazione mi sveglia, mi sento che sta volta ci siamo non son più agitata ma focalizzata sull'obiettivo: aspettare con pazienza che diventino belle vicine e regolari per evitare che mi dirottino... sapevo che il reparto sarebbe stato pieno fino alle 9.
Dopo un'oretta mi alzo e sveglio il maritozzo. Non intendo uscire di casa prima delle 4, litighiamo un po'. Portiamo la pupa dalla nonna, io faccio di tutto per perdere tempo e il marito rassegnato si tiene il nervosismo per se.
Arriviamo all'ospedale che le contrazioni sono ogni 4 minuti ma durano decisamente più di un minuto, vorrei aspettare ancora un po' in macchina ma è troppo scomodo quindi andiamo. In reparto il monitoraggio conferma che sono in travaglio e la visita che la dilatazione è 5cm, mandarmi via sarebbe da criminali così mi mettono in sala parto, missione uno compiuta, erano ormai quasi le 6.
Dopo non so quanto tempo mentre passeggio avanti e indietro appoggiandomi al marito ad ogni contrazione, viene a presentarsi l'ostetrica nuova dopo il cambio turno, ci guardiamo, io penso "noooooo... quella che ho odiato la volta scorsaaaa, tra tutto lo staff proprio lei". Anche lei si ricordava di me, parliamo del travaglio precedente, del cesareo, della mia artrite e sembriamo andare d'accordo. Mi fa portare un po' di latte e biscotti per colazione e mi rassicura che questa volta riusciremo a portare a termine il parto naturalmente.
Fatta colazione le contrazioni si fanno sempre più dolorose e cambio posizione in continuazione ma non riesco a trovare posa, mi propongono la vasca ma se l'idea di entrarci mi alletta il pensiero che prima o poi dovrò uscire mi fa scartare l'ipotesi, così provo a stare un po' sdraiata e un po' in piedi dondolandomi. Nel mentre mi fanno due brevi monitoraggi... Verso le 9 e mezza (dice il marito... io avevo perso la cognizione del tempo) controlliamo la dilatazione, ormai è completa, nel giro di poco infatti inizio a sentire la pesantezza della testina pronta alla fase delle spinte. Ho pensato che con la Anto non ero arrivata a questo punto, lei è sempre stata altissima, e la cosa mi ha insieme rallegrato e spaventato, di lì in poi un'esperienza completamente nuova.
Verso le 10 inizio a spingere, prima in piedi poi le caviglie mi hanno abbandonata, il travaglio le ha messe ko, allora mi propongono di mettermi distesa, anche qui dopo un po' di spinte inizia a farmi un male cane l'anca destra, non riuscivo nemmeno a concentrarmi sulle contrazioni, torno un po' in piedi, niente, mi rimetto sul lettino, ma sul fianco destro, così per aiutare le spinte devo tirare a me solo il ginocchio sinistro, va molto meglio e posso pensare solo alle contrazioni e a farle fruttare, poi accompagno le spinte anche con la voce e l'ostetrica inizia ad incitarmi "si brava incazzati, ancora di più, alla prossima urla proprio... dai che sei vicinissima". Con la mano libera stringo quella del marito, inizio a tremare come avessi la febbre ma mi dice che è normale, ancora due spinte e iniziano a farmi male l'altra anca e il ginocchio, glielo dico e lei mi risponde di non preoccuparmi che ancora tre o quattro spinte e sarebbe nato.
A questo punto il panico ha preso il sopravvento, ho pensato che più di due non sarei riuscita, che le anche facevano troppo male e soprattutto non mi rispondevano più, da tonna invece di dirlo l'ho tenuto per me, arrivata la contrazione inizio a spingere forte, c'ho messo tutto quel che avevo e la testa era lì che stava per uscire, l'ostetrica fa per dirmi di fermarmi ma io mi sentivo la gamba cedere così sfrutto l'ultima parte di contrazione per un'altra breve spinta, vedo l'ostetrica tuffarsi e un "secondo" dopo me lo passano bellissimo e piangente, me lo appoggio in grembo e smette di piangere, ma iniziamo io e il babbo, di gioia. Sono le 11.02. Benvenuto al mondo piccolo Giovanni.
Non mi accorgo neanche del trambusto che si sta creando, cordone, placenta, mi attaccano una flebo, io ho occhi solo per il mio piccolino, ma il marito chiede subito spiegazioni. Devono farmi un po' di fisiologica e poi antibiotico e antidolorifico perchè c'è una lacerazione un po' estesa. Arriva il medico di turno che, vista la situazione, mi fa un punturone di anestetico locale e manda a chiamare anche il collega più esperto in pavimento pelvico di turno in ginecologia. Nel frattempo inizia a cucire, arriva il collega e gli fa togliere i punti già dati, poi ricominciano a cucire. Le ostetriche devono aiutarmi a tenere le gambe aperte perchè le anche non mi rispondono. In tutto la fase delle spinte è durata un'ora, a ricucire ci hanno messo 2 ore.
Il 18 gennaio tra le 19 e le 23 ho diverse contrazioni, brevi e irregolari, inizio ad agitarmi perchè voglio andare nell'ospedale che conosco e soprattutto dove mi conoscono! Mi metto a letto e passano.
Alle 2 una contrazione mi sveglia, mi sento che sta volta ci siamo non son più agitata ma focalizzata sull'obiettivo: aspettare con pazienza che diventino belle vicine e regolari per evitare che mi dirottino... sapevo che il reparto sarebbe stato pieno fino alle 9.
Dopo un'oretta mi alzo e sveglio il maritozzo. Non intendo uscire di casa prima delle 4, litighiamo un po'. Portiamo la pupa dalla nonna, io faccio di tutto per perdere tempo e il marito rassegnato si tiene il nervosismo per se.
Arriviamo all'ospedale che le contrazioni sono ogni 4 minuti ma durano decisamente più di un minuto, vorrei aspettare ancora un po' in macchina ma è troppo scomodo quindi andiamo. In reparto il monitoraggio conferma che sono in travaglio e la visita che la dilatazione è 5cm, mandarmi via sarebbe da criminali così mi mettono in sala parto, missione uno compiuta, erano ormai quasi le 6.
Dopo non so quanto tempo mentre passeggio avanti e indietro appoggiandomi al marito ad ogni contrazione, viene a presentarsi l'ostetrica nuova dopo il cambio turno, ci guardiamo, io penso "noooooo... quella che ho odiato la volta scorsaaaa, tra tutto lo staff proprio lei". Anche lei si ricordava di me, parliamo del travaglio precedente, del cesareo, della mia artrite e sembriamo andare d'accordo. Mi fa portare un po' di latte e biscotti per colazione e mi rassicura che questa volta riusciremo a portare a termine il parto naturalmente.
Fatta colazione le contrazioni si fanno sempre più dolorose e cambio posizione in continuazione ma non riesco a trovare posa, mi propongono la vasca ma se l'idea di entrarci mi alletta il pensiero che prima o poi dovrò uscire mi fa scartare l'ipotesi, così provo a stare un po' sdraiata e un po' in piedi dondolandomi. Nel mentre mi fanno due brevi monitoraggi... Verso le 9 e mezza (dice il marito... io avevo perso la cognizione del tempo) controlliamo la dilatazione, ormai è completa, nel giro di poco infatti inizio a sentire la pesantezza della testina pronta alla fase delle spinte. Ho pensato che con la Anto non ero arrivata a questo punto, lei è sempre stata altissima, e la cosa mi ha insieme rallegrato e spaventato, di lì in poi un'esperienza completamente nuova.
Verso le 10 inizio a spingere, prima in piedi poi le caviglie mi hanno abbandonata, il travaglio le ha messe ko, allora mi propongono di mettermi distesa, anche qui dopo un po' di spinte inizia a farmi un male cane l'anca destra, non riuscivo nemmeno a concentrarmi sulle contrazioni, torno un po' in piedi, niente, mi rimetto sul lettino, ma sul fianco destro, così per aiutare le spinte devo tirare a me solo il ginocchio sinistro, va molto meglio e posso pensare solo alle contrazioni e a farle fruttare, poi accompagno le spinte anche con la voce e l'ostetrica inizia ad incitarmi "si brava incazzati, ancora di più, alla prossima urla proprio... dai che sei vicinissima". Con la mano libera stringo quella del marito, inizio a tremare come avessi la febbre ma mi dice che è normale, ancora due spinte e iniziano a farmi male l'altra anca e il ginocchio, glielo dico e lei mi risponde di non preoccuparmi che ancora tre o quattro spinte e sarebbe nato.
A questo punto il panico ha preso il sopravvento, ho pensato che più di due non sarei riuscita, che le anche facevano troppo male e soprattutto non mi rispondevano più, da tonna invece di dirlo l'ho tenuto per me, arrivata la contrazione inizio a spingere forte, c'ho messo tutto quel che avevo e la testa era lì che stava per uscire, l'ostetrica fa per dirmi di fermarmi ma io mi sentivo la gamba cedere così sfrutto l'ultima parte di contrazione per un'altra breve spinta, vedo l'ostetrica tuffarsi e un "secondo" dopo me lo passano bellissimo e piangente, me lo appoggio in grembo e smette di piangere, ma iniziamo io e il babbo, di gioia. Sono le 11.02. Benvenuto al mondo piccolo Giovanni.
Non mi accorgo neanche del trambusto che si sta creando, cordone, placenta, mi attaccano una flebo, io ho occhi solo per il mio piccolino, ma il marito chiede subito spiegazioni. Devono farmi un po' di fisiologica e poi antibiotico e antidolorifico perchè c'è una lacerazione un po' estesa. Arriva il medico di turno che, vista la situazione, mi fa un punturone di anestetico locale e manda a chiamare anche il collega più esperto in pavimento pelvico di turno in ginecologia. Nel frattempo inizia a cucire, arriva il collega e gli fa togliere i punti già dati, poi ricominciano a cucire. Le ostetriche devono aiutarmi a tenere le gambe aperte perchè le anche non mi rispondono. In tutto la fase delle spinte è durata un'ora, a ricucire ci hanno messo 2 ore.
Hythien- Numero di messaggi : 945
Età : 39
Località : Genova
Data d'iscrizione : 06.12.13
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Hythiennnnn che emozione! Mi spiace per la lacerazione, dal racconto sembra importante spero che ora vada un po' meglio e che tu possa goderti il tuo piccolino
Un abbraccio forte a tutti e quattro
Un abbraccio forte a tutti e quattro
Zueg- Numero di messaggi : 312
Età : 43
Località : Sondrio
Data d'iscrizione : 04.11.13
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Grazie Zueg!!
La lacerazione è stata di terzo grado quindi abbastanza importante si... ma a parte i primi 5-6 giorni fastidiosissimi, mi lavavo e non capivo cosa stavo toccando, panico ! nonostante i millemila punti (han perso il conto a 40 ) non ho quasi nessun fastidio, e non ho necessità di sedermi storta a parte nella perfida sedia della sala d'aspetto del pediatra.
La lacerazione è stata di terzo grado quindi abbastanza importante si... ma a parte i primi 5-6 giorni fastidiosissimi, mi lavavo e non capivo cosa stavo toccando, panico ! nonostante i millemila punti (han perso il conto a 40 ) non ho quasi nessun fastidio, e non ho necessità di sedermi storta a parte nella perfida sedia della sala d'aspetto del pediatra.
Hythien- Numero di messaggi : 945
Età : 39
Località : Genova
Data d'iscrizione : 06.12.13
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Hythien è stato bello leggere che hai avuto il parto che volevi dopo il cesareo della precedente gravidanza, però devo ammettere che quando hai scritto che ci hanno messo due ore a ricucire mi si sono drizzati i peli delle braccia
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: [È nato] Giovanni di Hythien
Scrivo per il gusto di "correggere" il racconto.
Oggi ho incontrato l'ostetrica che mi ha aiutata a far nascere Giovanni e parlando è uscita fuori una "news" che nel trambusto del momento mi ero persa. Il pupetto è uscito tenendo una manina a pugnetto accanto all'orecchio... quindi anche se fossi stata meno precipitosa le cose molto probabilmente sarebbero andate nello stesso modo
biricchino!! sarà per quello che fa tutto il bravo ragazzo e dorme buono buono... vuol farsi perdonare
Oggi ho incontrato l'ostetrica che mi ha aiutata a far nascere Giovanni e parlando è uscita fuori una "news" che nel trambusto del momento mi ero persa. Il pupetto è uscito tenendo una manina a pugnetto accanto all'orecchio... quindi anche se fossi stata meno precipitosa le cose molto probabilmente sarebbero andate nello stesso modo
biricchino!! sarà per quello che fa tutto il bravo ragazzo e dorme buono buono... vuol farsi perdonare
Hythien- Numero di messaggi : 945
Età : 39
Località : Genova
Data d'iscrizione : 06.12.13
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