L'Ostetrica
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Re: L'Ostetrica
Grazie a tutte ragazze!
Vedo che tutte voi avete avuto più colloqui con diverse ostetriche e giustamente non con tutte le persone ci troviamo a nostro agio...io paradossalmente sono molto a mio agio con la ginecologa, è davvero brava e attenta a varie cose, ma per il discorso parto mi ha sempre lasciato libera di decidere da sola. In tutte le gravidanze ho fatto percorsi diversi, nel primo ho trovato un'ostetrica fantastica per il corso preparto che ho scelto di fare a pagamento e che il Caso ha voluto che fosse in turno quando è nata Rebecca. nel secondo, non facendo un corso preparto ho trovato queste ostetriche giovanissime ma stupende che mi hanno seguito facendo yoga e quindi con una cura a 360° sulla gravidanza. In questa avrei voluto fare il grande passo, ma davvero credo sia inutile continuare a cercare, non tanto per la paura di non trovare qualcuna adatta, ma perché le motivazioni non cambierebbero (soldi e parenti). In modo paradossale la scelta di andare in ospedale sarebbe proprio per avere 3 giorni senza visite e potermi godere al 100% il mio bambino. Ne sto cercando uno con il rooming in 24h.
@mulan la clinica è villa pia, non è un'altra clinica molto famosa su roma, credo intendessi la fabia mater, che starei infatti valutando, se non fosse che è a millemila chilometri da casa mia...ma di questo parleò in un altro topic poi.
Vedo che tutte voi avete avuto più colloqui con diverse ostetriche e giustamente non con tutte le persone ci troviamo a nostro agio...io paradossalmente sono molto a mio agio con la ginecologa, è davvero brava e attenta a varie cose, ma per il discorso parto mi ha sempre lasciato libera di decidere da sola. In tutte le gravidanze ho fatto percorsi diversi, nel primo ho trovato un'ostetrica fantastica per il corso preparto che ho scelto di fare a pagamento e che il Caso ha voluto che fosse in turno quando è nata Rebecca. nel secondo, non facendo un corso preparto ho trovato queste ostetriche giovanissime ma stupende che mi hanno seguito facendo yoga e quindi con una cura a 360° sulla gravidanza. In questa avrei voluto fare il grande passo, ma davvero credo sia inutile continuare a cercare, non tanto per la paura di non trovare qualcuna adatta, ma perché le motivazioni non cambierebbero (soldi e parenti). In modo paradossale la scelta di andare in ospedale sarebbe proprio per avere 3 giorni senza visite e potermi godere al 100% il mio bambino. Ne sto cercando uno con il rooming in 24h.
@mulan la clinica è villa pia, non è un'altra clinica molto famosa su roma, credo intendessi la fabia mater, che starei infatti valutando, se non fosse che è a millemila chilometri da casa mia...ma di questo parleò in un altro topic poi.
luisav- Numero di messaggi : 2569
Età : 43
Località : Fiumicino
Data d'iscrizione : 17.12.09
Re: L'Ostetrica
Luisav secondo me fai benissimo a trovare la soluzione migliore per te e il discorso che fai sulla privacy dell'ospedale è tutt'altro che assurdo. Ti assicuro che pur essendo convinta sul parto in casa da subito mi è capitato di pensare all'ospedale come un luogo più protetto. Un approccio naturale secondo me è proprio un approccio attento ai propri bisogni...e quelli li conosci solo tu così come sei solo tu a sapere e decidere cosa è meglio per te.
Cerca l'ospedale con l'approccio più vicino a quello che preferisci...noi siamo tutte con te! 😘
Cerca l'ospedale con l'approccio più vicino a quello che preferisci...noi siamo tutte con te! 😘
uffa- Numero di messaggi : 197
Età : 42
Data d'iscrizione : 27.08.14
Re: L'Ostetrica
Concordo con uffa, il tuo discorso lo posso capire perfettamente luisav. Comunque puoi pensare anche a una via di mezzo, ossia trovare un'ostetrica di fiducia (e con la quale ti trovi in sintonia) che ti assista in ospedale, a me sembra una soluzione ragionevole date le tue esigenze. Tienici aggiornate, e speriamo troverai una professionista seria ed empatica.
P.S. Comunque mi riferivo anch'io a Villa Pia, so che hanno inaugurato da poco una super sala parto con vasca, e che inoltre è convenzionata e quindi gratuita. Poi se ti va approfondiamo nel topic apposito
P.S. Comunque mi riferivo anch'io a Villa Pia, so che hanno inaugurato da poco una super sala parto con vasca, e che inoltre è convenzionata e quindi gratuita. Poi se ti va approfondiamo nel topic apposito
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 34
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: L'Ostetrica
Mi dispiace Luisav che tu si sia sentita giudicata e tolta dalla tua zona di comfort personale, chiaramente questo è stato un fallimento comunicativo che doveva essere il più possibile evitato.
Vorrei però provare a guardare la stessa situazione anche da un punto di vista più neutrale, se possibile.
Fermo restando che le persone si ricorderanno sempre come le hai fatte sentire e non tanto quello che hai detto (Maya Angelou), e che quindi era importante che l'ostetrica ti facesse "portare a casa" un messaggio di tipo diverso, non me la sento di giudicare come sbagliato il senso del suo intervento e non vorrei lasciar proliferare fraintendimenti sulla posizione delle ostetriche stesse su questo argomento (visto che siamo in pubblico).
Tutto quello che lei ti ha sollevato è fondamentalmente giusto - e chi lo decide? direte. Giusto in relazione all'obiettivo.
Perché sono tutti elementi effettivamente importanti da ricordare e sostenere nell'ottica di realizzare una buona esperienza di parto in casa. Giusto perché lasciar via questi elementi non darebbe necessariamente lo stesso risultato.
Vediamola dal punto di vista dell'ostetrica, che ha esattamente il ruolo di cui sopra, solo per un attimo:
L'hai chiamata per disdire il suo servizio professionale. Non eri tenuta a fornire nessuna spiegazione o giustificazione del perché (ricordiamolo sempre). Se però entri nel merito delle spiegazioni, un professionista può pensare che gliele esponi perché non hai del tutto effettivamente rinunciato al tuo obiettivo e vuoi delle rassicurazioni. Poi, magari le rassicurazioni sono state esposte in maniera più "aggressiva" di quello che ti aspettavi, e qui è dove è venuto meno il punto di contatto sicuramente, aggiungiamoci pure che forse non era quello che realmente chiedevi (perché magari eri realmente già ferma nella tua intenzione di declinare il progetto).
Però lei ha fatto una scommessa, anche non conoscendo chi c'è dall'altra parte della linea: se davvero tu fossi stata una donna che si sentiva costretta a rinunciare al parto in casa per tutte le variabili che hai esposto, certo su quella economica c'è sempre poco spazio di manovra, ma se la scelta fosse dipesa maggiormente da tutte le altre, allora ha pensato che forse poteva aiutarti. Se non avesse cercato di entrare nel merito (e ripeto, probabilmente come lo ha fatto è stato il problema), e tu però veramente avessi voluto qualcuno che sostenesse la tua motivazione, spezzando gli ostacoli, avresti probabilmente l'amaro in bocca adesso. E ti assicuro che donne in questa situazione ce ne sono tante! Le incontro non solo sul piano della gravidanza o del parto, ma già su quello della contraccezione o della ricerca della gravidanza. Perché viviamo in un modo per cui realizzare le "vicende della fertilità", e farlo bene, spesso si trovano degli ostacoli, che possono essere abbattuti, ma non ci sentiamo adeguati a farlo e allora effettivamente c'è bisogno di una mano.
Se non sono economici, sono sempre ostacoli culturali e/o sociali (familiari, di coppia, ecc.).
Prendo questo esempio:
Nella nostra cultura, è l'atteggiamento attuale verso il parto e la maternità che ti porta dire che, se tu facessi questo, allora saresti una "stronza".
E se invece fosse un'aspettativa totalmente normale da avere?
Se vivessimo in una cultura dove davvero il parto (e la donna!!!) sono rispettati, dove si valorizza la fisiologia di questa esperienza, dove perfino fosse acquisito cosa questo significa e non lo dovessimo spiegare come fosse fantascienza, allora non sembrerebbe un favore fuori luogo quello che hai citato qui sopra. E un mondo dove tutte le donne sono lasciate libere di partorire nella maniera più comoda e sicura per loro, o quantomeno di scegliere di farlo, è un mondo che si costruisce una partoriente alla volta, con un nucleo familiare di donne per volta.
Da dove si comincia?
Con questo non voglio assolutamente dire che volere è potere e altre banalità del caso (la realtà è altra e molto più complessa); voglio dire che non me la sento proprio di giudicare negativamente chi prova a darci sostegno (posto che sia nel modo adeguato) e poi ugualmente si scontra con gli stessi ostacoli...
Vorrei però provare a guardare la stessa situazione anche da un punto di vista più neutrale, se possibile.
Fermo restando che le persone si ricorderanno sempre come le hai fatte sentire e non tanto quello che hai detto (Maya Angelou), e che quindi era importante che l'ostetrica ti facesse "portare a casa" un messaggio di tipo diverso, non me la sento di giudicare come sbagliato il senso del suo intervento e non vorrei lasciar proliferare fraintendimenti sulla posizione delle ostetriche stesse su questo argomento (visto che siamo in pubblico).
Tutto quello che lei ti ha sollevato è fondamentalmente giusto - e chi lo decide? direte. Giusto in relazione all'obiettivo.
Perché sono tutti elementi effettivamente importanti da ricordare e sostenere nell'ottica di realizzare una buona esperienza di parto in casa. Giusto perché lasciar via questi elementi non darebbe necessariamente lo stesso risultato.
Vediamola dal punto di vista dell'ostetrica, che ha esattamente il ruolo di cui sopra, solo per un attimo:
L'hai chiamata per disdire il suo servizio professionale. Non eri tenuta a fornire nessuna spiegazione o giustificazione del perché (ricordiamolo sempre). Se però entri nel merito delle spiegazioni, un professionista può pensare che gliele esponi perché non hai del tutto effettivamente rinunciato al tuo obiettivo e vuoi delle rassicurazioni. Poi, magari le rassicurazioni sono state esposte in maniera più "aggressiva" di quello che ti aspettavi, e qui è dove è venuto meno il punto di contatto sicuramente, aggiungiamoci pure che forse non era quello che realmente chiedevi (perché magari eri realmente già ferma nella tua intenzione di declinare il progetto).
Però lei ha fatto una scommessa, anche non conoscendo chi c'è dall'altra parte della linea: se davvero tu fossi stata una donna che si sentiva costretta a rinunciare al parto in casa per tutte le variabili che hai esposto, certo su quella economica c'è sempre poco spazio di manovra, ma se la scelta fosse dipesa maggiormente da tutte le altre, allora ha pensato che forse poteva aiutarti. Se non avesse cercato di entrare nel merito (e ripeto, probabilmente come lo ha fatto è stato il problema), e tu però veramente avessi voluto qualcuno che sostenesse la tua motivazione, spezzando gli ostacoli, avresti probabilmente l'amaro in bocca adesso. E ti assicuro che donne in questa situazione ce ne sono tante! Le incontro non solo sul piano della gravidanza o del parto, ma già su quello della contraccezione o della ricerca della gravidanza. Perché viviamo in un modo per cui realizzare le "vicende della fertilità", e farlo bene, spesso si trovano degli ostacoli, che possono essere abbattuti, ma non ci sentiamo adeguati a farlo e allora effettivamente c'è bisogno di una mano.
Se non sono economici, sono sempre ostacoli culturali e/o sociali (familiari, di coppia, ecc.).
Prendo questo esempio:
luisav ha scritto:ma cosa dovrei fare, fare la stroxxa e chiudere tutti fuori per una settimana perché devo avere pace e rispetto, poi però nel frattempo mi devono tenere i figli o preparare pure il pranzo o portarli a scuola?
Nella nostra cultura, è l'atteggiamento attuale verso il parto e la maternità che ti porta dire che, se tu facessi questo, allora saresti una "stronza".
E se invece fosse un'aspettativa totalmente normale da avere?
Se vivessimo in una cultura dove davvero il parto (e la donna!!!) sono rispettati, dove si valorizza la fisiologia di questa esperienza, dove perfino fosse acquisito cosa questo significa e non lo dovessimo spiegare come fosse fantascienza, allora non sembrerebbe un favore fuori luogo quello che hai citato qui sopra. E un mondo dove tutte le donne sono lasciate libere di partorire nella maniera più comoda e sicura per loro, o quantomeno di scegliere di farlo, è un mondo che si costruisce una partoriente alla volta, con un nucleo familiare di donne per volta.
Da dove si comincia?
Con questo non voglio assolutamente dire che volere è potere e altre banalità del caso (la realtà è altra e molto più complessa); voglio dire che non me la sento proprio di giudicare negativamente chi prova a darci sostegno (posto che sia nel modo adeguato) e poi ugualmente si scontra con gli stessi ostacoli...
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: L'Ostetrica
Pq, grazie come sempre perché riesci a scrivere e spiegarti in maniera così chiara!
Sono perfettamente convinta che questo sia un mio stato d'animo, che lei dal suo punto di vista, aveva ragione da vendere. Rimane il fatto che il modo in cui lo ha fatto non mi è sembrato il miglior modo, soprattutto perché io e lei, di persona, non ci eravamo mai parlate.
E tu hai ragione a dire che l'aspettativa nei confronti del parto è sbagliata, e io combatto tutti i giorni, nel mio piccolo, contro tutte queste "usanze" e credenze sbagliate (vedi allattamento, svezzamento, fascia, dormire insieme, per non parlare dell'educazione...).
Mentre in alcuni casi riesco a combattere tutto questo e a cercare di cambiare le cose (quante volte i miei parenti mi hanno definito "strana" per le mie scelte?) ma nel caso del parto, cercherò il male minore per far incastrare al meglio tutte queste variabili che ci sono.
Grazie sempre del supporto!
Sono perfettamente convinta che questo sia un mio stato d'animo, che lei dal suo punto di vista, aveva ragione da vendere. Rimane il fatto che il modo in cui lo ha fatto non mi è sembrato il miglior modo, soprattutto perché io e lei, di persona, non ci eravamo mai parlate.
E tu hai ragione a dire che l'aspettativa nei confronti del parto è sbagliata, e io combatto tutti i giorni, nel mio piccolo, contro tutte queste "usanze" e credenze sbagliate (vedi allattamento, svezzamento, fascia, dormire insieme, per non parlare dell'educazione...).
Mentre in alcuni casi riesco a combattere tutto questo e a cercare di cambiare le cose (quante volte i miei parenti mi hanno definito "strana" per le mie scelte?) ma nel caso del parto, cercherò il male minore per far incastrare al meglio tutte queste variabili che ci sono.
Grazie sempre del supporto!
luisav- Numero di messaggi : 2569
Età : 43
Località : Fiumicino
Data d'iscrizione : 17.12.09
Re: L'Ostetrica
Avrei voluto scrivere le stesse cose di PQ, e allora per fortuna non ne ho avuto tempo, cosi' lei lo ha fatto molto meglio di me:). Aggiungo solo che le ostetriche che seguono parti in casa sono, per forza di cose, molto appassionate del proprio lavoro e dei diritti di Mamma e bambino, quindi si scaldano in fretta. Noi sappiamo che sei una persona intelligente e informata, lei no,ce non nego che Se leggessi una mail da una sconosciuta che mi apporta quelle ragioni (non parlo di quella economica) reagirei un po'come lei! ;)
dipkick- Numero di messaggi : 1971
Età : 40
Località : Perth-Australia
Data d'iscrizione : 24.04.08
Re: L'Ostetrica
Ciao ragazze! Come ho scritto nel topic "parto in ospedale" ho già scelto la struttura in cui partorire, e siccome vorrei farmi seguire privatamente da un'ostetrica che lavora anche internamente lì mi sono messa alla ricerca. Questa scelta deriva dal fatto che, a causa delle norme anti-covid, è diventato molto molto difficile portare in ospedale un'ostetrica esterna alla struttura.
Ho avuto, al momento, 3 diversi contatti:
- Ostetrica 1: abbastanza famosa come nomea, ha tanti anni di esperienza anche interna all'ospedale, so per certo che fa anche assistenza post-partum (allattamento, aiuta nel primo bagnetto, ecc...). Ha seguito la mia estetista che abita nella mia stessa zona, quindi non ci sarebbero problemi di distanze;
- Ostetrica 2: parente di una mia collega, giovane (ha circa la mia età) ma con una discreta esperienza anche all'estero. So che pratica a Roma e dovrei capire se sarebbe disposta a seguirmi (magari anche per il post-partum) pur abitando fuori dal centro. Il motivo di questa "preoccupazione" è che, pur essendo relativamente vicina a livello di chilometri, nei mesi estivi fare avanti e indietro con Roma da casa mia è molto impegnativo causa traffico, visto che molti romani si spostano nelle seconde case al mare che sono proprio nella mia zona;
- Ostetrica 3, consigliata dalla mia ginecologa, fa parte di una associazione di ostetriche che opera proprio nella mia città e che eroga diversi servizi tra cui posturale, corso pre-parto, ecc... Ho sentito parlare molto bene di questa associazione da parte di diverse persone, e infatti per il corso mi appoggerei sicuramente a loro, quindi avere un'ostetrica con la quale fare un po' tutto sarebbe ottimo. La mia ginecologa dice però che facendo già attività ospedaliera e in associazione centellina quella privata, quindi sarebbe un po' un terno a lotto. Anche lei ha parecchi anni di esperienza nel settore (dovrebbe avere quasi una cinquantina d'anni).
Ora, al di là delle varie considerazioni di carattere pratico, cos'è che può fare la differenza nella scelta di un'ostetrica? Ovviamente l'aspetto empatico è molto importante e sono d'accordo, ma quali sono le informazioni da chiedere? Grazie mille.
Ho avuto, al momento, 3 diversi contatti:
- Ostetrica 1: abbastanza famosa come nomea, ha tanti anni di esperienza anche interna all'ospedale, so per certo che fa anche assistenza post-partum (allattamento, aiuta nel primo bagnetto, ecc...). Ha seguito la mia estetista che abita nella mia stessa zona, quindi non ci sarebbero problemi di distanze;
- Ostetrica 2: parente di una mia collega, giovane (ha circa la mia età) ma con una discreta esperienza anche all'estero. So che pratica a Roma e dovrei capire se sarebbe disposta a seguirmi (magari anche per il post-partum) pur abitando fuori dal centro. Il motivo di questa "preoccupazione" è che, pur essendo relativamente vicina a livello di chilometri, nei mesi estivi fare avanti e indietro con Roma da casa mia è molto impegnativo causa traffico, visto che molti romani si spostano nelle seconde case al mare che sono proprio nella mia zona;
- Ostetrica 3, consigliata dalla mia ginecologa, fa parte di una associazione di ostetriche che opera proprio nella mia città e che eroga diversi servizi tra cui posturale, corso pre-parto, ecc... Ho sentito parlare molto bene di questa associazione da parte di diverse persone, e infatti per il corso mi appoggerei sicuramente a loro, quindi avere un'ostetrica con la quale fare un po' tutto sarebbe ottimo. La mia ginecologa dice però che facendo già attività ospedaliera e in associazione centellina quella privata, quindi sarebbe un po' un terno a lotto. Anche lei ha parecchi anni di esperienza nel settore (dovrebbe avere quasi una cinquantina d'anni).
Ora, al di là delle varie considerazioni di carattere pratico, cos'è che può fare la differenza nella scelta di un'ostetrica? Ovviamente l'aspetto empatico è molto importante e sono d'accordo, ma quali sono le informazioni da chiedere? Grazie mille.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 34
Data d'iscrizione : 30.08.11
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Re: L'Ostetrica
Dato che hai fatto già delle valutazioni preliminari, oltre agli aspetti che hai già sottolineato, ti suggerirei che potresti fare loro domande più specifiche inerenti al tipo di parto che stai preparando così puoi vedere se rispetto ai temi che sono importanti per te c'è sintonia o se può emergere qualche criticità da sistemare in preparazione (per es. relativa alla struttura, ci potrebbero essere informazioni che loro hanno e che ti possono servire).
Sulla "carta", sembrerebbe che l'Ostetrica 1 abbia punti a favore e non a sfavore, però immagino che se ancora non ha fatto sbilanciare la tua scelta, ci possano essere altri motivi Idealmente, un'Ostetrica che lavora con il parto in casa è l'Ostetrica che conosce più da vicino la fisiologia del parto e può far fronte più agevolmente alle differenze che si presentano in ospedale - laddove le Ostetriche abituate al lavoro in ospedale tendono ad adottarne più sistematicamente i protocolli (questo generalizzando moltissimo, considerando le dovute differenze poi che troverai da persona a persona).
Stai già facendo un corso di preparazione alla nascita? Conoscere come funziona il parto fisiologico ti aiuta a prepararlo e ad avere le idee chiare anche sulle aspettative relative all'assistenza
Conosco varie Ostetriche su Roma e dintorni, perciò se gradisci eventualmente info più specifiche, scrivimi pure in privato
Sulla "carta", sembrerebbe che l'Ostetrica 1 abbia punti a favore e non a sfavore, però immagino che se ancora non ha fatto sbilanciare la tua scelta, ci possano essere altri motivi Idealmente, un'Ostetrica che lavora con il parto in casa è l'Ostetrica che conosce più da vicino la fisiologia del parto e può far fronte più agevolmente alle differenze che si presentano in ospedale - laddove le Ostetriche abituate al lavoro in ospedale tendono ad adottarne più sistematicamente i protocolli (questo generalizzando moltissimo, considerando le dovute differenze poi che troverai da persona a persona).
Stai già facendo un corso di preparazione alla nascita? Conoscere come funziona il parto fisiologico ti aiuta a prepararlo e ad avere le idee chiare anche sulle aspettative relative all'assistenza
Conosco varie Ostetriche su Roma e dintorni, perciò se gradisci eventualmente info più specifiche, scrivimi pure in privato
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Dott.ssa Jessica Borgogni
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I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: L'Ostetrica
Ciao Mulan! Allora, mi viene da dirti che le sensazioni a pelle sono molto importanti. Se c'è qualcosa che non ti convince, anche se sulla carta tutto sembra a posto, fidati del tuo intuito e continua la ricerca con un'altra ostetrica. Tieni anche sempre presente che da qui al momento del parto potrebbero (si spera!) cambiare le normative e tornare ad una situazione di normalità.
Per quanto riguarda le domande da porre all'ostetrica, immagino che avendo tu scelto la struttura sarai già a conoscenza delle prassi e dei protocolli che vengono adottati lì (ad es: presenza del papà durante il parto e dopo, posizioni libere, travaglio e parto in acqua, epidurale, secondamento, taglio del cordone ecc). Nel caso puoi chiedere a lei cosa pensa di determinare pratiche (episiotomia, manovra di kristeller, rottura del sacco per velocizzare il travaglio, ecc.) e dalle sue risposte puoi capire se è compatibile con ciò che desideri tu, se senti un'affinità, se senti di poterti fidare.
Per quanto riguarda l'assistenza post parto, prova a focalizzare quali bisogni potresti avere e scegliere la figura che più può soddisfare i tuoi bisogni.
Un'ostetrica nel post parto ti aiuta con l'allattamento, con l'attacco al seno, valuta l'accrescimento della bimba, può controllare i punti di sutura (sia perineali che del cesareo), può praticare trattamenti ostetrici di chiusura a fine puerperio.
Una doula invece può stare accanto nella quotidianità, preparare una lavatrice, i pasti, fare delle commissioni per te, è di sostegno emotivamente, ti ascolta senza giudicare, ti supporta nelle tue scelte legate alla maternità, può aiutare nella rielaborazione del parto...
Ecco, leggo ora Jessica
Per quanto riguarda le domande da porre all'ostetrica, immagino che avendo tu scelto la struttura sarai già a conoscenza delle prassi e dei protocolli che vengono adottati lì (ad es: presenza del papà durante il parto e dopo, posizioni libere, travaglio e parto in acqua, epidurale, secondamento, taglio del cordone ecc). Nel caso puoi chiedere a lei cosa pensa di determinare pratiche (episiotomia, manovra di kristeller, rottura del sacco per velocizzare il travaglio, ecc.) e dalle sue risposte puoi capire se è compatibile con ciò che desideri tu, se senti un'affinità, se senti di poterti fidare.
Per quanto riguarda l'assistenza post parto, prova a focalizzare quali bisogni potresti avere e scegliere la figura che più può soddisfare i tuoi bisogni.
Un'ostetrica nel post parto ti aiuta con l'allattamento, con l'attacco al seno, valuta l'accrescimento della bimba, può controllare i punti di sutura (sia perineali che del cesareo), può praticare trattamenti ostetrici di chiusura a fine puerperio.
Una doula invece può stare accanto nella quotidianità, preparare una lavatrice, i pasti, fare delle commissioni per te, è di sostegno emotivamente, ti ascolta senza giudicare, ti supporta nelle tue scelte legate alla maternità, può aiutare nella rielaborazione del parto...
Ecco, leggo ora Jessica
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 37
Data d'iscrizione : 19.08.12
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Re: L'Ostetrica
Grazie mille per tutto Jess.
Ancora non sto seguendo un corso perché qui partono dalla 25esima settimana, quello che so deriva dal forum e da libri che sto leggendo (ho iniziato "Venire al mondo e dare alla luce"), e so per certo ad esempio che non voglio episiotomia e Kristeller, che voglio essere libera di scegliere la posizione durante il travaglio/parto e che il cordone sia clampato quando smette di pulsare. Ecco, tutte queste cose non sono fantascienza nell'ospedale in cui vorrei partorire (l'ho scelto anche per questo), perciò non credo che in questo senso sarei costretta a scontrarmi con muri di gomma.
Oltre a questo mi piacerebbe poter affrontare le prime fasi del travaglio in casa e di conseguenza mi piacerebbe un'ostetrica che mi possa offrire reperibilità (compatibilmente con i turni in ospedale), oltre che un adeguato supporto nel post-partum.
In parte sono vincolata nella scelta di ostetriche interne all'ospedale perché da inizio pandemia so che non è più concesso portare personale esterno (ma magari le cose cambieranno nei prossimi mesi), queste tre ostetriche le devo comunque ancora sentire perché ammetto che brancolo un po' nel buio sulle cose da chiedere in merito ai "servizi" più o meno standard che possono essere offerti.
@Zara, ho letto dopo e in effetti mi hai dato altri spunti interessanti: l'opinione su alcune pratiche può in effetti essere una domanda interessante, ammetto che tra l'altro non mi ero posta la questione sulla rottura del sacco per velocizzare il travaglio e sicuramente dovrò approfondire. Grazie anche per le informazioni sul ruolo della doula, sarebbe sicuramente interessante soprattutto perché penso che avrò parecchio bisogno di un certo supporto emotivo nel post-partum.
Ancora non sto seguendo un corso perché qui partono dalla 25esima settimana, quello che so deriva dal forum e da libri che sto leggendo (ho iniziato "Venire al mondo e dare alla luce"), e so per certo ad esempio che non voglio episiotomia e Kristeller, che voglio essere libera di scegliere la posizione durante il travaglio/parto e che il cordone sia clampato quando smette di pulsare. Ecco, tutte queste cose non sono fantascienza nell'ospedale in cui vorrei partorire (l'ho scelto anche per questo), perciò non credo che in questo senso sarei costretta a scontrarmi con muri di gomma.
Oltre a questo mi piacerebbe poter affrontare le prime fasi del travaglio in casa e di conseguenza mi piacerebbe un'ostetrica che mi possa offrire reperibilità (compatibilmente con i turni in ospedale), oltre che un adeguato supporto nel post-partum.
In parte sono vincolata nella scelta di ostetriche interne all'ospedale perché da inizio pandemia so che non è più concesso portare personale esterno (ma magari le cose cambieranno nei prossimi mesi), queste tre ostetriche le devo comunque ancora sentire perché ammetto che brancolo un po' nel buio sulle cose da chiedere in merito ai "servizi" più o meno standard che possono essere offerti.
@Zara, ho letto dopo e in effetti mi hai dato altri spunti interessanti: l'opinione su alcune pratiche può in effetti essere una domanda interessante, ammetto che tra l'altro non mi ero posta la questione sulla rottura del sacco per velocizzare il travaglio e sicuramente dovrò approfondire. Grazie anche per le informazioni sul ruolo della doula, sarebbe sicuramente interessante soprattutto perché penso che avrò parecchio bisogno di un certo supporto emotivo nel post-partum.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 34
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