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Narcisismo e dipendenza affettiva

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Narcisismo e dipendenza affettiva Empty Narcisismo e dipendenza affettiva

Messaggio Da mulan Lun Gen 09, 2023 11:00 am

Apro questo topic qui perché il tema è applicabile in vari aspetti della vita e non solo nelle relazioni amorose, ma vedi tu @Jessica se pensi sia il caso di spostarlo nella sezione riservata. Narcisismo e dipendenza affettiva 902113

Ultimamente si parla molto di narcisismo e dipendenza affettiva, cosa che è sicuramente positiva, ma in parte come sempre ha portato un po' l'"effetto moda" con il risultato che ogni relazione finita viene definita tossica e l'ex partner narcisista.

Io ho sentito per la prima volta parlare di queste realtà durante il mio primo percorso di psicoterapia, alla fine della mia vecchia relazione, perché sapevo che qualcosa non andava ma non sapevo cosa, e riuscii a chiuderla solo quando ormai mi aveva completamente prosciugata. Quando la psicoterapeuta azzardò questa ipotesi mi resi conto che era praticamente il pezzo del puzzle che mancava, e che tanti aspetti del mio passato mi avevano portata ormai a quella situazione.

Voi avete esperienze a riguardo? Cosa sapete su questo tema?
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Narcisismo e dipendenza affettiva Empty Re: Narcisismo e dipendenza affettiva

Messaggio Da Jessica Lun Gen 09, 2023 2:32 pm

Purtroppo sì, il tema è diventato una moda e se è utile che siano condivisi aspetti di interesse generale, purtroppo si è creata anche tanta disinformazione e tanti luoghi comuni!  Narcisismo e dipendenza affettiva 294699

Ci sarebbero moltissime cose da dire sull'argomento, ma riassumo i temi su cui mi preme portare l'attenzione:

1) La stragrande maggioranza delle fonti che parlano di narcisismo stanno in realtà descrivendo, senza alcuna cognizione di farlo, il profilo del Disturbo Antisociale di Personalità (presente nel cluster B del DSM 5 con elevata sovrapposizione con il DP Narcisista ed altri). Questo è il profilo che una volta si chiamava "sociopatico".

Il "povero" narcisista, da manuale al massimo è un antipatico, uno sgradevole, in quanto è egoista ed egocentrico, ma non c'è nulla nella sua definizione che lo colleghi direttamente all'agire il male, quando invece questo è proprio della definizione del sociopatico. Naturalmente non ci deve sfuggire che più siamo egoisti e più è facile agire nel proprio interesse e contro quello degli altri, ma questi tratti sono appunto citati direttamente nel profilo antisociale, con il quale appunto però c'è elevata sovrapposizione.

2) Il nocciolo della questione è che quando si parla di rapporti di coppia che finiscono male, si sta quasi sempre illustrando una dinamica di abuso, che rende quasi del tutto irrilevante l'effettiva presenza di un disturbo di personalità diagnosticabile o meno. I soggetti capaci di abuso sono oggi tantissimi e se hanno anche un disturbo di personalità, allora hanno due problemi, anziché uno.

L'abuso nasce infatti da una scelta consapevole di uno dei due partner di prevaricare l'altro, in vari modi (descritti in questo topic) .Chiaramente un soggetto antisociale per definizione stessa attinge a copioni comportamentali improntati all'abuso ed alla prevaricazione (è nei criteri stessi di tale disturbo).

Ma siccome i termini "abuso", "abusante" e "vittima" sono poco palatabili e di sicuro non avrebbero generato un riverbero così grande, ecco che vengono conditi da un velo di pseudo-scienza/misticismo antropologico e voilà, la moda è servita. A livello collettivo siamo pronti a dire che quella zia è sicuramente una narcisista! Ci frena dover dire che la zia forse è un'abusante - anche nei casi in cui questo la descriverebbe meglio e ci darebbe maggiore consapevolezza.

3) Esistono i tratti narcisisti (comuni nella popolazione) ed esiste una diagnosi di Disturbo della Personalità di tipo Narcisista (anche'esso cluster B del DSM 5). Non esiste, invece, la dipendenza affettiva Narcisismo e dipendenza affettiva 826922 per questo gli Psicologi dovrebbero smettere di usare questa terminologia. Non è una diagnosi ufficiale in nessun manuale, né è un termine appropriato per descrivere l'esperienza della vittima, in quanto pone su di essa la responsabilità di trovarsi in una dinamica di abuso.

Trovarsi in una dinamica di abuso è come trovarsi in un campo di gioco dove le regole e i ruoli sono pre-determinati, ma la vittima non ha avuto né una spiegazione su come funzionasse il "gioco" (al quale non avrebbe mai accettato consapevolmente di partecipare e le cui regole comunque cambiano ad insindacabile discrezione dell'abusante), né una richiesta di consenso a partecipare (l'abusante se lo è preso in vari modi, manipolando).

Questo per dire che se/fintanto che siamo in relazione con un abusante, il nostro ruolo non può essere altro che quello della co-dipendenza. Questo non dipende da noi come persone, ma esclusivamente dall'unica posizione che è possibile ricoprire all'interno di una relazione del genere. Uscire dal campo di gioco è l'unica soluzione efficace.

Esistono persone che si ritrovano a seguire lo stesso copione nelle relazioni di coppia. Certamente è utile equipaggiare la persona della consapevolezza necessaria a riconoscere gli indicatori di rischio e di sufficiente autonomia per distanziarsi appena li riconosce. Tuttavia, i soggetti capaci di abuso sono assolutamente ovunque, universali per contesti e strati di società, quindi trovarsi a contatto con essi è purtroppo la regola. E' assolutamente deleterio suggerire che la vittima in qualche modo "cerchi" tali esperienze, tanto più in maniera inconscia, quindi fuori dal suo controllo, alimentando il suo senso di impotenza e vulnerabilità.

E se ci sembra scioccante, ricordiamo che 1 soggetto su 4 può essere identificato come anti-sociale nella popolazione (da non confondere con "a-sociale", che significa semplicemente un soggetto disinteressato alla socializzazione, ma non intenzionato a infliggere danno)

E' necessario sostenere le vittime a identificare le situazioni di prevaricazione, evitando che la condizione di vittima ricopra la loro intera identità (tu hai una "dipendenza affettiva" fa esattamente questo). Inoltre, non solo questa etichetta rimette una parte di responsabilità dei comportamenti nocivi del "narcisista" sulla vittima , li sposta spesso indietro nel tempo: alle figure genitoriali e ad altre dinamiche familiari. L'etichetta stessa suggerisce che l'affetto, una funzione essenziale per il benessere umano, sia qualcosa da cui si rischia di "dipendere", come il fumo, ad esempio, e quindi di intrinsecamente nocivo (ma d'altronde, che ci sorprendiamo, l'abbiamo fatto anche con il cibo!)

Anche qui, è molto importante per la vittima comprendere se possiede dei pattern disfunzionali appresi nelle prime relazioni significative (coi genitori), ma tutti questi spostamenti allontanano i riflettori dal diretto responsabile dei comportamenti nel qui ed ora: colui (o colei) che agiscono il male.

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Narcisismo e dipendenza affettiva Empty Re: Narcisismo e dipendenza affettiva

Messaggio Da mulan Dom Gen 15, 2023 2:47 pm

Lancio il sasso e nascondo la mano perché con la piccola diventa difficile rispondere. Narcisismo e dipendenza affettiva 220582

Ti ringrazio Jessica per la risposta super tecnica, anche la mia seconda psicoterapeuta è molto cauta nel dare definizioni, tant'è che diceva sempre "io non posso dire che tizio è narcisista perché non lo conosco, possiamo parlare dell'impatto che i comportamenti di questa persona hanno su di te". Anche lei ha parlato dei "tratti narcisistici" che assumono appunto diverse sfaccettature, fino ad arrivare al narcisismo patologico che è appunto una condizione a sé.

Al di là delle definizioni, mi sembra però di capire che in generale per "narcisista" si intenda comunemente una persona con un'empatia ridotta, e questo aspetto devo dire che con il tempo ho imparato a riconoscerlo. A senso ci sta che queste persone siano più propense all'abuso, visto che tendono a mettersi meno facilmente nei panni dell'altro, così come capisco a senso che le persone più empatiche ne siano particolarmente attratte perché vogliono in qualche modo salvarle da se stesse. Un po' ho imparato a riconoscere le cosiddette red flags, a livello di pancia più che altro, ma ci sono degli elementi che è opportuno considerare come campanelli di allarme di una relazione potenzialmente tossica?
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