Il cambiamento climatico è reale!

Sopravvivo grazie all’aria condizionata!

Per fortuna durante la ristrutturazione abbiamo fatto la predisposizione e questa primavera l’abbiamo installata!
Il mio compagno non era molto d’accordo a metterla ma ora mi ringrazia di aver insistito!

Io abito in questa casa da 18 anni e i primi anni non avevamo nemmeno i ventilatori.

Sono abbastanza preoccupata per il futuro, così è invivibile! Non è estate, è inferno!

La mia speranza è che ora essendo così evidente il cambiamento climatico si faccia qualcosa in fretta!

Uno sguardo agli astri mi fa pensare (e sperare!!!!) al colpo di coda di Plutone in Capricorno!

Noi siamo in montagna (anche se bassi, 400 m e quindi ci sono cmq 38 gradi), abbiamo casa a+ e quindi raffrescamento condominiale tramite il ricircolo dell'aria. In casa abbiamo 27-28 gradi e non si sta male, quest'anno mi sono rifiutata di accendere il raffrescamento aggiuntivo a pavimento!

Sono seriamente preoccupata per questo cambiamento climatico, per il mondo che lasceremo ai nostri figli.
Lavoro anche nel campo ambientale (depurazione delle acque, risparmio energetico...) ma mi sembra sempre che quel che facciamo sia una misera goccia nel mare, mi sento veramente impotente...

Vivo in un appartamento in città e abbiamo all'attivo non uno, bensì 3 unità di climatizzatori e da ieri anche un ventilatore industriale.
Io patisco l'AC da sempre, con raffreddore, mal di gola e dolori articolari, ma mi credete che sono due notti che mi sveglio alle h4 e la accendo? IO che accendo l'aria condizionata?! Questo sì che è grave...
Ieri siamo andati in montagna e siamo dovuti salire oltre i 2500m per trovare 17°C (alle h18!!).
Mia mamma piange ogni giorno perché gli alberi da frutto piantati 30 anni fa da mio nonno stanno morendo perché non ha più acqua nel pozzo e non vuole usare quella potabile, data la scarsità attuale...

Non lo so dove finiremo, ma ciò che più mi urta e che per contrastare il caldo non facciamo altro che generarne altro.

Argomento scomodo questo, considerando che io ho SEMPRE sofferto il caldo e con la gravidanza avanzata è ovviamente tutto amplificato.
Purtroppo non riesco a fare a meno dell'aria condizionata perché in certi momenti soffro veramente tanto (forti cali di pressione), per fortuna quando abbiamo cambiato casa due anni fa abbiamo sfruttato la predisposizione presente nelle camere (al primo piano) e nella zona giorno (piano terra) per installare un impianto a risparmio energetico, ma come mimi non mi sento molto a posto con la coscienza.
Avendo anche il piano seminterrato cerco di sfruttarlo un po' di più, visto che lì la temperatura riesce a essere più sopportabile, ma si suda anche lì purtroppo.

Come scrivevo nel topic sulla gravidanza ho anche bisogno di muovermi, e per farlo non posso che sfruttare il mare che fortunatamente ho qui vicino, pur non amandolo: in acqua si sta bene, ma sabato ad esempio sembrava davvero una vasca da bagno, non sto esagerando, mai sentita una cosa così. Per la prima volta non ho visto gente passeggiare sul bagnasciuga o poltrire sotto al sole, o si stava in acqua o all'ombra (dove nonostante la brezza marina si sfiatava).

Questo scenario è davvero davvero deprimente.

Jessica ha scritto:
Ecco, mi domando se sia noto cosa ci sarebbe bisogno di fare per invertire la rotta e soprattutto se queste soluzioni siano disponibili ad esempio, depuratori e risparmi energetici basterebbero, se implementati su larga scala? C'è altro che sappiamo di poter fare e non stiamo facendo?

Le tecnologie ci sono, serve la volontà di investire nella ricerca per perfezionarle (ma la ricerca dovrebbe essere più pratica, diversa da quella accademica che ha quasi solo lo scopo di pubblicare), e poi serve la volontà di fare. Non è che c'è una super soluzione fichissima che risolve il problema, ci sono varie cose da implementare, tutte non semplici, per cui bisogna investire. Ci sarebbe proprio da cambiare mentalità , stile di vita. Poi andrebbe fatto un life cycle assessment dei nuovi prodotti/tecnologie, perchè magari qualcosa che sembra far bene all'ambiente da un lato, richiede risorse per essere prodotto o smaltito (e questo chi lo fa? forse solo le università...). Non è semplice insomma.
Poi il problema è che non interessa davvero a nessuno. Sono cose che devono partire dall'alto, ad esempio, se non ci fossero i limiti di legge sulle concentrazioni di inquinanti per lo scarico di acque reflue, nessuno depurerebbe le acque. Solo il 56% delle acque reflue italiane (e il 76 di quelle europee mi pare) passa per un trattamento di depurazione di tipo secondario. E sono trattamenti semplici. La riduzione delle emissioni di co2 e dell'inquinamento dell'aria è più complessa e siamo molto più indietro.
Finché le cose non si vogliono fare non si fanno, e forse quando si dovrà per forza farle, sarà troppo tardi. Scusate il pessimismo...

mimi ha scritto:
Mia mamma piange ogni giorno perché gli alberi da frutto piantati 30 anni fa da mio nonno stanno morendo perché non ha più acqua nel pozzo e non vuole usare quella potabile, data la scarsità attuale...

Non so dove abitate e se ora ci siano regole rigide, ma io un po' d'acqua per orto e frutteto le userei, anche se quella potabile. Se per la siccità facciamo morire gli alberi, è ancora peggio... Non dico di irrigare il prato, che quello semmai si fa presto a riseminare, ma gli alberi... mi farebbe troppo male vederli morire...

Eowyn ha scritto:Se per la siccità facciamo morire gli alberi, è ancora peggio...

Ti do assolutamente ragione e gliel'ho detto anche io; ora un po' d'acqua riesce a dargliela, ma purtroppo il caldo delle scorse settimane e le restrizioni che sono durate una settimana circa (divieti comunali di utilizzare l'acqua per usi diversi da quello alimentare casalingo) hanno ormai fatto il disastro.
Vedremo cosa riusciremo a raccogliere... Per fortuna in questi giorni ha anche piovuto un po', ha dato un po' di sollievo alla terra.