La salute maschile

Ciao fertiline!
È da un po' che mi domando se il mio ragazzo sia un caso umano oppure se evitare sistematicamente controlli e dottori sia un difetto attribuibile più in generale al genere maschile. Sto cercando di convincerlo a fare un controllo dall'urologo (in 27 anni non si è mai fatto dare un'occhiata e sinceramente non mi sembra saggio) e lui quasi mi ride dietro quando ne parlo perché la considera una perdita di tempo. Sto veramente maledicendo questo abnorme errore culturale per cui solo le donne (considerate più "fragili") devono avere l'abitudine di farsi controllare a cadenza regolare. In fondo credo che a nessuna di noi piaccia stare a gambe all'aria a farsi studiare, quindi non vedo perché gli uomini non possano farsi dare una palpatina là sotto una volta ogni tanto. 

Led se è un caso umano non è solo....il mio compagno è il sovrano del non controllo. E non parliamo di visite che potrebbero psicologicamente essere fastidiose, qui anche il dentista è un problema. Aggiungiamo mio padre? Due anni che non va dal cardiologo perché non ha tempo. Due anni fa ha avuto un problema e mio nonno aveva problemi cardiaci!!!!
Non capisco bene se ha a che fare con il "io maschio invincibile" o con la paura....perché chiariamo il non avere tempo è una scusa!

Anche il mio è restio a qualsiasi controllo medico, a parte quello dentistico. Ha delle macchie sulla pelle da far controllare e sono mesi che glielo dico (ehm, io qui sono messa uguale, in verità. Devo tornare al controllo neo ma sono sempre in giro). Se gli dicessi andrologo o urologo mi riderebbe in faccia. Io non sono molto informata a riguardo; che tipo di esami/accertamenti preventivi bisognerebbe far fare ai nostri ometti?

La pulce nell'orecchio me l'aveva messa un post di PQ che parlava proprio dei controlli andrologici come abitudine che gli uomini dovrebbero avere, tanto quanto quelli ginecologici per le donne. Non so esattamente quali siano i controlli di routine maschili, ma penso per esempio alla possibilità di diagnosticare precocemente un varicocele.

Betty, anche qui il dentista è evitato come la peste tanto quanto tutti i medici...   

La sindrome del super eroe invincibile   io comunque su una situazione ora sono passata alla minaccia. Non posso concepire che in un anno non si sia rivolto a un medico. L'unica cosa che non rimanda è il controllo annuale solo perché richiesto dal posto di lavoro!

Mah, sarà atipico il mio ragazzo, ma lui invece è parecchio ipocondriaco.
Si spaventa a ogni minimo sintomo, va nel panico, e dato che uno dei suoi migliori amici è medico potete immaginare che molto spesso lo chiama in cerca di rassicurazioni...sant'uomo!  
E' vero anche che l'unica volta in cui non gli abbiamo dato retta, perché abituati tutti alla sua ipocondria, aveva effettivamente una trombosi venosa profonda con embolia polmonare. Ecco, forse questa esperienza purtroppo rallenterà il suo miglioramento in questo senso, perché è come se gli avesse mostrato che ha ragione ad essere sempre preoccupato.

Per quanto riguarda le visite mediche le fa tranquillamente, anzi, la cosa appunto lo fa sentire "a posto con la coscienza", però c'è da dire che data la sua esperienza è difficile biasimarlo.  

Sicuramente gli uomini tendono a voler evitare "certe visite", credo per la paura che gli si vada ad esplorare pertugi dove non batte il sole Qualche settimana fa in ufficio grasse risate perché un collega è andato dalla dermatologa per controllare i nei e questa gli ha quasi... ispezionato la prostata, per controllare se aveva dei nei anche lì Vi lascio immaginare il repertorio da caserma esibito da tutti i colleghi, e credo che dietro la maggior parte di questi commenti ci fosse il terrore di fare queste visite di prevenzione.
@LedRobi c'è un topic sul varicocele e uno sull'andrologia per approfondire, comunque la mia esperienza col moroso è decisamente a favore dei controlli: lui viene da una famiglia dove si tende a minimizzare, a chiedere ma che bisogno c'è, ad aspettare il disturbo vero e proprio prima di agire e a fermarsi al primo rimedio o alla prima diagnosi. Nei primi tempi abbiamo avuto qualche incomprensione per questo (se io nominavo qualsiasi malattia anche solo chiacchierando lui si turbava tantissimo e chiedeva perché la tiravo in ballo!) ma poi ha capito che informarsi correttamente è importantissimo... un giorno circa 2 anni e mezzo fa ho ripensato ad una lezione sul sistema riproduttivo maschile e gli ho spiegato che è importante controllarsi soprattutto da giovani perché è allora che un eventuale tumore è più pericoloso perché più rapido (e se aspetti il sintomo doloroso è troppo tardi), lui ha accettato di fare la visita ed abbiamo scoperto un varicocele importante da operare subito, a prescindere dalla ricerca o meno di una gravidanza. Stranamente non ha battuto ciglio, si è fatto il suo intervento e credo che abbia superato l'influenza che possono aver avuto i suoi genitori nell'approccio alla salute.
Sinceramente non saprei come sopportare uno che non ne vuole sapere, piuttosto preferirei un ipocondriaco come il moroso di Mulan (anche se non mi farebbe bene perché sono un tipo suggestionabile!)

Gli ho appena mandato l'ennesimo messaggio minatorio perché tengo davvero almeno alla visita andrologica (per il resto almeno fa un controllo di routine per il calcio)... se non vuole farlo per se stesso credo che lo debba almeno a me visto che entrambi vogliamo figli un giorno. Vale potresti indicarmi il topic sull'andrologia di cui parli? L'avevo cercato senza successo

credo sia questo https://ladyfertility.forumattivo.com/t4835-andrologia-co?highlight=andrologia ci spostiamo lì?

No no Jill, quello vado a leggermelo e se ho domande specifiche le faccio là, questo è per parlare nello specifico del rapporto uomo-dottore (con la benedizione di Pq).

Io credo che nel caso del mio ragazzo non si tratti della sindrome dell'uomo invincibile ma al contrario della paura di scoprire qualcosa... lui è talmente attaccato alla vita, energico e positivo che la sola idea di poter avere un problema di salute lo spaventa. E il rimedio è sempre e comunque non sapere.