Gravidanza: precauzione o paranoia?

Qui in sezione abbiamo tanti topic del tipo "sesso in gravidanza, alimenti sconsigliati,  farmaci consentiti, alcool/fumo/guida/viaggi/sport in gravidanza", ricchi di consigli su come comportarsi e di miti terroristici da sfatare...
Ma, secondo voi, è facile demarcare la linea che divide le giuste precauzioni in gravidanza da quelle che invece sono semplici paranoie?

Confrontandomi con altre donne (in gravidanza o meno) sento spesso pareri del tipo "beh, ma se si può evitare! che ti costa rinunciare a questa cosa, se anche ci fosse il minimo rischio?". Ho visto donne non guidare per l'intera gravidanza, ma usare sempre l'auto come passeggere (e prima che il pancione sia enorme, che cambia?) o chiedere in pizzeria di non mettere quell'unica fogliolina di basilico sulla pizza perché "non sarà stata lavata bene"...E potrei raccontarvene a pacchi  

Spesso questi atteggiamenti vengono da donne che hanno avuto la brutta esperienza di aborto pregresso o di minaccia d'aborto nei primi mesi di gestazione. Ma non sempre. Una tale "ipocondria", se pur con le attenuanti del caso, non credete possa peggiorare il generale stato di salute della donna in attesa?  

Si, alla grande!!
E' uno dei motivi principali per cui ho il terrore delle donne incinte nonostante io stessa lo sia stata, ma giuro, non ero così!

Non so se dipenda dal fatto che la gravidanza è ipermedicalizzata, ipermonitorata, ma davvero per molte donne sono 9 mesi di malattia, e ciò spesso le autorizza a lasciarsi completamente andare alle pazzie più varie.. tipo tentare di uccidere il cameriere che ha malauguratamente messo quella fogliolina di basilico ( visto coi miei occhi) o bloccare una cassa del mc donald per mezzora affinchè il francobollo di insalata (che poi da immaginarsela, deve proprio essere quella del contadino!! ) dentro l'hamburger fosse tolto.
Per non parlare del'ortoressia maniacale che porta a tagliare fuori interi gruppi alimentari. dell'astensione dal sesso, da qualunque movimento autonomo (donne che non portano più neanche una busta della spesa)... Boh!!!
Ne potrei raccontare anch'io a pacchi.... ma meglio di no, che qui ci sono delle pancine e io ho TANTA PAURA!!!
(scherzo eh!!! )

Devo dire che con la prima gravidanza sono stata un po' paranoica! Del tipo che mi hanno detto che ero immune alla toxo e ho pensato... e se si sono sbagliati? E così non ho mangiato insaccati e varie per tutti i 9 mesi...! Anche se ho sempre guidato (secondo me le donne che non lo fanno è perchè sanno di avere un autista a disposizione sempre), ho sempre fatto la spesa, insomma ho cercato di essere normale il più possibile. Alcune volte, però erano anche gli altri a fammi sentire "diversa": "quello non lo fare..", "quello forse è meglio se non lo mangi...", ma la migliore è stata di mia mamma"e se a stirare il ferro ti prende contro alla pancia?" ... "eh ho va beh mamma e se ad attraversare la strada mi stende un tir?".

Poi con la seconda sono stata ai limiti del selvaggio, tanto ormai sapevo com'era. Ho mangiato salame e mortadella in quantità industriali, mi sono rifatta anche per la prima gravidanza! Inoltre mentre con il primo nausea zero, con la seconda è stata un disastro. E l'unica cosa che non mi faceva venire il vomito era la baguette alla mortadella...
Finite le nausee feroci (alla fine del quarto mese....) sono stata selvaggissima per davvero, facevo di tutto.. talmente di tutto che le acque mi si sono rotte mentre ero in piedi sulle scale a pulire i vetri...!
E' tanto una questione caratteriale, molto dipende da come procede la gravidanza, molto secondo me fa il medico che ti segue. Ci sono di quelli normali, ma anche di quelli iper paranoici, che se non sei mai stata ipocondriaca... beh ci diventi!

Io sono abbastanza fatalista in questo: ok, non andrò a respirare gas tossici, ma in linea di massima se non ci sono problemi non me ne faccio! Anche perchè tante precauzioni, per esempio, quando sei al secondo figlio non le puoi prendere, quindi sono dell'idea che, a parte le normali norme di buon senso, non me la menerei per niente. Io ho fatto 4 piani di scale con le borse della spesa, ho mangiato tranquillamente lavando bene l'insalata, ho pulito la sabbia dei gatti lavandomi poi le mani, ho fatto sesso sempre, compresa la notte che poi è nata Beatrice e così via! Noto più paranoie nelle mamme dei primi figli, generalmente!

A parte gli insaccati benedetti io ho sempre mangiato tutto, bevuto un po' di vino ogni tanto (che voglia avevo), ho anche preso un moment (fucilatemi!!! avevo un mal di testa da sbattere contro il muro), lavato bene la verdura ma non ho mai fatto pesantezza agli altri. Insomma credo di aver vissuto la gravidanza come uno stato normale, anche se ogni tanto qualche paranoi mi assaliva (tipo il vape contro le zanzare). Poi è vero che anche gli altri contribuiscono a farti ansia :"ma quello lo puoi mangiare?", "un bichiere e basta, eh" (no mi bevo la bottiglia da sola!!! ). La mia ginecologa mi ha sempre detto di fare le cose ocn buon senso e basta. Però ne ho viste anch'io di ogni.Ultimana collega al quinto mese con cui ero ad un congresso di quattro giorni in cui lei credo abbia mangiato solo pizza e parmigiano perché o erano insaccati, o maionese, o crostacei, o formaggi non pastorizzati...sembrava che gli organizzatori si fossero accordati per non farla mangiare

io invece so di essere esagerata dall'altro verso..per me in gravidanza non cambia nulla.
Continuo a fare tutto esattamente come lo facevo prima...e forse non è giusto nemmeno questo, perchè un minimo di riguardo per la creatura in grembo ci vuole..ma il giusto, proprio per non buttarsi e rischiare sulla pelle di un neonato, ma da lì all'ipocondria del topic di lucy ne passa, per i miei parametri.

Io ho sempre mangiato prosciutto crudo in gravidanza, così come l'insalata...so che il rischio è pari allo zero con il crudo di parma e lavando come si deve le verdure, ma soprattutto cercando di stare bene noi stesse, prima di tutto.
la gravidanza è una situazione dove la mente e le sensazioni sono molto confuse con il corpo...

io ammetto che qualche piccola paranoia (che non mi aspettavo) mi sta venendo...ma io sono stata sempre abbastanza free su queste cose, quindi magari sono attenzioni che per molte sono normali ...per esempio ho cambiato la spugnetta dei piatti prima che fosse completamente putrida come al solito
la mia ginecologa in questo mi aiuta, perchè mi ha detto che l'unica regola in gravidanza è il buon senso...e che essendo anche immune alla toxo posso stare tranquilla. mi ha detto che in teoria bisognerebbe evitare i formaggi non pastorizzati per la listeriosi...ma che lei in tutta la sua carriera non ha mai visto un caso, e che comunque i prodotti che si trovano al supermercato sono talmente "disinfettati" che non c'è alcun pericolo. e poi da quanto ne so, i casi di listeria vengono segnalati alle autorità sanitarie e quindi si sa quando c'è un'epidemia in corso.
l'unica cosa su cui sono molto ligia è l'alcool, anche perchè sinceramente penso di averne bevuto a sufficienza finora, e che un po' di astinenza non può che farmi bene
certo però che girando per i forum ( e non faccio nomi) se ne leggono delle belle...tipo "sono alla 17 settimana, ieri sono tornata al mare dopo un mese di riposo (riposo da che???dal mare?), e appena sono entrata in acqua sono stata malissimo, non ci andrò più" la famosa acqua killer!

Io mi ricordo che l'anno scorso, ero di poche settimane, 6 o 7, nel tuffarmi in piscina ho pensato: "Oh no, lo shock termico!!! "

LucyintheSky ha scritto:Una tale "ipocondria", se pur con le attenuanti del caso, non credete possa peggiorare il generale stato di salute della donna in attesa?

Fermamente SI'. E' proprio questa la risposta che darei alla domanda "ma che ti costa fare questo o quell'altro sacrificio, se anche il rischio fosse basso?" Costa in salute mentale. Costa perché ti fa sentire malata, non padrona del tuo corpo, e scardina quell'unione tra psiche e soma, che citava Leila. Vivere la gravidanza come uno stato "palloso", un tormento in cui guardarsi da tutto e da tutti, di certo non può fare bene al rapporto che si instaura con il proprio corpo in trasformazione e soprattutto poi con il bambino, che diventa portatore involontario di tutti questi divieti e vincoli.
Non è questo che la Natura ha voluto, e come dice Elisina, è frutto in gran parte dell'ipermedicalizzazione, e anche un po' di quelle tendenze distruttive che accompagnano sempre le tendenze creatrici in tanti aspetti della cultura umana.
Secondo me, poi, alcune la vivono così anche in assenza di problemi particolari perché un po' godono del martirio: ogni regola e divieto diventa occasione di sottolineare il loro "stato interessante" a se stesse e agli altri (es: cameriere con la fogliolina di basilico)

Io che sulla mia salute in genere sono attenta, se mai dovessi vivere una gravidanza lo farei con la maggior naturalezza possibile, ad esempio dei divieti alimentari vari (per lo più fittizi, visto che non c'è accordo da parte dei medici su quasi niente!) me ne fregherei altamente, anche perché sono praticamente tutti assurdi, dato il grado di industrializzazione, e quindi sterilizzazione e conservazione, che caratterizza quasi tutto il nostro cibo oggi.
Cercherei di ascoltarmi molto e fare o non fare quello che sento giusto, ma senza riguardi particolari, perché non è un periodo di malattia, è un evento naturale nella vita riproduttiva di una donna, come le mestruazioni, e tale per me deve restare.

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