Gravidanza e lavoro
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Re: Gravidanza e lavoro
In teoria il mese di Dicembre avrei dovuto lavorare tutti i giorni, domeniche comprese, ma non credo proprio che lo farò. In maternità dovrei andare a Gennaio, quindi il boom natalizio sarebbe lì ad aspettarmi. Oggi sono riuscita a parlare con una mia amica, nonchè collega, che mi ha consigliato di parlarne prima al boss, ovvero di farle presente che sarebbe meglio io non facessi su e giù per le scale 50 volte in un giorno (non è un numero esagerato, sto calcolando a ribasso!) e che se sento il bisogno di stare seduta 2 minuti non c'è bisogno che mi faccia alzare per fare le pulizie perchè altrimenti sto con le mani in mano . Se poi non dovesse recepire il messaggio, le parlerò della maternità anticipata. Anche perchè, al momento, mi va bene andare a lavoro, ma senza esagerare!
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 37
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Gravidanza e lavoro
Premesso che il fatto di dover lavorare in piedi è sicuramente uno dei motivi per richiedere ed ottenere la maternità anticipata, penso che anche io nella tua situazione cercherei prima di parlare con il capo (come ho fatto io senza successo!). Poi però se ti risponde picche o se vedi che il suo atteggiamento non cambia, vai diretta dal ginecologo e fatti fare il certificato per stare a casa. Ora il tuo "lavoro" principale è un'altro e ti conviene non stancarti troppo adesso visto che di energie te ne serviranno dopo. Come sai anche io ero molto indecisa sul da farsi nonostante i chiari segnali del corpo. Del resto anche ora mi capita a volte di non pensare a formica e impegnarmi in qualche faccenda -come ho sempre fatto - trascurando totalmente la fatica o il bisogno di fermarmi e arrivando anche ad irrigidire il corpo inconsapevolmente. Puntuali arrivano i crampi a impormi lo stop e il rilassamento. Non l'ho mai fatto, non ho mai pensato a me stessa. Ora più ci penso più mi sembra di aver fatto la cosa giusta, anche se il lavoro mi manca e se ho un po' paura di rimanere indietro! Ma per come sono fatta io, per il tipo di lavoro che faccio e per quanto male stavo vivendo la situazione lavorativa va bene così. Anche perché, come mi ha detto una cara amica, questo periodo non lo rivivrò mai più. Anche se dovessi avere altri 6 figli, non saranno come questo. Non potrò mai più vivere una prima gravidanza e vale davvero la pena di affrontarla nel migliore dei modi possibili.
donnasummer- Numero di messaggi : 1015
Età : 37
Località : Bologna
Data d'iscrizione : 05.07.12
Re: Gravidanza e lavoro
Ragazze , una curiosità.... quando avete detto sul lavoro di essere in dolce attesa?
avete aspettato la scadenza dei 3 mesi o prima?
io non ho ancora detto nulla... e sono un pò indecisa!
avete aspettato la scadenza dei 3 mesi o prima?
io non ho ancora detto nulla... e sono un pò indecisa!
Valy- Numero di messaggi : 472
Età : 38
Località : Liguria
Data d'iscrizione : 30.08.12
Re: Gravidanza e lavoro
Io l'ho detto prima, perchè in alcune mansione sono previsti pesi da sollevare ecc e quindi non volevo rischiare. Comunque ti mancano solo un paio di settimane allo scadere dei tre mesi. Se vuoi aspettare ancora un pochino puoi farlo, ma poi dovrai necessariamente divulgare la notizia, anche per correttezza nei confronti del datore di lavoro, se ne hai uno, o dei soci, se sei una libera professionista.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 37
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Gravidanza e lavoro
Non ricordo se l'avevo già scritto, io glielo dissi subito, è stata la prima persona a saperlo. Lavoravo in uno studio tecnico ed eravamo solo io e la mia capa, avevo un contratto a progetto e mi sparavo quasi 2 ore di viaggio per andare e altre 2 per tornare a casa, le prime settimane non riuscivo a reggermi in piedi e gliene ho subito parlato, sia perchè avevo bisogno di un paio di giorni a casa per andare a fare esami del sangue e organizzarmi un po', sia perchè, visto il momento di scarso lavoro, le chiesi una riduzione di orario in modo da poter arrivare un po' + tardi al mattino visto che oggettivamente non c'era molto da fare e io facevo una fatica bestiale ad alzarmi.
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Gravidanza e lavoro
Io l'ho detto al mio dirigente proprio venerdì. Purtroppo ho dovuto chiedere di dispensarmi dalla mensa con i ragazzi perchè vomitavo e basta. Lui è stato davvero molto molto carino e comprensivo, e mi ha anche detto di portargli un certificato di gravidanza perchè i permessi che si prendono per le visite non sono da recuperare
Avrei voluto aspettare un pochino di più, ma sinceramente adesso mi sento molto più serena, oltretutto alcune colleghe plurimamme lo hanno già capito da un bel pò, si vede la pancia di già...e poi tutti questi vomiti...
Avrei voluto aspettare un pochino di più, ma sinceramente adesso mi sento molto più serena, oltretutto alcune colleghe plurimamme lo hanno già capito da un bel pò, si vede la pancia di già...e poi tutti questi vomiti...
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Gravidanza e lavoro
che bello sea. ti leggo serena. in questi momenti un'Atmosfera distesa e il non doversi nascondere fanno miracoli..magari anche per il vomito:D:
LadySpank- Numero di messaggi : 2105
Età : 47
Data d'iscrizione : 28.10.10
Re: Gravidanza e lavoro
Grazie ragazze della consulenza... A me non si vede ancora la pancia... Quindi ho ancora un po' di tempo... Ma ogni giorno è quello buono....Lavoro in un ambiente prettamente maschile e non so perché ma ho qualche timore... Comunque entro massimo le prossime due settimane farò l'annuncio.
Valy- Numero di messaggi : 472
Età : 38
Località : Liguria
Data d'iscrizione : 30.08.12
Re: Gravidanza e lavoro
Ultimamente mi sento psicologicamente molto provata dall'idea di andare a lavorare...sono successe situazioni particolarmente pesanti a scuola, che mi hanno fatto perdere entusiasmo e mi fanno continuamente pensare che non ne vale la pena...a parte i soldi.
Praticamente durante l'unica settimana di malattia che ho preso per questa gravidanza, una delegazione di genitori capeggiata dai rappresentanti di classe è andata dal preside a lamentarsi della mia assenza. Alla fine non so a chi sia scappato che io fossi incinta ma praticamente tutti i miei ragazzi lo sapevano prima che io avessi deciso di annunciarglielo, mi sono trovata così costretta a dover giustificare la mia assenza ai genitori che in modo pressante mi chiedono durante i colloqui informazioni che superano la decenza in termini di privacy...tipo se la mia è una gravidanza a rischio, cosa ho intenzione di fare, per quanto rimarrò ecc ecc.
Mi sento in un vicolo cieco...il fatto che i genitori si siano lamentati per una settimana di malattia e che il preside me lo abbia riferito convocandomi nel suo ufficio è come se indirettamente mi sia stato detto " non provarci mai più".
Io stavo e sto tutt'ora male...l'idea di essere controllata, di non avere la serenità di decidere se stare a casa o no mi pesa tremendamente. A lavorare mi ci trascino...mi ci sono sempre trascinata da quando le mie nausee e i miei vomiti sono cominciati e in quella settimana stavo talmente male che andare a scuola mi sarebbe stato impossibile...perchè devo giustificare tutto questo? E' ingiusto, sto contando i giorni...venerdì iniziano le vacanze...poi vorrei stare a casa...non sono serena, non mi sento libera di pensare a me stessa, è una sensazione orribile, mi sento sopraffatta. Se la ginecologa mi dice che ci sono le condizioni per un'anticipata prendo al volo l'occasione. Invidio le persone che vanno a lavorare serenamente in gravidanza, per me in questo momento è un'esperienza che si sta trasformando in un vero incubo...
Praticamente durante l'unica settimana di malattia che ho preso per questa gravidanza, una delegazione di genitori capeggiata dai rappresentanti di classe è andata dal preside a lamentarsi della mia assenza. Alla fine non so a chi sia scappato che io fossi incinta ma praticamente tutti i miei ragazzi lo sapevano prima che io avessi deciso di annunciarglielo, mi sono trovata così costretta a dover giustificare la mia assenza ai genitori che in modo pressante mi chiedono durante i colloqui informazioni che superano la decenza in termini di privacy...tipo se la mia è una gravidanza a rischio, cosa ho intenzione di fare, per quanto rimarrò ecc ecc.
Mi sento in un vicolo cieco...il fatto che i genitori si siano lamentati per una settimana di malattia e che il preside me lo abbia riferito convocandomi nel suo ufficio è come se indirettamente mi sia stato detto " non provarci mai più".
Io stavo e sto tutt'ora male...l'idea di essere controllata, di non avere la serenità di decidere se stare a casa o no mi pesa tremendamente. A lavorare mi ci trascino...mi ci sono sempre trascinata da quando le mie nausee e i miei vomiti sono cominciati e in quella settimana stavo talmente male che andare a scuola mi sarebbe stato impossibile...perchè devo giustificare tutto questo? E' ingiusto, sto contando i giorni...venerdì iniziano le vacanze...poi vorrei stare a casa...non sono serena, non mi sento libera di pensare a me stessa, è una sensazione orribile, mi sento sopraffatta. Se la ginecologa mi dice che ci sono le condizioni per un'anticipata prendo al volo l'occasione. Invidio le persone che vanno a lavorare serenamente in gravidanza, per me in questo momento è un'esperienza che si sta trasformando in un vero incubo...
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Gravidanza e lavoro
Ti dico per esperienza che i datori di lavoro oggigiorno fanno pressioni indebite, ai limiti del mobbing, nelle situazioni di malattia, per scoraggiare l'assenteismo e anche, diciamolo, più che altro per sfogare la rabbia della difficoltà che gli si crea quando un lavoratore è assente. Non è giusto o ragionevole nemmeno un briciolo, ma questo è il clima attuale. Questo per dirti che, a prescindere dal motivo della tua assenza (stato di salute per la gravidanza o per altri motivi), deve stare a te decidere se hai necessità del lavoro e riesci realmente a sostenerlo fisicamente, e allora devi lasciarti passare questi comportamenti intimidatori sopra la testa e andare a lavorare per lo stipendio, oppure se il gioco non vale la candela e ce la fai economicamente anche senza questa mansione, molla sta gente.
Quello che voglio dire è che i loro comportamenti non devono essere un fattore nella tua decisione di tenere o meno il lavoro: se fisicamente non ce la fai, non devi prendere in considerazione le loro reazioni: è lavoro e non va preso sul personale perché è esattamente dove cercano di colpirti affinché il sistema funzioni per loro, quindi sei tu che devi pensare a te. Ciascuno difende il proprio interesse!
Quello che voglio dire è che i loro comportamenti non devono essere un fattore nella tua decisione di tenere o meno il lavoro: se fisicamente non ce la fai, non devi prendere in considerazione le loro reazioni: è lavoro e non va preso sul personale perché è esattamente dove cercano di colpirti affinché il sistema funzioni per loro, quindi sei tu che devi pensare a te. Ciascuno difende il proprio interesse!
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
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