Economia domestica: come gestite il denaro?

Ok capisco, anche io ho espresso solo la mia opinione...

Io su questo la penso esattamente come Biancospino.
Anche noi separazione dei beni (per gli stessi identici motivi, più altri legati al passato), anche noi due conti separati, con accesso l'uno sull'altro, e un conto (bancoposta) comune per le spese comuni.
Per noi era la scelta più giusta, quella che dà più serenità soprattutto a me, lo ammetto, ma che niente ha a che fare con l'amore e con la fiducia, nè tantomeno con le vie di fuga - altrimenti non mi sarei neppure sposata.

Io ho sempre avuto conti separati e separazione dei beni perchè il mio papà, che faceva l'avvocato, ha sempre sostenuto che è il modo migliore per proteggersi, ma non da problemi all'interno della coppia, ma da situazioni esterne, tipo debiti, fallimenti, cose che magari nella vita potrebbero capitare, anche se nessuno se le augura! La separazione dei beni fa si che una parte del patrimonio della famiglia possa essere preservato! Ovviamente può essere visto come un eccesso di prudenza dato da deformazione professionale, ma non ha a che fare con la relazione di coppia e con le vie di fuga!!!

Ragazze io ho 23 anni e studio filosofia, questo per darvi un'idea di quanto ne posso sapere di economia domestica, però mi interessa molto la questione della comunione/separazione dei beni o cmq dei conti separati... Io nella mia ingenuità e ignoranza l'ho sempre pensata come Elly, nel senso che il matrimonio di per sé è comunione di tutto, perché mettersi a separare i beni...Ora leggo cose molto interessanti negli interventi di BS ma vorrei capirne un pochino di più. Vagamente ho afferrato che con la separazione se uno dei due deve aprire un'attività, o se uno dei due si indebita, metà del patrimonio famigliare resta comunque salvo.
Ma nel primo caso, non dipende molto dal tipo di società? Cioè se la società è del tipo che prevede la responsabilità personale, credo che in caso di fallimento si arrivi comunque al coniuge come parente prossimo se il diretto interessato non copre, se invece la società è a responsabilità limitata non si arriva nemmeno al conto personale del diretto interessato... Quindi la separazione dei beni, tuttora che si è sposati, tutelerebbe comunque relativamente in questi casi (se fosse vero sarebbe più logico concentrarsi sulla scelta del tipo di società piuttosto che sul contratto matrimoniale). Mentre in caso di divorzio ovviamente i vantaggi sono più palesi...(da qui il luogo comune della "scappatoia" credo).
Parlo per sentito dire, se qualcuno mi potesse chiarire le idee, sopratutto sui vantaggi della separazione in caso di apertura di un'attività da parte di uno, o comunque sui vantaggi della separazione per la coppia, mi farebbe un favore.

Anche mia madre mi ha sempre detto che la divisione dei beni è "conveniente" a livello economico e di gestione ma in effetti non ho chiaro il perchè, ce lo spiegate
?

No, il fatto è che le sostanze in comunione dei beni non verebbero comunque toccate da un falimento. Proprio perchè beni di famiglia, e non "personali".
Per i debiti contratti da un singolo coniuge in comunione legale vige lo speciale regime per cui i beni comuni risultano aggredibili dai creditori solo in ragione della quota di 1/2 del coniuge che ha contratto il debito. Il che, di fatto, rende inaggredibili tutti i beni immobili, perchè nessuno comprerebbe all'asta la quota indivisa di 1/2 di una casa dove, magari, abita già la moglie/marito di un altro/a.
Chi vuole proteggersi ancora di più, può affiancare alla comunione legale anche un fondo patrimoniale, con cui alcuni beni vengonoi destinati solo ai bisogni familiari.

Ma senti se er ipotesi io ho un conto in banca con 20mila euro e mio marito ne ha uno con 5mila e lui apre un'attività che fallisce.. a questo punto se siamo in divisione vengono toccati solo i suoi 5mila altrimenti ci andranno di mezzo molti più soldi cioè 12500, giusto?
E se abbiamo 3 conti invece si fa il suo più metà di quello in comune?
Pippina vienici in aiuto..so che tu lo sai..

Forse il punto è che se si lavora in due conviene dividere altrimenti non ha senso..

Passo a mio marito la parola, per alcuni chiarimenti tecnici.
Indipendentemente da chi è l'intestatario dei conti, cadono in comunione solo i beni (soldi o altro) acquistati, insieme o separatamente, dopo il matrimonio.
Quindi, se i soldi sul conto un coniuge li aveva già da prima del matrimonio, allora se il suo coniuge fallisce, il fallimento non può prendere nulla. Se, invece, i soldi erano comuni tra i coniugi, allora il fallimento ne può aggredire la metà del coniuge fallito.
Non capisco, però, tutta questa fobia per il fallimento: la legge fallimentare 2 anni fa è stata riformata, per cui ora è molto più difficile di prima che una impresa - specie se piccola - fallisca.
Aggiungo, poi, che esiste la cosiddetta "revocatoria fallimentare", per cui il fallimento può andare inditero e revocare tutti gli atti compiuti tra coniugi nei 2 anni che precedono fallimento: e questo vale per tutti, sia per i coniugi in comunione che in separazione dei beni. Morale della storia: il fallimento del coniuge c'entra poco con la comunione dei beni.
Riguardo all'esempio dei 12.500 e dei 5.000 euro su conti cointestati o separati, tutto dipende - come ho già detto - da chi è proprietario effettivo dei soldi depositati. Non basta versare soldi sul conto del marito affinchè questi diventino per metà di proprietà del marito stesso. Il conto corrente è solo un deposito; cioè è come se il conto corrente fosse un garage. Se io sono proprietario di un garage, non significa che io sia anche proprietario della macchina che c'è dentro. Questo vale sempre, sia che di conti correnti una persona ne abbia uno, due , tre....

Ah ok, grazie! Non è una fobia, in realtà nel mio caso essendo due medici facilmente non apriremo una nostra attività (a meno che diventiamo miliardari e apriamo una clinica ecco ) era solo così x capire meglio come mai la maggior parte delle persone preferiscono la divisione.. :roll:

In comunione dei beni, tutto quello che si compra dopo il matrimonio entra nella comunione, compresa ad esempio una casa. Viceversa in separazione dei beni ognuno è proprietario di ciò che acquista e si intesta, e ad esempio una coppia può decidere di intestare a quello dei due che non ha aziende la casa coniugale, preservandolacosì dai creditori.
In genere è questo il principale motivo della separazione dei beni.