Rimedi omeopatici per il parto
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Re: Rimedi omeopatici per il parto
ok perfetto! grazie dei consigli
Elisabetta- Numero di messaggi : 917
Età : 44
Data d'iscrizione : 05.02.09
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Ora posso lasciare la mia testimonianza a proposito di Apermus
Non so se sia stato o meno tutto merito di questo rimedio ma sicuramente lo riprendero' nella prossima gravidanza
Travaglio velocissimo, parto altrettanto, niente punti... sicuramente ha contribuito anche il fatto che il piccolo è nato prima e non era molto grande ma la mia fiducia nell'omeopatia resta inalterata. Consigliatissimo
Non so se sia stato o meno tutto merito di questo rimedio ma sicuramente lo riprendero' nella prossima gravidanza
Travaglio velocissimo, parto altrettanto, niente punti... sicuramente ha contribuito anche il fatto che il piccolo è nato prima e non era molto grande ma la mia fiducia nell'omeopatia resta inalterata. Consigliatissimo
elysa- Numero di messaggi : 583
Età : 43
Data d'iscrizione : 04.03.09
Re: Rimedi omeopatici per il parto
ops l'ho trovato.... Apermus
lo prendete ragazze???
lo prendete ragazze???
Elisabetta- Numero di messaggi : 917
Età : 44
Data d'iscrizione : 05.02.09
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Io mi riprometto sempre di comprarlo, però vorrei aspettare almeno la 38 settimana..ho sentito che ad alcune provoca proprio le contrazioni...è molto soggettivo, ma non vorrei poi provocare un parto prematuro :oops:
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Ah questo non lo sapevo!fa paura anche a me questa cosa! Cosa ne dite voi che l'avete utilizzato?
Elisabetta- Numero di messaggi : 917
Età : 44
Data d'iscrizione : 05.02.09
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Io l'ho preso dalla 36 settimana, mi pare, non ricordo più bene, ma presto comunque,e Dieghino è nmato a 40 + 6... altro che prematuro :P
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 46
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Riesumo dopo 7 anni questo post perché l'ostetrica della casa maternità che mi segue da qualche settimana mi ha prescritto un rimedio omeopatico in vista del VBAC. Si chiama STAPHYSAGRIA, da assumere alla 30ch 3 granuli una volta al di per un mese con l'obiettivo di "curare" la cicatrice del cesareo.
Ora, quando aspettavo Guglielmo nessuno mai mi aveva parlato di omeopatia per agevolare il parto. O forse si ma non ero ricettiva all'argomento. Voglio invece assecondare questa curiosità che mi è venuta adesso, sopratutto quando al corso preparto tra tutto il materiale che ci hanno fornito ho notato un foglietto che presenta l'apermus come il rimedio per rendere più morbido e ricettivo alle contrazioni il collo dell'utero. Non promette miracoli ma se può aiutare perchè no... ho trovato inoltre in giro sul web informazioni circa l'assunzione nell'ultimo mese di gravidanza di Actaea racemosa - Cauklophyllum e Arnica a giorni alterni. Pare che questi rimedi agiscano sui legamenti, sui muscoli pelvici e sull'utero e siano efficaci per ridurre i dolori della fase dilatante.
Non ho paura di sentire male, anzi, ci sono momenti nei quali non vedo l'ora di affrontare di nuovo tutto quanto. Ricordo chiaramente però che durante il travaglio dopo la rottura del sacco sono stata sopraffatta dal dolore perciò questa volta vorrei prepararmi, per quanto possibile, perchè no, anche con l'omeopatia!
Ne parlerò di certo con l'ostetrica ma voi cosa ne pensate? Qualcuna ha assunto/ sta assumendo questi rimedi?
Ora, quando aspettavo Guglielmo nessuno mai mi aveva parlato di omeopatia per agevolare il parto. O forse si ma non ero ricettiva all'argomento. Voglio invece assecondare questa curiosità che mi è venuta adesso, sopratutto quando al corso preparto tra tutto il materiale che ci hanno fornito ho notato un foglietto che presenta l'apermus come il rimedio per rendere più morbido e ricettivo alle contrazioni il collo dell'utero. Non promette miracoli ma se può aiutare perchè no... ho trovato inoltre in giro sul web informazioni circa l'assunzione nell'ultimo mese di gravidanza di Actaea racemosa - Cauklophyllum e Arnica a giorni alterni. Pare che questi rimedi agiscano sui legamenti, sui muscoli pelvici e sull'utero e siano efficaci per ridurre i dolori della fase dilatante.
Non ho paura di sentire male, anzi, ci sono momenti nei quali non vedo l'ora di affrontare di nuovo tutto quanto. Ricordo chiaramente però che durante il travaglio dopo la rottura del sacco sono stata sopraffatta dal dolore perciò questa volta vorrei prepararmi, per quanto possibile, perchè no, anche con l'omeopatia!
Ne parlerò di certo con l'ostetrica ma voi cosa ne pensate? Qualcuna ha assunto/ sta assumendo questi rimedi?
donnasummer- Numero di messaggi : 1015
Età : 37
Località : Bologna
Data d'iscrizione : 05.07.12
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Rischierò di andare un po' ot, però vorrei fare un po' di chiarezza: fitoterapia e omeopatia non sono la stessa cosa e parlare dell'una dell'altra in modo indistinto può creare molta confusione. La fitoterapia prevede l'utilizzo di principi attivi di origine vegetale per curare disturbi di vario genere e l'arnica alla quale fai riferimento rientra in questa categoria. Sono rimedi che l'uomo conosce ed utilizza da centinaia di anni: la stessa aspririna contiene una sostanza (acido acetilsalicilico) che veniva usata già prima che venisse brevettato il farmaco. L'omeopatia spesso usa questi principi attivi, ma durante la preparazione del "farmaco", di questi non rimane nulla: il preparato 30ch di cui ti ha parlato l'ostetrica sfida le leggi della chimica, in quanto ha una diluizione molto superiore al numero di Avogadro, il che significa che in quella boccetta non si troverà neanche una molecola di STAPHYSAGRIA. E quando leggo che del personale sanitario qualificato (un'ostetrica ha studiato per tre anni all'università e ha dato anche esami di fisica e chimica) prescrive questo genere di cose non riesco a non arrabbiarmi, così come per il volantino dell'apermus nel materiale che vi hanno dato al corso preparto (soprattutto se lo stai facendo in una struttura sanitaria dell'asl), che per me dovrebbe essere illegale, esattamente come il campione di latte in polvere dato in ospedale. Poi è pacifico che ognuno è libero di credere a quello che vuole, però secondo me è corretto presentare anche le evidenze scientifiche di queste cose e l'effetto placebo mi risulta essere l'unica ad oggi riconosciuto dalla comunità scientifica. Quello che non è corretto invece è far passare il messaggio che questi rimedi sono naturali e mal che vada non fanno niente perchè è sbagliato.
Per quel che riguarda invece la fitoterapia in gravidanza io ne parlerei con del personale medico qualificato perchè molti di questi preparati hanno un piccolo fattore di tossicità.
Per quel che riguarda invece la fitoterapia in gravidanza io ne parlerei con del personale medico qualificato perchè molti di questi preparati hanno un piccolo fattore di tossicità.
Ultima modifica di fatina il Ven Mar 10, 2017 1:13 pm - modificato 2 volte.
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Rimedi omeopatici per il parto
io ho assunto solamente l'Apermus entrambe le gravidanze.
daneb- Numero di messaggi : 3823
Età : 42
Data d'iscrizione : 02.08.11
Re: Rimedi omeopatici per il parto
Daneb pensi che ti sia stato utile? Mi rendo conto che basarsi sui racconti di chi ha provato il rimedio non è scientificamente rilevante: ogni donna è diversa e ogni parto è diverso e non c'è la possibilità di sapere come sarebbero andate le cose se il rimedio non fosse stato assunto. Tuttavia direi che ad oggi parlarne con chi ha provato questo rimedio è l'unica fonte disponibile per approfondire l'argomento.
Fatina, per quanto riguarda il riconoscere o meno l'efficacia dei rimedi omeopatici non ho ancora una opinione del tutto formata perciò parti dal presupposto che non sono assolutamente una sostenitrice dell'omeopatia.
Ribatto però alla tua precisazione perchè in realtà l'arnica montana è utilizzata sia in fitoterapia che in omeopatia. Correggetemi se sbaglio ma direi che la differenza sta proprio nella quantità somministrata, in dose omeopatica il principio della pianta viene assunto in una diluzione molto molto elevata proprio per non intossicare l'organismo ma stimolarne una "risposta" che dovrebbe essere appunto quella contraria a quanto avverrebbe in caso di intossicazione dovuta a questa sostanza. Magari non funziona come dice la scienza, ma se è vero che non ce n'è più nemmeno una molecola di sostanza e che l'unico effetto riscontrato è quello "placebo", allora come possono esserci effetti collaterali - a parte aver buttato via soldi ?
La domanda che mi pongo riguarda solo di omeopatia eh, di certo non metto in discussione che ci possano essere effetti indesiderati in fitoterapia o nell'applicazione delle cure cosi dette "naturali" in generale.
Fatina, per quanto riguarda il riconoscere o meno l'efficacia dei rimedi omeopatici non ho ancora una opinione del tutto formata perciò parti dal presupposto che non sono assolutamente una sostenitrice dell'omeopatia.
Ribatto però alla tua precisazione perchè in realtà l'arnica montana è utilizzata sia in fitoterapia che in omeopatia. Correggetemi se sbaglio ma direi che la differenza sta proprio nella quantità somministrata, in dose omeopatica il principio della pianta viene assunto in una diluzione molto molto elevata proprio per non intossicare l'organismo ma stimolarne una "risposta" che dovrebbe essere appunto quella contraria a quanto avverrebbe in caso di intossicazione dovuta a questa sostanza. Magari non funziona come dice la scienza, ma se è vero che non ce n'è più nemmeno una molecola di sostanza e che l'unico effetto riscontrato è quello "placebo", allora come possono esserci effetti collaterali - a parte aver buttato via soldi ?
La domanda che mi pongo riguarda solo di omeopatia eh, di certo non metto in discussione che ci possano essere effetti indesiderati in fitoterapia o nell'applicazione delle cure cosi dette "naturali" in generale.
donnasummer- Numero di messaggi : 1015
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Località : Bologna
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